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www.italoamericano.org 21 GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2017 C ari lettori, Febbraio, mese in cui noi celebriamo Passione e Presidenti. Io preferisco scrivere di Amore e Cuore sotto forma di scatole riempite con squisiti cioccolatini, anche se un recente Ordine Esecutivo, progettato per tenere gli americani al sicuro, mi ricorda di una "Italian connection", firmata il 24 febbraio 1942. *** L'Ordine Esecutivo fu firmato il 24 febbraio 1942 ai danni di 600,000 Italo-americani in tutta la nazione, inclusa mia mamma "nemico alieno", sottoposta a registrazione, sequestro di proprietà, dislocamento, coprifuoco e spesso incarceramento di evidenza discutibile. Sulla Costa Ovest, il Generale De Witt fu responsabile di perfezionare l'Ordine Esecutivo e lui lo fece con piacere. L'Ordine Esecutivo, firmato nel febbraio 1942, dal Presidente Franklin D. Roosevelt e rinforzato dal Generale De Witt includeva lo stop ai viaggi oltre le cinque miglia di raggio dalle proprie abitazioni e coprifuochi, tra 8:00 PM e le 6:00 AM che crearono seri problemi di dislocazione per i "nemici alieni". *** In California, circa 52,000 "nemici alieni" italiani per il coprifuoco hanno dovuto subire veri arresti domiciliari che li costringevano ad essere nelle loro case entro le 8PM e a rimanerci fino alle 6 di mattina. Molti, fermati per essere fuori casa oltre le 8, furono arrestati per violazioni del coprifuoco, e furono detenuti poi in centri di detenzione INS. Molti persero l'impiego. Aristide Bertolini a Santa Rosa fu arrestato per aver distribuito pomodori ad un cliente dopo il coprifuoco. *** Ai pescatori, se erano "enemy alien", fu proibito di andare vicino ai moli, e non poterono pescare; molti presero altri lavori sulla spiaggia. Quelli che erano cittadini americani potevano arrivare ai moli ma molti proprietari di barca italiani si videro requisite le loro imbarcazioni dalla Marina militare (75 barche solo a Monterey; dozzine a San Francisco, Boston, Gloucester ecc.) per essere usate come navi dragamine e barche di perlustrazione. Se questi proprietari di barca volevano pescare, dovevano noleggiare altre imbarcazioni, ma in perdita. Quando furono restituite le loro barche requisite, molte erano danneggiati e richiedevano migliaia di dollari per le riparazioni. *** L'impatto di queste restrizioni era molto esteso ed evidentemente inaspettato dal governo. In luoghi come Monterey, Santa Cruz, Pittsburg e San Francisco - dove gli italiano, molti di loro residenti a lungo termine senza i fogli della cittadinanza definitiva, costituivano la maggioranza dei pescatori, spazzini, lavoratori di ristorante e custodi - le restrizioni crearono seri problemi di impiego e rifornimento alimentare. Su scala nazionale, molte migliaia di nemici alieni "potenzialmente pericolosi" furono arrestati all'inizio di un raduno di FBI l'8 dicembre 1941 e continuarono per molti mesi. Di quelli, approssimativamente 300- 400 furono spediti a campi di internamento come quello di McAlester, Oklahoma, amministrati dall'Esercito U.S. Quegli ancora internati dopo maggio 1943 furono tutti spediti al campo di INS a Missoula, Montana. *** Nel febbraio 1942 tutti gli "enemy alien" dovettero registrarsi negli uffici postali e portare i libretti rosa rilasciati con foto e impronte digitali. *** In California, circa 10,000 italiani "enemy aliens" insieme ai loro bambini sotto i 14 anni nati americani - dovettero lasciare le loro case nelle aree litoranee (dove di notte potevano fare segnali al nemico) che erano state dichiarate "zone proibite" dal Reparto di giustizia. In luoghi come Pittsburg, Monterey ed Alameda, migliaia dovettero andare via e trovare casa altrove. Il governo cominciò a fare piani per stabilire zone simili lungo la Costa est ma, a maggio 1942, fu dissuaso dai numeri enormi che dovrebbero muoversi. *** Tornando al 1994, quando l'esposizione "Una storia segreta" fu inaugurata al museo Italo Americano di San Francisco, la Signora Rose Viscuso, di Pittsburg, California, ha ricordato che nel 1942, quando lei aveva dodici anni, lei e sua madre dovettero trasferirsi perché la loro casa era troppo vicina ad una "industria vitale", la Columbia Steel Co. Non importava che suo padre e due fratelli lavorassero in quelle stesse "industrie vitali". Rosa disse che sua madre ricevette una lettera dal Governo U.S. che affermava che poichè lei non era divenuta cittadina U.S., avrebbe dovuto traslocare in un'area specifica della contea, perché la nostra casa era troppo vicina alla Columbia Steel Co. e ad altre industrie vitali. *** Perché noi eravamo in guerra con Germania ed Italia, non importava che mio padre, un cittadino