L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-8-2016

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GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2016 www.italoamericano.org L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | 21 LIFE PEOPLE MOVIES MUSIC BOOKS Nel 1778 il piemontese Francesco (Francis) Vigo si pose al servizio del patriota americano George Rogers Clark Il piemontese Vigo, eroe della frontiera americana con tanto di scuse presidenziali postume P er molti anni fu considera- to analfabeta. Un amico contemporaneo, pronto a scriverne la biografia, fu ucciso in duello prima di poterlo fare e il materiale raccolto venne distrutto o andò disperso. Quella di Francesco Vigo è una vita costellata di ombre scure e azioni coraggiose unite dal comune denominatore dell'oblio e del riconoscimento tardivo per il servizio reso alla nascita degli Stati Uniti. La riabilitazione per Vigo arrivò a più di quaranta anni dalla sua morte, nel 1876, con il gover- no americano disposto a versare la somma di 50mila dollari agli eredi in riconoscenza del suo impegno a favore dell'indipen- denza. E con il presidente Franklin Delano Roosevelt che fece pubblica ammenda, attri- buendo a Clark e Vigo il merito di aver liberato tutto il territorio del nordovest dalla presenza degli inglesi: "Il patriota di nasci- ta italiana colonnello Francesco Vigo è secondo soltanto al gene- rale Clark fra coloro ai quali gli Stati Uniti sono debitori della liberazione delle regioni del Nordovest". Giuseppe Maria Francesco Vigo nacque a Mondovì, in Piemonte nel 1747. Arrivato all'età dell'adolescenza, fuggì di casa per arruolarsi giovanissimo nell'esercito spagnolo. Prestò ser- vizio sotto l'impero spagnolo combattendo a Cuba e successi- vamente nell'area di New Orleans. Trasferito nel 1772 a St. Louis, il giovane piemontese ini- ziò la sua vita di frontiera. Nell'avamposto del West, Vigo giungense le forze americane nel- l'alta valle del Mississippi, spro- nandole a invertire la marcia e ad attaccare subito il forte difeso in quel momento da pochi uomini. Vigo anticipò personalmente 8000 dollari per finanziare la campagna militare e l'aiuto si rivelò essenziale per portare a compimento l'azione di attacco. La marcia a ritroso per arriva- re a Fort Vincennes divenne leg- gendaria nell'epopea americana: marciando sotto piogge torrenzia- li, immersi nell'acqua fino al petto e tenendo alti i fucili e i corni della polvere, camminando anche durante le terribili bufere di neve, il gruppo americano arrivò a Fort Vincennes il 23 feb- braio 1779 cogliendo completa- mente di sorpresa il nemico. Il successo della campagna fu tale da rendere per sempre inof- fensiva la presenza inglese nel territorio del nordovest per il resto della guerra. Ma i meriti conquistati sui campi di battaglia da Clark e Vigo vengono presto dimenticati. Clark non ottenne alcun riconoscimento per il suo impegno militare e visse il resto della vita da uomo di frontiera combattendo gli indiani. Vigo venne ricevuto dal presidente Washington nel 1789 e investito del titolo di agente indiano. La nomina non gli permise però di riavere i soldi anticipati a Clark per la campagna militare costrin- gendolo per il resto della vita all'indigenza. Alla sua morte, avvenuta nel 1836, perfino l'im- presa funebre dovrà lamentare una perdita di 20 dollari per una sepoltura impossibile da pagare! Nel 1818 lo stato dell'Indiana nominò la Contea di Vigo in suo onore. Nel 1932 una statua fu eretta in suo onore a Vincennes. strinse amicizia con il governato- re spagnolo, don Fernando de Leyba e abbandonò l'esercito per dedicarsi all'amministrazione ufficiale dei suoi affari divenen- done l'agente nel commercio delle pellicce. Gli ottimi affari portarono il giovane piemontese a stringere forti legami con le tribù indiane del territorio. In pochi anni il piemontese si tra- sformò in un vero uomo della frontiera stringendo amicizia con George Rogers Clark, un virgi- niano che allo scoppio della rivo- luzione americana, a soli 26 anni, fu nominato comandante di tutte le forze americane del West. Clark trovò nell'italiano un amico leale e pronto a sostenere la causa americana. Vigo scelse di appoggiare la causa americana quando la guer- ra si incendiò anche nei selvaggi territori dell'Ovest. A un esiguo gruppo di 175 uomini della fron- tiera venne affidato il compito di contrastare il nemico e grazie alla sua preparazione militare il piemontese guidò disciplinata- mente i volontari negli assalti espugnando le posizioni sia con la forza che con l'astuzia. Clark e Vigo, raggiunsero prima Fort Massac, attraversano l'Illinois e uscirono vincitori negli scontri di Kaskaskia, Cahokia e Vincennes. Fu proprio l'episodio di Vincennes a regalare all'italiano i gradi di eroe dell'indipendenza. Vigo si fece catturare da un gruppo di indiani alleati degli Inglesi e rinchiuso nel forte comandato dal generale Henry Hamilton poté muoversi libera- mente per studiarne i punti debo- li. Appena liberato (a patto di tra- sferirsi a St.Louis) l'italiano rag- GENEROSO D'AGNESE Il ruolo di Vigo nella Guerra di Indipendenza fu riconosciuto dal Governo Usa nel 1876 (Ph. National Park Service)

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