L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-12-2017

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GIOVEDÌ 12 GENNAIO 2017 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | CULTURA ARTE LIBRI PERSONAGGI E ' tradizione che da oltre un decennio le Gallerie degli Uffizi, in occasione delle festività natalizie, offrano una mostra ai fiorentini e ai visitatori di tutto il mondo. Questi eventi hanno finora costituito la serie che portava il felicissimo titolo "I mai visti", poiché si proponevano opere poco note al grande pubbli- co, e in genere conservate nei depositi. La sede in cui si svolge- va, le Reali Poste, è stato appena consegnata al cantiere Nuovi Uffizi, per il proseguimento dei lavori nell'ala di ponente del museo. La mostra del Natale 2016 ha inaugurato invece l'Aula Magliabechiana, che d'ora in poi sarà riservata alle esposizioni temporanee degli Uffizi, ubicata sotto l'omonima Biblioteca. "L'inaugurazione del primo spa- zio permanente delle Gallerie degli Uffizi dedicato a questa funzione - ha dichiarato il diretto- re delle Gallerie degli Uffizi Eike D. Schmidt - suggerisce un tema importante di riflessione, di carattere fondamentale e storico- istituzionale, sul ruolo che l'arte pubblica riveste per la collettività e sulle strategie specifiche che si sono sviluppate nel sistema italia- no, dalla Seconda Guerra mon- diale in poi, per la sua protezione e il suo recupero. È un compito delicato, che esige competenze altissime, e che necessita della stretta collabora- zione tra il Ministero ai beni e le attività culturali e del turismo e il Comando Tutela Patrimonio Culturale dell'Arma dei Carabinieri". Nelle circostanze in cui viviamo, e dopo i recenti ter- remoti, nessun argomento poteva essere più calzante di quello scel- to per la mostra di quest'anno: come esprime il suo stesso titolo, "La tutela tricolore. I custodi del- l'identità culturale", essa stimo- lerà nel pubblico quella riflessio- ne auspicata da Eike Schmidt, non solo narrando gli avvenimen- ti storici che hanno coinvolto e troppo spesso ferito il nostro patrimonio culturale dalla Seconda Guerra mondiale ai nostri giorni, ma anche le azioni legislative e istituzionali che hanno il compito di proteggerlo e custodirlo per le future genera- zioni. Tra queste la creazione - caso unico al mondo - di un corpo di polizia "specializzato", il Comando Tutela Patrimonio Culturale dell'Arma dei Carabinieri che, in quasi mezzo secolo di attività, ha preso parte attiva nella difesa e recupero dei nostri beni culturali. Simili iniziative accrescono la A Firenze l'arte restituita dai Carabinieri al patrimonio culturale collettivo consapevolezza di quanto l'iden- tità dell'Italia sia strettamente legata al suo patrimonio di bel- lezza, frutto delle numerose civiltà che nei secoli sono fiorite sul nostro territorio. "Un bene prezioso che appar- tiene all'intera umanità e deve essere salvaguardato e trasmesso alle prossime generazioni nella sua integrità. Un compito nobile che l'intero Paese è chiamato ad Gallerie di Firenze, trafugate nel corso dell'ultimo conflitto mon- diale. Molte di esse furono recu- perate grazie all'attività dell'allo- ra ministro plenipotenziario Siviero, che su nomina di De Gasperi nel 1946 diresse una missione diplomatica presso il governo tedesco allo scopo di ottenere il riconoscimento di un principio di legittima restituzione delle opere italiane. Vi si trovano Museo Stibbert restituita sponta- neamente da uno degli eredi del militare che l'aveva asportata dal museo; La carica dei bersaglieri di Michele Camarrano, purtroppo tagliata e suddivisa in varie por- zioni per poterla vendere più facilmente. Nella terza sezione Beni archeologici e diplomazia cultu- rale si espone una serie di prezio- si recuperi archeologici, per lo Tutela Patrimonio Culturale vici- no al compimento dei cin- quant'anni. Tra queste ricordia- mo la Triade Capitolina e il Volto d'avorio, il Putto con ana- tra della Casa dei Vettii a Pompei, l'Adorazione dei Pastori di Dono Doni di Assisi, trafugato dalla Pinacoteca Civica di Bettona. Una menzione particolare meritano le opere ancora mai viste in Italia, rientrate dai quat- tro angoli del mondo appena in tempo per essere esposte nella sezione di chiusura L'attività continua: la Peplophoros di Villa Torlonia, il pugnale con impu- gnatura in giada dell'armeria di Friederich Stibbert, il celebre Carro di Eretum tornato da Copenaghen, il Ritratto di Giulia Domna di Villa Adriana, le pagi- ne miniate dell'Antifonario di Santa Verdiana a Castelfiorentino. Con la quinta sezione Scoperte fortuite: l'etica del citta- dino, la mostra vuole raccontare anche i comportamenti virtuosi e rispettosi della legge messi in atto da alcuni cittadini che si sono