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GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE 2016 www.italoamericano.org L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | 26 IMPRESA ITALIA ECONOMIA AFFARI AZIENDE Stagione agricola 2016 avara con olio d'oli- va, funghi, vino novello e castagne C rolla il raccolto di casta- gne nel 2016 con tagli che raggiungono il 90% in Campania, la prima regione pro- duttrice, ma al minimo storico è anche la produzione di novello con appena 2 milioni di bottiglie mentre ci sono pochi funghi ed i tartufi e il prezzo dell'olio è schizzato del 54% rispetto allo scorso anno a seguito del taglio dei raccolti di oltre 1/3. E' il bilancio dall'annata agra- ria che è stata sconvolta da un andamento climatico anomalo con pesanti effetti sui tipici pro- dotti autunnali e sulla spesa degli italiani. La produzione nazionale di cas tagne rimarrà ques t'anno inferiore ai 20 milioni di chili, appena il 30% di quella di dieci anni fa, soprattutto per effetto del clima ed in alcune aree del cinipide galligeno, il parassita cinese che fa seccare gli alberi ed ha provocato soprattutto nei boschi del Mezzogiorno una vera strage. In queste condizioni il consiglio è quello di frequentare le feste e le sagre dedicate a in quella di maturazione. Dal Piemonte alle Marche, dalla Tos cana all' U mbria, dall' A bruzzo al M olis e, ma anche nel Lazio e in Calabria sono numerosi i territori che però continuano ad essere battuti dai ricercatori. La ricerca dei tar- tufi, praticata già dai Sumeri, svolge una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta una importante integrazione di reddi- to per le comunità locali, con effetti positivi sugli afflussi turi- stici. Sui livelli minimi è stata que- st'anno anche la produzione di olio di oliva per effetto del crollo del 38% rispetto allo scorso anno per un totale di appena 298 milioni di chili, secondo elabora- zioni Coldiretti su dati Unaprol che rilevano un prezzi alla borsa merci di Bari, la più rappresenta- tiva a livello nazionale, in signi- ficativo aumento con un balzo del 54% rispetto allo scorso anno. L'andamento produttivo nazionale si riflette sulla produ- zione a livello mondiale dove si prevede una storica carestia dei raccolti per effetto del crollo della produzione anche in Grecia con circa 240 milioni di chili (- 20%) ed in Tunisia dove non si supereranno i 110 milioni di chili (-21%) mentre in Spagna, che si conferma leader mondiale, si stimano circa 1400 milioni di chili, in linea con l'anno scorso. Con la carenza di olio nostra- no aumentano i rischi di frode ed inganni in una situazione in cui l'Italia si classifica come il mag- gior importatore mondiale per un quantitativo stimato nel 2016 superiore a 500 milioni di chili. castagne e marroni molto popo- lari in tutta la penisola ma anche di acquistare direttamente dai produttori o i prodotti certificati mentre è bene diffidare dalle pro- poste che offrono le caldarroste congelate durante tutto l'anno. Più difficile sarà anche l'abbi- namento con il tradizionale vino novello la cui produzione scesa in Italia al minimo storico di 2 milioni di bottiglie per le scelte produttive fatte dalle principali cantine sarà disponibile per i prossimi mesi. Per effetto del clima la sta- gione in molte zone è stata avara anche per agli appassionati di porcini, finferli, trombette, chio- dini e le altre numerose specialità che nascono negli oltre 10 milio- ni di ettari di bosco che coprono un terzo del territorio nazionale mentre i prezzi del tartufo hanno raggiunto i 350 euro all'etto al borsino del tartufo di Alba, punto di riferimento a livello nazionale. Il pregiato il Tuber magnatum Pico si sviluppa in terreni che devono restare freschi e umidi sia nelle fasi di germinazione che Gli oli di importazione ven- gono spesso mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi s torici, magari ceduti all'estero, una par- venza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri. Sotto accusa è la mancanza di trasparenza nonostante sia obbli- gatorio indicarla per legge in eti- chetta dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunita- rio n.182 del 6 marzo 2009. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte "miscele di oli di oliva comunitari", "miscele di oli di oliva non comunitari" o "miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari" obbligatorie per legge nelle etichette dell'olio di oliva. La scritta è riportata in caratteri molto piccoli, posti die- tro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull'etichetta che la rende difficilmente visibile tanto che i consumatori dovreb- bero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter sceglie- re consapevolmente. In attesa che vengano strette le maglie larghe della legislazio- ne per non cadere nella trappola del mercato per approfittare dell'ottima annata Made in Italy, il consiglio è quello di guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a deno- minazione di origine Dop, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acqui- stare direttamente dai produttori olivicoli. Produzione di olio d'oliva ai minimi per un crollo del 38% della produzione che ha fatto aumentare i prezzi del 54%