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GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2017 www.italoamericano.org I n Italia è diventato popolare in tv solo negli ultimi mesi, dopo notizie e pettegolezzi sul fatto che sia stato lui a creare la camicia POTUS che Donald Trump ha indossato il giorno dell'insediamento, ma il molto criticato primo cittadino ameri- cano è ben lontano dall'essere il suo principale cliente famoso: l'attore comico italiano Checco Zalone è uno dei suoi clienti e così lo è l'erede al trono britanni- co, il P rincipe William che, infatti, ha portato una delle sue creazioni nel giorno del suo matrimonio con la Duchessa di Cambridge, Kate Middleton. Angelo Inglese si occupa di tutta l'attenzione mediatica che viene dal fare vestiti per le per- sone più controverse con un aplomb tutto italiano e, in verità, con molta umiltà sana e tonifi- cante. Quando è stato interrogato da S elene G agliardi dell'"Huffington Post sul rifiuto di alcuni artisti italiani a cantare il giorno dell'insediamento, e se lui si sentisse a disagio nel lavo- rare per Trump, molto elegante- mente ha risposto: "Non vedo il mio lavoro per il Sig. Trump come una questione politica. Tutto ciò che voglio fare bene è il mio lavoro, al di là di tutte le ideologie politiche. Quello che conta di più per me è tenere alta la bandiera dell'autentico "Made in Italy" nel mondo, specialmen- te quando viene dalle più piccole realtà di business". Nella stessa intervista, Inglese ringraziava la comunità italo-americana che, ha detto, ha reso noto il suo lavoro negli Usa. Angelo Inglese e la sua picco- la impresa a conduzione familia- re, incarna tutto ciò che di buono e bello c'è sul made in Italy ori- ginale e autentico: valori tradi- zionali, attenzione al dettaglio ed una enorme attenzione alla qua- lità ris petto alla quantità. Quando gli hanno chiesto del valore della sua società, in un'al- tra intervista interessante apparsa sul sito web madeintaranto.org, Inglese ha evidenziato come la " mia realtà è molto piccola. Siamo un atelier che ha scelto di rimanere più piccolo per dare l'importanza alla qualità piutto- sto che alla quantità". Molti suoi clienti, italiani e di tutto il mondo, sembrano non s olo apprezzare la bellezza incontestabile e la qualità dei s uoi capi, ma anche la vera essenza dei suoi affari: "Si inna- morano del modo in cui lavoria- mo e dell'accoglienza familiare che provano quando vengono qui a Ginosa (la cittadina dove opera l'atelier di Inglese, n.d.a.)" ha dichiarato a madeintaranto.org. Famiglia e territorio sono valori cruciali nel modo di lavo- rare di Inglese, valori che fanno fiorire la sua impresa. Fu la nonna di Angelo che avviò gli affari, aprendo un piccolo nego- zio di sartoria a Ginosa, una città di circa 22mila abitanti nella pro- vincia di Taranto. I genitori di Angelo lo fecero crescere ed oggi lui è responsabile di questo bell'esempio della quintessenza dell'impresa italiana. I suoi pro- dotti sono fatti seguendo i meto- di artigianali tradizionali, tutti i tessuti sono scelti fra i più belli e lussuosi, ogni pezzo è unico e su misura, ogni passo delle sue creazioni è descritto nel dettaglio ai suoi clienti "per incuriosirli, per renderli parte del processo il cui scopo non è solamente e semplicemente creare profitto, L'eccellenza italiana nel mondo: Angelo Inglese, il sarto di principi e presidenti Il Presidente Trump, l'attore Checco Zalone e il Principe William sono alcuni dei clienti famosi di Angelo Inglese. Photo credit: Lorena Caramia Angelo Inglese dirige ora un bell'esempio di impresa italiana per antonomasia 25 L'Italo-Americano IN ITALIANO | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO ma anche creare emozioni". È, davvero, una bella idea da associare ad un prodotto, così distante da quella mentalità dell' "uso una volta e poi butto via" che così tanto caratterizza la vita di oggi, e di cui tutti noi siamo più o meno vittime. È un'idea che incapsula la vera essenza dell'artigianato italiano, dove le cose sono fatte per durare una vita, così belle da poter sostenere la prova del tempo e delle mode che passano. Leggere di Angelo Inglese e del suo piccolo, rinomato, atelier mi ha fatto pensare a mia nonna che faceva pizzi: merletti leggeri come schiuma marittima, prezio- si come l'oro. Tutta la bellezza era nei dettagli, nella leggerezza del filo, nella complessità delica- ta del modello: ultraottantenne, era in grado di realizzare bei pizzi, le sue dita precise e veloci nonostante l'età. Per la stessa ragione, io immagino che la cura, l'amore, l'attenzione e la dedizione di Inglese per i suoi prodo tti s ia la s tes s a che ha avuto mia nonna negli anni pas- sati per i suoi bei merletti; molto più di una semplice cura, è una forma mentis coltivata da gene- razioni e generazioni di artigiani e maestri orgogliosi delle loro abilità e del loro lavoro. Instancabili e precisi, questi artigiani e le loro piccole aziende sono, e sempre sono state, il cuore e l'anima del vero "Made in Italy": imprenditori, certo, ma artigiani ed artis ti prima e soprattutto. In questi tempi diffi- cili per l'economia italiana e, in verità anche per valori senza tempo come famiglia, dedizione, professionalità e senso di appar- tenenza culturale, trovare qual- cuno come Angelo Inglese, fa sentire come trovare la prima margherita della stagione in un campo ancora mezzo coperto dalla neve d'inverno: può essere poco, ma fa capire che la bella stagione è proprio dietro l'ango- lo.