L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-23-2017

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GIOVEDÌ 23 MARZO 2017 www.italoamericano.org 40 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Appena fuor i Milano, quattro secoli di ar te nel Tempio dell'Incoronata di Lodi A ppena fuori Milano la campagna, che sembra dominare ovunque, viene interrotta da alcune cittadine che non hanno il traffico e il movi- mento della città meghina, ma che per bellezza e ricchezza di monumenti non sono da meno. Laddove ci si incammina per le collina, poco prima che il terre- LAURA ROSSI che operarono a Lodi dal 400 all'800. Una raccolta che si potrebbe definire unica nel suo genere per la preziosità e per la bellezza artistica. Questo monumento è anche un esempio di costruzione nata da una situazione sociale particolare. Dove oggi sorge questo tempio di culto e arte, un tempo vi era una zona poco raccomandabile. Ogni giorno si potevano vede- re delle zuffe e dei duelli. Non mancava nemmeno la prostitu- zione. Un vero peccato che un'a- rea centrale fosse così degradata. La leggenda racconta che un giorno un'effigie della Madonna incominciò a piangere: non pote- va essere altro che un segno pre- monitore, e ammonitore al con- tempo, di un comportamento col- lettivo più morigerato. In quel luogo, come segno di espiazione sarebbe dovuto sorge- re il nuovo tempio dedicato alla Vergine. La necessità reale era di sani- ficare una zona in degrado: era un piano preciso atto alla riquali- ficazione del centro storico che, essendo comunque di proporzioni ridotte rispetto alla vicina Milano, non poteva permettersi di avere zone malfamate. La scelta fu vincente visto che non solo il centro di Lodi divenne un piacevole luogo dove passeg- giare, ma si ebbe anche un grande monumento che nel corso dei secoli sarebbe diventato una delle maggiori attrazioni turistiche della città. Detto e fatto. Fu creato un magnifico tempio nel 1488 grazie a Giovanni Battaggio, allievo del Bramante e di cui se ne evince il richiamo allo stile. Il tempio ha delle caratteristi- che architettoniche ben diverse dalle classiche chiese a partire dalla sua pianta ottagonale. Dal punto di vista pittorico, tra i vari nomi illustri conservati un questo tempio, ci sono ben quat- tro tavole del Bergognone. Sicuramente una delle più degne di nota è l'Annunciazione, che offre uno spaccato di paesag- gio tipicamente lodigiano e avvi- cina lo spettatore al contesto in cui è inserito questo monumento architettonico. Se si alzano gli occhi al cielo la cupola divisa in otto parti è di grande effetto. Racchiude le opere di Enrico Scuri. Siamo nel XIX secolo e lo stile che si osser- va è differente da quello del Bergognone. Impressionante pen- sare che due pittori così diversi siano solo a un metro di distan- za! Ma perché fu chiamato tem- pio e non chiesa? Semplicemente perché a livello gestionale risulta- va essere sotto il Comune e non sotto la Diocesi. Resta comunque un luogo sacro sia per l'aspetto religioso che artistico e uno dei vanti di Lodi, sicuramente da non perdere in caso di visita. no incominci ad ondularsi, appare Lodi. La grande piazza principale, i bar dove ci si siede a bere un caffè senza fretta, magari par- cheggiando la bicicletta in un angolo, sembrano voler presenta- re la piacevolezza di vivere in realtà urbane che sono più a misura d'uomo. Camminando per le vie di Lodi, fra porticati e negozi, quasi non ci si accorge di alcuni tesori nascosti che la città offre. Uno tra essi è il tempio civico della Beata Vergine, conosciuto come il tempio dell'Incoronata. Questo monumento è una delle maggiori testimonianze del rinascimento lombardo. Il colore predominante dei suoi interni è l'oro e l'effetto visi- vo è assicurato. La sua struttura originaria risa- le al 1488, ma divenne un vero e proprio bacino di opere di artisti GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO Il Tempio dell'Incoronata di Lodi, capolavoro di architettura e pittura, fu edificato sul progetto di Giovanni Battagio ed è completamente decorato da affreschi, tavole, tele (Ph L.Rossi)

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