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GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE 2016 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT " Il campo è in ottime condi- zioni, ma non credo che le condizioni meteo influenze- ranno il nostro modo di giocare o quello del Sudafrica. Di una cosa invece sono certo: sarà una batta- glia fisica dal primo all'ultimo minuto". La grinta annunciata da capitan Sergio Parisse non è mancata e gli Azzurri di Conor O'Shea hanno centrato l'ultima meta con una storica vittoria con il Sudafrica, due volte Campione del Mondo e una delle quattro Nazionali mai battute in passato dall'Italia. Il 20-18 è stato il risultato di forza muscolare ma soprattutto mentale e di una tatti- ca di squadra che ha incassato un sogno dopo 21 anni di attesa. "In tanti - aveva detto Parisse alla vigilia della sua 121° appari- zione con la maglia dell'Italia, che lo conferma al nono posto tra gli atleti più presenti sulla scena internazionale dietro a Bryan Habana, ala Springbok, al cap numero 124 - parlano della crisi del Sudafrica, dell'occasione giusta per batterli. Andiamoci piano, si parla della quarta squa- dra al mondo. Abbiamo grande rispetto per gli Springboks e non potrebbe essere altrimenti: scen- diamo in campo per metterli in difficoltà, per provare ad appro- fittare di questo loro momento difficile. Ma lo facciamo sapen- do che grande squadra abbiamo davanti, consci che per certi aspetti, in particolare dal punto I l d e r by d i M i l a n o r i l a n c i a tutte e due le squadre di vista fisico, sarà una partita più dura di quella all'Olimpico". Il gioco del Sudafrica – aveva spiegato il numero otto dell'Italia – ha un gioco più lineare rispetto alla Nuova Zelanda, più diretto, di certo meno spettacolare. Sono una squadra che basa in larga parte il proprio gioco sui drive e sulla mischia. Come ha detto Conor, da quindici anni a questa parte basano il proprio gioco sulla potenza fisica e con questa s ono rius citi a vincere il Mondiale del 2007 demolendo gli avversari con il gioco del pack e quello al piede. N on saranno diversi con noi". La cautela è stata utile a evi- tare distrazioni e facili entusia- smi e a far crescere la concentra- zione nei momenti strategici della gara. "Sono troppo contento per i giocatori e per tutti gli appassio- nati che ci seguono. Per noi que- sto risultato deve essere solo un bell'inizio da cui partire". Così il ct O'Shea nella conferenza stampa postpartita: "Abbiamo ancora molto da fare per cam- biare il rugby in Italia, ma abbiamo il giusto potenziale e abilità per farlo. D obbiamo lavorare per migliorarci ma ci sono i presupposti per dare a questo Paese una grande nazio- nale di rugby". Parole di orgoglio e gioia anche dal capitano: "Sono estre- mamente orgoglioso. Abbiamo vinto una partita storica contro gli Springboks. Abbiamo affron- tato una grande nazionale. Sono anni che ci trovavamo vicini a vincere grandi partite come que- sta, ma senza riuscire a portare a casa il risultato. Questa volta abbiamo mantenuto alta la con- centrazione in campo, minuto per minuto, portando a casa una vittoria storica. Siamo all'inizio di un cambiamento. Godiamoci questa vittoria ma continuiamo a lavorare per migliorarci ancora". Le storie più belle sono quelle di Immobile e Felipe Anderson. L'attaccante, dopo le disastrose avventure all'estero, aveva gio- cato la fase finale della stagione a Torino. Un parentesi positiva, ma funestata da un infortunio. La Lazio ha comunque puntato su di lui e l'ex attaccante del Siviglia è tra le punte più prolifiche del tor- neo (9 reti). Anderson dopo l'ex- ploit di due anni fa, aveva perso il sorriso. In estate aveva saltato parte del ritiro per l'Olimpiade, centrando l'oro ma risultando solo un comprimario dopo essere partito titolare. E invece è arriva- to il riscatto: il numero 10 si è messo a disposizione di Inzaghi con umiltà, ripulendo il gioco da fronzoli