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GIOVEDÌ 12 GENNAIO 2017 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO Era abruzzese 'Baron', il wrestler più famoso di Santa Monica alle sue apparizioni televisive, "Baron" Leone, divenne un per- sonaggio richiesto da tutti per pubblicità, beneficen za, inaugurazioni. Combattè vincendo conto Dave Levin e Black Guzman. Quando sconfisse Leo Garibaldi, i biglietti erano esauriti già da tempo, e dinanzi ai negozi televisivi che diedero la diretta dell'incontro si accalcaro- no migliaia e migliaia di persone. "Baron" Leone alle sue tifose regalava una piccola orchidea ed una foto con il suo autografo. Il 21 maggio 1952 "Baron" Michele Leone scrisse, pur per- dendo dopo un verdetto assai discusso, una pagina della storia del wrestling. Nello scontro mon- diale con Lou Thesz, al "Gilmore Field" di Los Angeles, si radunarono bel 25.000 spetta- tori per un incasso record. Quando abbandonò il wre- stling, "Baron" Leone si ritirò nella sua casa di Santa Monica. Una casa con una grande cupola che tutti, come già detto, chiama- rono "Il Castello del Barone". La struttura è tutt'ora esistente. Nei suoi ultimi anni "Baron" Leone viaggiò spessissimo con l'amata moglie Billie. Ma conti- nuò anche a tenere numerose apparizioni personali in eventi sportivi, televisioni e feste dove intratteneva le folle ricordando le storie dei suoi incontri e conti- nuando a firmare centinaia di autografi. Morì il 26 novembre del 1988. Qualche giorno prima era stato investito da un auto mentre face- va ritorno a casa. Anni dopo la moglie "Billie" fece, in onore del marito, una donazione di 100.000 dollari al "Santa Monica History Museum". Con questa motivazio- ne: "Mio marito si trasferì a Santa Monica nel 1949 e da allora iniziò una storia d'amore con questa città. Amava tutto ciò che riguar- da Santa Monica, le persone, i paesaggi, il molo e il sole, la spiaggia e l'oceano". E ra abruzzese uno dei più grandi campioni del Wrestling. "Baron" Michele Leone era nato a Pettorano sul Gizio (L'Aquila) l'8 giugno del 1909. Michele Leone nacque a Pettorano sul Gizio l'8 giugno del 1909 da Giovanni, piccolo imprenditore edile, ed Anna Federico. La leggenda vuole che sia stato un vecchio circense, giunto a Pettorano per una esibi- zione, che vedendolo litigare con un ragazzo più grande di lui gli disse: "Hai fegato, muscoli e fac- cia tosta per diventare qualcuno sul ring". Sta di fatto che Michele, contro il parere dei geni- tori, iniziò ad appassionarsi prima alla boxe e poi alla lotta libera. Lasciò Pettorano sul Gizio ed ini- ziò a combattere come "lottatore" prima in Italia e poi in giro per l'Europa. Negli anni '30 gli arrivò una proposta, che lui accettò, per tene- re una serie di combattimenti in Argentina. Ed è qui che conobbe un manager che lo indirizzò verso quello strano e spettacolare sport che lo avrebbe reso ricco e famoso: il Wrestling. Arrivò negli Stati Uniti, navi- gando sulla nave "Normandie", all'inizio del 1938 per stabilirsi a New York. Già il 2 maggio incontrò, all'Hippodrome di New York, Mike Kilonis e lo battè. Il 28 giugno, dello stesso anno, al "Fort Hamilton Arena" incontrò il campione John "Dropkick" 'Baron' Michele Leone nacque in provincia de L'Aquila l'8 giugno del 1909. Scelse la California come sua patria Murphy. Iniziò così una carriera densa di successi. Sfidò tutti i massimi campioni del momento e quasi sempre li sconfisse. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale diventò, per Michele Leone, un'occasione. Rivendicava ad ogni incontro la sua italianità e questo indispettiva gli americani. Amava dire "Vincerete anche la guerra ma non batterete, mai, questo italia- no". In America, durante il periodo bellico, si continuò tranquilla- mente a combattere e anche per l'assenza di alcuni campioni (impegnati i guerra) nacque il "mito" di questo campione con il mantello (Leone amava presentar- si sul ring indossando un mantello rosso). Rimangono indimenticabi- li i combattimenti contro Joe Turner, "Gentleman" Lou" Plummer, Milo Steinborn, Tommy O'Toole, Hans Kampfer. Ad ogni suo incontro erano migliaia gli spettatori e sempre con la numerosa ed entusiastica partecipazione di tantissimi ita- loamericani. Finita la guerra, con la voglia degli americani di tornare a sorri- dere, il Wrestling assurse a sport nazionale. La televisione, che vendeva gli spazi pubblicitari ad altissime cifre, fece il resto. Nel 1948 Leone tornò in Europa per tenere alcune esibizioni e colse l'occasione per far visita alla "sua" Pettorano. Nell'ottobre del 1949 Michele Leone scelse Santa Monica, città balneare della California, come sua residenza e qui diverrà per tutti "Baron" (probabilmente per la sua meravigliosa residenza). Il 22 novembre del 1950 Leone, che era oramai una richie- stissima "Star", dinanzi a 10.400 spettatori affrontò, battendolo, il campione Enrique Torres. Grazie GEREMIA MANCINI Leone scrisse le più importanti pagine di uno sport che conobbe fortuna e ascesa dopo la II Guerra Mondiale