inaspettatamente ritrovati ad essere protagonisti di ritrovamen- ti. Allo scopo si espone una Testa di bambina rinvenuta assieme ad uno straordinario Torso bronzeo (arte romana, II sec. d. C.) nei fondali a largo della Puglia e un'Urna cineraria con raffigura- zione di defunto recumbente tro- vata in una tomba etrusca nei pressi di Città della Pieve da un agricoltore, che segnalandola alle autorità competenti ha scongiura- to il pericolo che i preziosi corre- di funerari cadessero in mano a tombaroli senza scrupoli. La globalizzazione del crimi- ne è la sesta sezione, che espone le Oreficerie Castellani rubate dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia il 30 marzo 2013, su commissione di una facoltosa signora russa che ambiva a pos- sederle, e che sono state fortuna- tamente recuperate grazie alle indagini e agli interventi dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Non poteva poi mancare uno sguardo sul mondo: sulle guerre che devastano patrimoni artistici che appartengono all'umanità intera, sull'accanimento del ter- rorismo contro i simboli di anti- che civiltà, sulle calamità che continuamente mettono in perico- lo edifici e oggetti. Per questo si è scelto di esporre la stele funera- ria di Palmira, che assurge a sim- bolo delle guerre in corso, dove sono entrati in azione i "Caschi blu della cultura" appena costi- tuiti, "di cui i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale sono parte integrante e insieme agli esperti del Ministero dei beni culturali. NICOLETTA CURRADI assolvere, come ben ci ricorda questa mostra", ha detto Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali e del turi- smo. L'esposizione si articola in otto sezioni che rendono conto dei crimini contro il nostro patri- monio - da quelli di guerra a quelli terroristici, fino ai furti con scopo di lucro e agli scavi clan- destini con conseguenti esporta- zioni illecite e dell'opera merito- ria del Comando Tutela Patrimonio Culturale dell'Arma dei Carabinieri. La prima sezione, Il crimine contro l'arte, racconta come gli Uffizi - una delle massime espressioni del patrimonio artisti- co nel mondo e non solo in Italia, sostanza fondamentale della nostra civiltà e identità culturale - siano stati oggetto di un attacco terroristico di stampo mafioso il 27 maggio 1993, con alcune opere distrutte ed altre scampate dall'oltraggioso delitto. L'azione di Rodolfo Siviero e la sua eredità è il titolo della seconda sezione, dove si narra il salvataggio delle opere delle esposte le celebri Fatiche di Ercole di Antonio Pollaiolo, la Madonna col Bambino (detta Madonna del Solletico o Madonna Casini) di Masaccio, il Ritratto di uomo di Hans Memling, l'Avarizia di Francesco Furini, il Pigmalione e Galatea di Bronzino, Ritratto di giovane donna di scuola emiliana (illeci- tamente esportata negli Stati Uniti con la suggestiva attribu- zione a Raffaello), tutte opere rientrate agli U ffizi grazie a Siviero. Ancora oggi, grazie al suo repertorio di quanto è stato trafugato in musei, chiese e colle- zioni private durante la Seconda Guerra mondiale e grazie all'assi- dua e solerte attività del comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, continuano i ritrova- menti e ritorni in patria: in mostra a ricordarlo la trecentesca Dormitio Virginis, di scuola veneta, trafugata il 20 luglio 1944 da soldati nazisti a Lastra a Signa nella Villa del Sassoforte di Federico Mason Perkins e riportata in Italia dopo esser stata individuata sul mercato londinese nel 2014; la pistola turca del più provenienti da scavi clande- stini e poi usciti illecitamente dall'Italia. Insieme al lavoro di ricerca e individuazione dei beni artistici da parte dei Carabinieri, la "diplomazia culturale" - di fatto un insieme di accordi diplo- matici e trattative internazionali sull'argomento - ha raggiunto risultati prima irrealizzabili. Ricordiamo in particolare il memorandum di intesa tra Stati Uniti e Italia sottoscritto nel 2001, che ha consentito ritorni di opere di grande importanza. In mostra alcuni esempi: la statua di Vibia Sabina, moglie dell'impera- tore Adriano rientrata da Boston nel 2007, il cratere del celebre pittore Assteas rientrato da Los Angeles nel 2005 e infine l'Hydria etrusca dove è rappre- sentata la metamorfosi dei pirati in delfini, tornata nel 2014 dal Toledo Museum of Art nell'Ohio. I Carabinieri dell'arte a grandi passi verso i primi cinquant'anni è la quarta sezione. Una rassegna cronologica di recuperi di dipinti, reperti archeologici, ed altri oggetti di varia provenienza, che illustra il cammino del Comando La Madonna Casini detta anche Madonna del solletico, di Masaccio, è una tempera su tavola databile al 1426-1427

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