L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-23-2017

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www.italoamericano.org 17 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 23 MARZO 2017 D urante il primo Rinas- cimento, la nobile fami- glia dei Malaspina diven- ne cos ì potente ch e rius cì a dominare sulla regione di confi- ne tra Tos cana, Liguria ed Emilia per molti s ecoli. Funzionale a questo successo fu il lo ro controllo s ulle A lpi Apuane che circondano la città di Carrara e che permise loro di fare grandi guadagni scavando e negoziando il locale marmo bianco conosciuto in tutto il mondo. Oggi l'area intera - la regione s torica è chiamata Lunigiana - abbonda di castelli e fortezze che una volta appartene- vano a questa ricca famiglia di duchi e marches i. U no dei castelli malaspiniani più impor- tanti e meglio conservati, che si trova nel piccolo villaggio di Fosdinovo, appartiene ancora ai loro attuali dis cendenti. Facciamo un viaggio a nordovest di Carrara e visitiamo questa for- tezza rocciosa! Insieme, svelere- mo come gli oscuri intrighi di questa famiglia medievale anco- ra si aggirano a Fosdinovo, e localizzeremo anche la presenza di Dante nel castello. Costruito nella seconda metà del 12° secolo su pietra di arena- ria, questo castello ha una gran- de importanza storica ed archi- tettonica. È straordinario, in par- ticolare, per la sua posizione tor- reggiante, che oggi offre una vista che toglie il fiato sulle montagne circostanti da un lato e sul Mar Tirreno all'orizzonte, e che nel Medioevo lo rendeva un avamposto militare fondamenta- le. Ma proprio questo ruolo è tornato utile, ancora una volta in epoca recente, durante gli ultimi anni della s econda G uerra Mondiale quando il luogo diven- ne parte della Linea Gotica e la fortezza fu occupata da truppe naziste per alcuni mesi, durante i quali fu pesantemente danneg- giato dalle incursioni aeree. Con le sue alte torri e i bastio- ni, comunque, la forma e la struttura di questo edificio pos- sono solo riportarci indietro ai tempi dei Malaspina. La famiglia prese pieno possesso del castello nelle prime decadi del 14° seco- lo, quando il grande condottiero Spinetta Malaspina "il Grande" riuscì a riconquistare questi terri- tori – che una volta apparteneva- no ai Vescovi - Conti di Luni - dalle mani di Cas truccio Castracani, duca di Lucca: così, S pinetta divenne s ignore di Fosdinovo e progenitore dei marchesi di Malaspina che l'han- no seguito, allargando anche il castello e rendendolo la sua resi- denza principale. Le origini leggendarie dei Malaspina sono spiegate da un dipinto che può essere trovato in una delle prime sale della fortez- za. Secondo il dipinto, il cogno- me e motto della famiglia vanno indietro all'anno 548, quando un nobile antenato chiamato Accino Marzio - come vendetta per l'as- sassinio di suo padre - uccise Theudebert I, re dei Franchi, tagliandogli la gola con una spina mentre dormiva. Così, le ultime parole del re nemico ("Ah! Mala Spina!", cioè "catti- va spina") furono adottate come nome di famiglia, mentre il gioco di parole latine "Sum bona s pina malis S um mala s pina bonis" (Sono una buona spina per il cattivo, Sono una cattiva spina per il bene) divenne il motto ufficiale. Durante la sua lunga storia, Fosdinovo divenne il luogo di molti intrighi politici e familiari. Per esempio, la lussuriosa mar- chesa Cristina Pallavicino, vedo- va di Ippolito Malaspina, aveva alcune trappole mortali installate nel suo castello per liberarsi dei suoi innamorati più spinosi. In alternativa, potete visitare la stanza dove una delle marchese fu avvelenata dal suo stesso figlio: alcuni dicono che potete ancora s entire il s uo ultimo respiro e il battito cardiaco sem- pre più debole toccando il suo letto o ascoltando il suono del letto matrimoniale in legno. Inutile dirlo, il castello ha anche caratteristiche più tradizionali come le prigioni raccapriccianti e la camera di tortura. Una delle leggende più famo- s e riguardo al Cas tello Malaspina di Fosdinovo è che il luogo è abitato da un fantasma: quello di Bianca Maria Aloisia, la figlia albina del Marchese G iacomo II. In giovane età, Bianca si innamorò di un servito- re che lei voleva sposare nono- stante la fervida opposizione dei suoi genitori a quella "vergo- gna": alla fine, il padre della ragazza, per porre fine alla disputa, decise di murarla viva in una cella con un cane ed un verro selvatico, simboli della fedeltà e ribellione. Recenti scavi hanno infatti confermato la pre- senza delle ossa di una ragazza e i resti di due animali nella fortez- za. Fosdinovo, comunque, non è conosciuto solo per questi episo- di orrendi. Secondo la tradizione, la stanza localizzata nella torre più antica dell'edificio una volta fu occupata nientemeno che da Dante Alighieri durante il suo esilio da Firenze. Come dato di fatto, l' amicizia del S ommo Poeta con Malaspina - che gli suggerì di continuare a lavorare sulla sua Divina Commedia - è immortalata dagli affreschi del 18° secolo nella sala principale del castello. Tutto sommato, non è un caso che oggi il pacifico Castello Malaspina sia un centro culturale ed una residenza per artisti e scrittori, così come un museo, ed un B&B - se siete disposti a pas- sare una notte qui, circondati da tutti questi misteri. Il Castello Malaspina offre una vista che toglie il fiato sulle montagne circostanti da un lato e sul Mar Tirreno all'orizzonte GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO Il castello Malaspina di Fosdinovo, luogo avvolto nel mistero

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