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GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2017 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | R appresentare la musica italiana in epoche e campi diversi nella sua varietà e bellezza. Era questo l'obiettivo dell'evento "Music and culture: an Italian Perspective" tenutosi al Musco Center for the Art, alla Chapman University di Orange. Un viaggio culturale, attraverso la musica italiana, che ha percor- so il Medioevo, il Rinascimento, fino ad arrivare ai giorni nostri. Organizzatore dell'evento il Dr. Federico Pacchioni, che ha dato inizio ai lavori esordendo così:"La musica contiene parte del nostro essere, sia individuale che collettivo. Se veramente si vuole conoscere una persona, bisogna ascoltare la sua musi- ca." A seguire l'intervento del Professor Daniele Struppa, da a l c u n i m e s i P r e s i d e n t e d e l l a Chapman University: "La musi- ca mi piace fin da bambino, sono cresciuto in una casa dove mio padre era un fan dell'Opera. Al liceo, Nietzsche mi ha aiutato a capire perché la musica fosse così importante nell'esperienza umana. In un suo aforisma il filosofo diceva "I cannot distin- guish between music and tears". Qualche settimana fa mi trovavo in Sicilia con un gruppo di amici e nell'ultimo giorno abbiamo avuto l'opportunità di sentire una bellissima folk song e una canzone di Bellini, grande com- positore catanese. Non mi ver- g o g n o d i d i r e c h e a v e v o l e l a c r i m e a g l i o c c h i m e n t r e ascoltavo quelle note. Il legame tra la musica e le emozioni è i n c r e d i b i l m e n t e p o t e n t e . L a musica ha la capacità di far comprendere alcune cose che non potrebbero essere espresse con le sole parole." Il primo a guidare il pubblico v e r s o l ' i n t e r p r e t a z i o n e d e l l a musica nella Divina Commedia di Dante è il Prof Francesco Ciabattoni, Director of Italian G r a d u a t e S t u d i e s a l l a Georgetown University. L'opera d i D a n t e è d i s s e m i n a t a d i musiche, dai lamenti cacofonici dell'Inferno, agli inni gioiosi dei beati. I minuziosi dettagli, a cui il sommo Poeta ci ha abituati, n o n t r a l a s c i a n o n e a n c h e i l campo musicale; un esempio eloquente lo si riscontra nel Purgatorio, dove sono presenti numerosi salmi e cori liturgici, descritti da Dante in maniera molto realistica. Durante l'even- to sono stati ascoltati canti gre- goriani e musiche polifoniche che verosimilmente lo stesso D a n t e a s c o l t ò , a s u o t e m p o , nelle chiese. Il Professor Giulio Ongaro, D e a n o f t h e C o l l e g e o f Performing Arts alla Chapman University, ha invece focalizzato l'attenzione sulla Secular Music, incentrata su temi amorosi e satira politica che ricoprono un ruolo importante nel panorama culturale del Rinascimento, ma anche sulla Frottola, caratteriz- zata dalla sua semplicità, e scrit- ta usando il linguaggio delle persone comuni, spesso in dialet- to. Infine si è approfondito il più sofisticato Madrigale, costituito inizialmente da musiche su testi di Petrarca, ma poi sviluppato dai compositori in maniera più raffinata, in modo da analizzare e interpretare al meglio la poesia attraverso la musica. Le parole che introducono al meglio il terzo ospite, il Prof. Alessandro Carrera, Director of Italian Studies alla University of H o u s t o n , s o n o q u e l l e d e l Presidente Struppa: "Despite what some purist would like us to think, there is no real delin- eation separating classical music from folk music". La musica folk in Italia ha profonde radici e in ogni regione si possono trovare m u s i c a l i t à u n i c h e e m o l t o diverse fra loro. Secondo il Prof. C a r r e r a " l a m u s i c a f o l k n o n morirà mai perché, anche se viene dimenticata, questa torna sempre in qualche maniera, sia pure con nuove voci o strumen- ti". Nella sala il pubblico ha potuto apprezzare canzoni popo- l a r i q u a l i " O G o r i z i a t u s e i m a l e d e t t a " , " N o p o t h o reposare," cantata dalle voci ineguagliabili di Maria Carta e Andrea Parodi, e "Fimmine" n e l l a v e r s i o n e d i L u d o v i c o Enaudi e quella più datata del- l ' e t n o m u s i c o l o g o a m e r i c a n o Alan Lomax. A c o n c l u d e r e l ' e v e n t o è M i c h e l a M u s o l i n o , n a t a i n America da genitori siciliani. La cantante ha intonato canzoni senza tempo, suonate con stru- menti della tradizione, ma anche "di fortuna", come due tazzine di caffè, a riprova che la musica popolare può essere generata in qualunque momento anche senza sofisticati strumenti. Le melodie folk sono spesso tramandate di generazione in generazione, ma si evolvono negli anni grazie agli apporti personali di ogni cantante. Ogni occasione, ogni aspetto della vita divengono pretesto per metterla in musica e, in Sicilia come in altre regioni italiane, per fortuna, i pretesti non mancano. "Music and culture: an Italian Perspective": Alla Chapman University va in scena la musica italiana Professore Alessandro Carrera LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES