L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-24-2016

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GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE 2016 www.italoamericano.org 32 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO F rancesco Nicola Mancini, Louis (Luigi) De Santis e Alfredo Squarcetta Di Marco hanno in comune tre cose: tutti abruzzesi, furono grandi e apprezzati musicisti che trovaro- no fortuna all'estero. FRANCESCO MANCINI - Nacque a Serramonacesca, strada la Chiesa, il 13 gennaio del 1886 da Cesidio, un farmacista, e Teresa Simonelli. Alla registra- zione dell'atto di nascita era pre- sente il sindaco Luigi Lattanzio. Francesco Nicola era il primo di sei figli. Sin da piccolo sembrò un predestinato per la musica. Imparò i primi rudimenti musica- li, soprattutto il clarinetto, nel suo paese da un vecchio orche- strale. Successivamente, a soli 19 anni, entrò nella banda di Chieti. Poi suonò in alcune delle miglio- ri bande italiane. Nel 1907 il salto di qualità con la "Ellery's Royal Italian Band" e conseguen- temente sbarcò in America. Nel 1908 venne chiamato dall'orche- stra di John Philip Sousa e nel 1909 dalla Conway Band e anco- ra dalla Thavieu Exposition Band. Nel 1910 si stabilì a Oakland in California. Era un susseguirsi di successi e di gua- dagni. Così nel 1916 Mancini (oramai per tutti Frank) decise di investire ed acquistò un grande ranch appena a sud di Modesto in Clarinetto, pianoforte e un passaporto per il successo: storie di musicisti abruzzesi Roma, alla presenza di Pietro Mascagni. Il grande maestro a fine concerto volle stringere la mano a Squarcetta e gli disse un semplice "bravo" ma un "bravo" detto da Mascagni equivaleva ad un lasciapassare per il successo. La cosa non passò inosservata e finì sui giornali. Il regista Francesco Di Domenico che già da inizio seco- lo aveva avuto un ruolo fonda- mentale nel nascente cinema colombiano gli offrì l'opportu- nità di un ottimo contratto. Così nel 1913 Alfredo Squarcetta arrivò in Colombia. Francisco Di Domenico gli diede l'incarico di formare un'or- chestra che accompagnasse i film muti proiettati al Teatro Colombia a Barranquilla. Il gio- vane teramano si ambientò presto alla nuova realtà e provò da subi- to ad allagare il suo raggio d'a- zione. Come confermano varie fonti, Squarcetta fu chiamato dal- l'impresario musicale italiano Adolfo Bracale a creare "La Compañía de Ópera Bracale en Colombia" composta da musici- sti come il soprano Anita Chaparro e il tenore José Agudelo. Nel 1925 Squarcetta grato con Alvaro Bacilieri e Turi Marino (violinisti) e Venanzio Brunetti, (violoncello) a cui si aggiunse in seguito Pietro Biava (clarinetto). Prima di entrare al Conservatorio di Tolima fu chia- mato a dirigere l'Orchestra Sud America. Intanto piovevano su di lui apprezzamenti: "Alfredo Squarcetta, un grande artista" e ancora "il numero uno del mondo" e "Uno dei registi più importanti" e poi "non è possibi- le parlare di musica in Colombia senza fare riferimento a Squarcetta". Squarcetta prese il posto del maestro Castilla nella direzione del Conservatorio di Tolima (1937) e fu grazie a lui che il Coro del Tolima conobbe succes- si e riconoscimenti mai prima ottenuti. Nel 1949 grande tournèe a Cuba. E poi negli anni successivi negli Stati Uniti, in Spagna, in Francia, in Brasile e in Argentina. Ovunque fu succes- so. Mancava all'appello solo il suo paese, l'Italia. E nel 1964, finalmente, il coro di Tolima giunse a Roma. Squarcetta tor- nerà in Italia poco prima di mori- re, provato dalla malattia nel 1969. California, lungo il fiume Tuolumne. Dirà: "Questa zona somiglia al mio Abruzzo e un giorno verrò a viverci". E così sarà. Nel 1917 sposò, a Oakland, Ione Kahlow. Intanto continuò