inutili. I risultati stanno arrivando, anche per la Lazio. MILAN GRANDI ATTESE - Era da almeno tre anni che Milan-Inter non aveva un'attrat- tiva elevata come la partita di quest'anno. Da un lato un Milan sorprendente che, rigenerato dalle cure di Montella, con una vittoria si sarebbe catapultato al secondo posto. Dall'altra parte un'Inter in cerca di rilancio: dopo l'avvio disastroso e la cac- ciata di de Boer, il derby vedeva l'esordio di Pioli in panchina. PARTITA INTENSA - Per una volta, le grandi aspettative non sono andate deluse: Milan e Inter non si sono risparmiate, giocando a viso aperto e con grande aggressività. L'Inter ha cominciato meglio, gestendo il gioco e approfittando delle diffi- coltà rossonere in fase di costru- zione (in particolare Gomez, schierato da Montella per l'infor- tunio di Romagnoli, ha denun- ciato enormi limiti tecnici). I Nerazzurri hanno avuto il torto di non sfruttare due/tre palle gol piuttosto comode e, via via, il Milan ha saputo mettere la gara su binari a lui più congeniali. ROSSONERI MATURI - Proprio la capacità degli uomini di Montella di resistere contro una squadra dal tasso tecnico e dall'esperienza superiori, è uno degli elementi più indicativi: il giovane gruppo rossonero sta maturando rapidamente. SUSO SUGLI SCUDI - A concretizzare le capacità 'gestio- nali' del Milan ci sono voluti i 'numeri' di Suso. Lo spagnolo si è affermato con la sua ecceziona- le capacità di saltare l'uomo in ogni situazione. I suoi gol sono stati pezzi di bravura confeziona- ti con il supporto di Bonaventura e Bacca. Il centrocampista nume- ro 5 è stato ancora una volta estremamente positivo: quantità Il milanista Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre, ovvero Suso L'Italia del rugby è riuscita a portare a casa uno storico 20-18 su una delle Nazionali mai battute prima in 21 anni Nerazzurri hanno fatto la partita per larghi tratti e hanno avuto numerose occasioni per segnare per primi. I limiti difensivi e una mancanza di compattezza, hanno però concesso al Milan di passa- re due volte in vantaggio, ma è qui che l'Inter si è ritrovata: agli ordini di de Boer, il gruppo avrebbe probabilmente 'mollato' non recuperando la partita. Nel derby, invece, complice un finale un po' troppo rinuncia- tario da parte dei Rossoneri, l'Inter non si è disIl unita e ha pareggiato il match. Tra i Nerazzurri si è visto Perisic molto attivo, che ha sprecato tanto ma che ha segnato il gol del definitivo del 2-2, risultando immarcabile. Positivo Kondogbia che, pur senza strafa- re, non è incappato negli errori che hanno caratterizzato sin qui la sua esperienza all'Inter. Candreva si è sempre dato da fare e ha trovato un gran gol, ma ha dato la sensazione di poter fare di più. Molto bene Medel, schierato come difensore centra- le. Grossa delusione, per l'enne- sime volta in un derby, Icardi. PARI GIUSTO E SPERAN- ZE PER MILANO - Il 2-2 è da considerarsi un risultato giusto sia per il Milan, che ha subito, gestito bene e colpito con qua- lità, sia per l'Inter che ha fatto la partita, non si è mai disunita e ha ritrovato certezze. Forse, dopo tanto penare, la Milano del calcio vede la luce in fondo al tunnel. e qualità con la capacità di gio- care praticamente da solo in mezzo alla difesa avversaria. La punta colombiana, invece, ha faticato, rimanendo a lungo isolata in avanti. Rispetto al soli- to, però, va messo a referto un grande impegno e un maggiore coinvolgimento nella manovra d'attacco. Altro giocatore del Milan in gran serata è risultato Locatelli. Il giovane mediano ha messo in campo la prestazione più convin- cente e completa da quando è titolare: in altre occasioni ha rea- lizzato golbelli e decisivi, ma è stato contro l'Inter che ha dimo- strato intelligenza tattica e un'impennata di personalità che fanno ben sperare. L'INTER RIPARTE - I Continua da pagina 42 Storica vittoria dell'ItalRugby: dopo 21 anni arriva alla meta con il Sudafrica