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GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2016 www.italoamericano.org 46 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com HERITAGE MEMORIA IDENTITÀ STORIA RADICI Spedito non significa solo m a n d a t o p e r p o s t a : è anche il nome di un santo LUIGI CASALE A ncora capita di incontrare in certe zone dell'Italia meridionale persone di una certa età che portano il nome di "Spedito" (Espedito). È un nome di tradizione cristiana in quanto, secondo il Martirologio romano, era attribuito ad un Santo, martire di una persecuzio- ne cristiana del IV Sec., soldato romano. È venerato in quelle realtà dove è presente una chiesa a lui dedicata, o comunque si conserva un segno (statua, opera cornacchia, oppure su una banda di tessuto messa lì come elemen- to decorativo, o semplicemente sullo sfondo stesso del quadro; e, nel caso di una statua, stampa- to sulla sua base. Cra', cra', cra', è il verso di corvi e cornacchie, ma nello stesso tempo (cras) è anche la ripetizione di una parola latina che significa: domani. Ancora presente nei dialetti meridionali ("craje" = domani; "piscraje" [bis-cras] = dopodomani; o nella voce italiana "procrastinare" = portare avanti, di domani in domani). Contrariamente a quel che sembra, pur derivando il partici- pio italiano "s pedito" dalla forma latina "expeditus" del verbo expedio, il significato del nome Espedito (il participio lati- no expeditus) non può essere ridotto al s ignificato della moderna parola italiana "spedi- to": perché expeditus (latino) non è proprio "spedito" (nel senso di veloce, e quindi anche di mandato). È vero, invece, che il suo significato è più vicino a "leggero", perciò: "veloce", in quanto "alleggerito da pacchi e da bagagli", proprio come il sol- dato armato alla leggera. E vediamo perché. "Ex- pedio" è contrario di "im-pedio". Il secondo, se intransitivo, signi- fica avere un impaccio, una diffi- coltà (qualcosa tra i piedi); se invece transitivo, significa creare una difficoltà (mettere qualcosa tra i piedi): quello che oggi è "impedire". "Expedio" (togliere dai piedi) allora, al contrario, significa liberarsi [o liberare qualcuno] dall'impedimento. "Expeditus" è colui che è stato liberato dal peso di qualcosa e si muove "spedito" cioè libero o liberato, quindi veloce. E se la persona "expedita" è il "corriere postale" (all'epoca, il soldato) che porta i dispacci nelle varie postazioni militari, egli, oltre ad essere "expeditus" perché libero dal bagaglio che in genere porta- no gli altri soldati normalmente, pittorica, edicola votiva) della devozione e della tradizione. Santo Espedito è rappresentato in veste di legionario romano, men- tre schiaccia sotto il piede una cornacchia. Generalmente l'autore dell'o- pera figurativa, statua o dipinto, trova il modo di rappresentare con segni grafici e pittorici anche il gracchiare dell'uccello, mediante la trascrizione di parole onomatopeiche che riecheggiano il verso della cornacchia: Cras, Cras, Cras, trascritte come un originalissimo "fumetto", o nella prossimità del becco aperto della è anche "inviato" speciale. Se poi ipotizziamo che l'ele- mento s trutturale (radicale) "pedio", base semantica dei due verbi, abbia qualche rapporto di familiarità con pes , pedis (=piede), allora "in-pedire" potrebbe es s ere metafora di "avere (o mettere) tra i piedi", quindi intralciare; e analogamen- te "ex-pedire" corrisponderebbe a togliere dai piedi, perciò libe- rarsi o liberare qualche altro. O ra pas s ando dall'area semantica della vita militare, a quella del credente martire per la fede (perciò morto, sepolto, e degno di venerazione), è verosi- mile che su qualche epitaffio (lapide funeraria) sia stata trova- ta la scritta "Expeditus" e che essa volesse dire "morto" (con un eufemismo più consono alla visione escatologica dei cristia- ni), "volato al cielo", per cui non la si dovrà più tradurre "spe- dito", "inviato", ma "alleggerito di fardelli" oppure "di corsa"; cioè, "libero del peso del corpo e quindi dal peccato" e, insieme, "animato da speranza e fiducia in Dio". Allora "expeditus", participio perfetto del verbo "expedio", da semplice predicativo applicato al nome del defunto ivi sepolto, s cambiato in s eguito per il nome del battezzato ivi sepolto, deve aver dato origine al nome proprio che oggi conosciamo.