a lavorare a Oakland e a San Francisco fino al 1921. Proprio nel 1921 lui e sua moglie Ione decisero di tra- sferirsi il quel ranch a Modesto. In questa città guiderà la "Band Modesto" portandola a successi indimenticabili. Oltre ad essere un eccezionale direttore d'orche- stra fu anche insegnante e forma- tore. Fu chiamato nelle più pre- stigiose giurie musicali. Tenne concerti radiofonici. Contribuì a fondare la Modesto Symphony Orchestra. Mancini ebbe sempre uno stretto rapporto con la comunità di Modesto. Arrivò, nella sua straordinaria rono soldi, azioni ed altri investi- menti per favorire l'istituzione di una considerevole borsa di studio musicale per gli studenti della Modesto High School. Inoltre lasciarono il loro ranch alla città di Modesto che, in seguito, gli verrà dedicato con il nome di "Mancini Park". Frank Mancini morì nel 1964. I suoi funerali, vi parteciparono migliaia di persone, si trasforma- rono in un commovente evento. Nel 1994 gli arrivò un riconosci- mento postumo: fu inserito nella "National Band Association's Hall of Fame" istituito dalla Troy State University di Troy in Alabama. LOUIS DE SANTIS - Nato Luigi a Torino di Sangro (Chieti), il 23 aprile 1880, era figlio di Geremia e Maria Loreta Cionci. Sin da piccolo mostrò una straor- dinaria capacità di rapportarsi alla musica. Per questo i genitori, con enormi sacrifici, decisero di man- darlo al Conservatorio di Musica "San Pietro a Majella" di Napoli. Qui le sue indubbie qualità emersero e divenne studente pre- diletto dei "maestri" di allora. Poi la scelta dello strumento cadde sul "clarinetto" e fu la sua fortu- na. Dopo una breve parentesi in una banda locale, fu ingaggiato per una "tournée" che lo portò in Grecia e Francia. Nel 1912 l'arrivo negli Stati Uniti dove iniziò la sua folgoran- te ascesa. Sempre come "Primo Clarinetto". Durante la "Grande Guerra" fu Primo Clarinetto con la "Naval Academy Band". Poi dal 1925 al 1926 con la "St. Louis Symphony"; dal 1926 al 1929 con la "Cleveland Orchestra"; dal 1930 al 1931 con la "Philadelphia Orchestra"; nel 1930 registrò per con la "Cbs Symphony" e successivamente fece la stessa cosa per la "Wpa Orchestra" di Philadelphia. Influenzò e fu ritenuto, da loro, "vero maestro" da quelli che sarebbero, poi, divenuti grandi clarinettisti: Mitchell Lurie e Robert Marcellus. Conobbe, edd era da loro stimato, Ottorino Respighi e Arturo Toscanini. Scrisse un libro "New Studies for Clarinet". Morì a New York, il 23 dicembre 1940, investito da un autobus. ALFREDO SQUARCETTA - Nacque a a Teramo l'11 otto- bre 1890. Sin da piccolo iniziò a suonare il pianoforte. Il suo primo maestro fu Nicola Dati (a Teramo per la direzione della cappella del Duomo) che sentendolo suonare predisse: "Sarà un grande musici- sta". In seguito i genitori lo man- darono al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Il suo sogno e il suo impegno erano tutti rivolti ad essere Direttore d'Orchestra. A solo 22 anni fu chiamato a sostituire un anziano collega ed ebbe la fortuna di poter condurre un concerto al Teatro Adriano di preparò un tour nazionale con "La Traviata" che fu rappresenta- ta ventisette volte al "Teatro Colon" di Bogotà. Al di fuori delle sue attività con l'opera, era noto per un quartetto d'archi inte- GEREMIA MANCINI carriera, ad affiancarsi ad un vero "gigante" come Edwin Franko Goldman che lo definì "uno straordinario musicista e direttore d'orchestra". Nel 1940 venne inserito nella prestigiosa "American Bandmasters Association". Nel loro ultime volontà Mancini e la sua consorte lascia- Il musicista Mancini si stabilì a Modesto dove fondò una banda Il maestro clarinettista e direttore d'orchestra Francesco Nicola Mancini

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