U.S., fosse impiegato nei Cantieri navali di Kaiser a Richmond, Calif., dove costruiva le navi della Libertà per il ministero della Difesa, e che i miei due fratelli lavorassero nella Columbia Steel Co. Siccome io ero minorenne, dovevo accompagnare mia madre. Frequentavo la Jr High School e mi sentii male nel dover lasciare tutti i miei amici di infanzia. Continuando a subire, nel marzo 1942, mia madre ed io andammo a vivere in una casa affittata su West St. and Clayton Road nella periferia di Concord, approssimativamente diciannove miglia dalla nostra casa di Pittsburg, Mt. Diablo era vicina. Attraverso la strada c'era un piccolo polveroso aeroporto con hangar, accanto ad acri di campi di fragola che erano stati abbandonati da una famiglia giapponese spedita in campi di "dislocamento". Mi ricordo di essermi seduta tra le fragole e di averne mangiate fino a stare male. *** Un giorno, circa otto mesi più tardi, mia madre mi mise su un autobus per Greyhound e mi spedì a Pittsburg per avere notizie su quando noi potessimo ritornare a casa. Quando io arrivai, le notizie erano buone, così mi spedirono di nuovo a Concord per avvisare tutti. Io posso ricordare la gioia e le lacrime quando lo dissi a mia madre e mia zia. La mamma mi spedì ad avvisare gli altri in un raggio di un miglio. Io andai a bussare alle porte gridando, "Lei ora può tornare a casa!". Mi sentivo come Paul Revere, stile italiano... *** L'ordine Esecutivo firmato il 24 febbraio 1942, che il General De Witt cancellò di malavoglia, tolse tutte le restrizioni militari agli italiani non-cittadini e ciò accadde il giorno di Cristoforo Colombo, 12 ottobre 1942. *** Anche se le restrizioni furono rimosse (dell'Ordine Esecutivo del 1942) e l'Avvocato Generale degli U.S., Francesco Biddle in un discorso disse che gli "italo- americani avevano provato la loro lealtà" questo non interessò gli italiani che erano stati arrestati, internati o detenuti dall'FBI all'inizio dell'8 dicembre 1941, la notte dopo il 7 dicembre, l'attacco di Pearl Harbor. Molti di loro rimasero in internamento o esiliati fino a che dopo che l'Italia si arrese e si associò agli Alleati nell'autunno 1943. *** Molti Cittadini U.S. di origine italiana non ritornarono alle città litoranee dopo che le restrizioni furono tolte ma rimasero nell'entroterra, a Reno e Las Vegas piuttosto che rischiare l'imprigionamento su terreni scivolosi, come il sospetto di "pericolo potenziale". *** Una persona il cui internamento rattristò l'intera comunità italo-americana in California Settentrionale, incluso i miei genitori, fu il noto personaggio radiofonico italiano Nereo Francesconi. Molti ascoltatori, aveva incontrato Nereo ai picnic che lui organizzava ogni estate. Fu tutto molto "segreto". Una sera, invece di Nereo Francesconi, in onda ci fu sua moglie Lia che leggeva le notizie. Si continuò a chiedersi durante il suo internamento ma "Dov'è Nereo?". Dicerie sì, ma nessun chiarimento fu dato. La personalità italiana radiofonica di Nereo Francesconi era internata ed era stata spedita in Montana con la più fragile delle accuse. Nella sua casa, avevano trovarono una pila, costruita per essere un'apparecchiatura di segnalazione ed una radio. *** Francesconi era un buon uomo. Prima che la guerra fosse dichiarata, il governo americano confiscò approssimativamente 25 navi italiane nei porti U.S., mandando in secca approssimativamente 2,000 negozianti di prodotti ittici italiani. Molti dei marinai italiani arenati non avevano soldi, scarpe o camicie, e loro si erano appellati alla comunità italiana di San Francisco per avere aiuto. Francesconi fu capace di raccogliere cibo e vestiti per i marinai, ma la sua gentilezza fu usata più tardi contro lui dalle autorità Federali. Francesconi fu presto riunito a molti dei negozianti ittici che lui stesso aveva aiutato; più di 1,300 italiani, incluso 250 civili italiani (alcuni erano stati camerieri e inservienti nel padiglione italiano della New York World's Fair del 1939-40) furono internati in Missoula, Montana. *** Fu internato in molte altre località per due anni prima di ottenere la liberazione incondizionata. Francesconi ed un gruppo di 200 italiani furono spediti dal Montana a campi militari in Texas ed Oklahoma, poi di nuovo indietro in Montana. Gli inverni freddi del Montana e la mancanza di comunicazioni erano difficili da tollerare, ma gli italiani si tennero occupati. Cucinavano il loro cibo, costruirono modellini di navi, dipinsero, coltivarono frutta e vegetali. Formarono la loro orchestra, la squadra di calcio e il coro e spesso fecero spettacoli pubblici per la delizia della cittadinanza locale in Missoula, Montana. L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA