L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2017 www.italoamericano.org entrare nella rosa finale dei film in lingua straniera candidati all'Oscar, ma è in competizione nella categoria di "Miglior Lungometraggio Documentario." Altri due candidati italiani, per "Miglior Trucco e Hairstyling," sono Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini per il loro lavoro in Suicide Squad, diretto da David Ayer e basato sull'omonima squadra di antieroi dei fumetti DC. Se pensate che gli Oscar, sin dalla loro prima cerimonia, tenu- tasi il 16 maggio 1929, abbiano sempre celebrato i migliori risul- tati cinematografici fuori di Hollywood, vi sbagliate. I film in lingua straniera non sono stati per nulla riconosciuti durante le prime diciannove edi- zioni, e, solo tra il 1948 e il '55, si è iniziato a conferire un Oscar Onorario al migliore film in lin- gua straniera distribuito negli USA. Tuttavia, il riconoscimento mancava ancora di regolarità (nessun premio fu consegnato nel '54) e non vi era competizione all'interno di una rosa di film candidati (come oggi), ma sem- plicemente un vincitore votato annualmente dalla Commissione Direttiva dell'Academy. Il primo paese nella storia a ricevere questo grande onore fu l'Italia nel '48. Sciuscià di Vittorio De Sica, uno dei primi esempi di neorealismo, fu premi- ato dall'Academy in questi ter- mini: "l'alta qualità di questo film realizzato in Italia, espres- sione eloquente di un paese sfre- giato dalla guerra, prova al mondo che lo spirito creativo può trionfare sulle avversità." Il capolavoro del neorealismo, Ladri di Biciclette di De Sica, ricevette di nuovo l'Oscar Onorario nel '50. Questi film di sincera critica sociale sulla classe povera ed operaia dopo la Seconda Guerra Mondiale, girati in esterni, imp- iegando di frequente attori non- professionisti, riuscivano a infondere solidarietà e profondo coinvolgimento emotivo, nonché promuovere apprezzamento per la capacità italiana di ripresa tra gli spettatori di tutto il mondo, incluso Hollywood. Nel 1957, in occasione della 29ª edizione degli Oscar, la cate- goria di "Miglior Film in Lingua Straniera" fu finalmente istituita per film in lingue diverse dall'in- glese. L'Italia segnò un nuovo pri- mato. La strada di Federico Fellini si aggiudicò il primo Oscar "competitivo," superando gli altri quattro candidati. Il film, introducendo toni da fiaba, poeti- ci, iniziò a distanziarsi dal neore- alismo. Interessante notare come, quella fu la prima vittoria di Fellini ma non la sua prima nom- ination. Infatti, ricevette quest'ultima nel '50 per "Miglior Soggetto e Sceneggiatura," gra- zie al dramma di guerra neoreal- ista di Roberto Rossellini, Paisà. Nel '58, Le notti di Cabiria di Fellini diedero all'Italia il suo secondo Oscar per Miglior Film in Lingua Straniera di fila. Nel '62, La Dolce Vita procurò a Fellini la sua prima nomination per Miglior Regista, oltre alla sua seconda per Miglior Sceneggiatura Originale, insieme a Ennio Flaiano, Tullio Pinelli e Brunello Rondi. Nel '64, il film 8½ di Fellini di nuovo diede all'Italia l'Oscar per Miglior Film in Lingua Straniera. In quella medesima edizione, Federico fu candidato ancora per Miglior Regia e, con i suoi usuali co-sceneggiatori, per la sceneggiatura. Ancora una volta, nel '75, il film semi-autobiografico di Fellini, Amarcord, ottenne la statuetta per Miglior Film in Lingua Straniera. Infine, nel 1993, dopo dodici nomination e quattro vittorie, Federico Fellini ricevette l'oscar onorario per la carriera nel corso della 65ª edizione degli Oscar. Lo stile surrealistico del genio visionario, spesso derivato dai suoi stessi sogni e risultante nella combinazione di fantasia e immaginario barocco con rozzez- za, sembrarono essere in grado di accattivare e incantare Hollywood in modo duraturo. Difatti, i più recenti film ital- iani vincitori degli Oscar per Miglior Film in Lingua Straniera, La vita è bella (1999) di Roberto Benigni e La grande bellezza (2014) di Paolo Sorrentino, seguono la scia del mondo oniri- co creato dall'amato Fellini. A fianco di questa linea, film più politici, "neorealisti" si sono a tratti riaffacciati come vincitori di oscar, a partire da Ieri, oggi, domani e Il giardino dei Finzi- Contini, entrambi diretti da De Sica (rispettivamente nel '65 e nel '72), passando per Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri (1971) e L'ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci (Miglior Regia, Miglior Film, Miglior Adattamento Cinematografico ed altri sei oscar nell''88), fino a Mediterraneo di Gabriele Salvatores (Miglior Film in Lingua Straniera nel '92). Chi lo sa? Certamente, noi de L'Italo-Americano, facciamo il tifo perché Fuocammare di Rosi continui questa tradizione vin- cente. Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, vincitore oscar in lingua straniera del 1990, così come 8½ di Fellini, rientra a stento in una delle due tendenze. Sono chiari esempi meta-cine- matografici, ovvero di inves- tigazione sul ruolo dello spetta- tore nella fruizione delle immagi- ni in movimento. L'Italia ha stabilito un record anche nella categoria della recitazione, quando, nel '62, l'at- trice italiana Sophia Loren è diventata la prima a vincere un oscar per la sua performance in lingua straniera, in La ciociara di De Sica. N el cors o degli anni, l'Academy ha altamente apprez- zato la perizia artigiana dell'Italia in svariate categorie artistiche. Per mancanza di spazio, non posso qui menzionare tutte le s tatuette conferite a maes tri italiani, a partire dai tre oscar alla Miglior Fotografia vinti dal direttore della fotografia, Vittorio Storaro (che L'Italo- Americano ha intervistato in pas- sato), passando per i tre oscar per migliori effetti speciali ottenuti dal compianto artis ta, Carlo Rambaldi (meglio conosciuto per l'ideazione del pers onaggio eponimo di E.T . l'extr a-ter - restre), fino ai quattro oscar ai migliori costumi vinti da Milena Canonero (l'ultimo, due anni fa, per Grand Budapest Hotel). Il primo paese straniero nella storia a ricevere l'Oscar fu l'Italia nel 1948 Gli Oscar dell'Italia: 14 statuette e si sale 19 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Continua da pagina 1 ARTE FILM MUSICA LIBRI TEATRO

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