L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-6-2017

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GIOVEDÌ 6 APRILE 2017 www.italoamericano.org 19 L'Italo-Americano IN ITALIANO | U no dei più grandi e più importanti imperatori del Medioevo, Federico II, chiamato dai suoi contemporanei Stupor Mundi, lo stupore del mondo, solitamente ha citazioni relativamente brevi nella mag- gior parte dei libri di storia. Nacque a Iesi nel 1194, figlio dell' Imperatore d el S acro Romano Impero Enrico VI e della regina Costanza di Sicilia.  Un po' di contesto: il Sacro Romano Impero fu una quasi- confederazione di terre fonda- mentalmente indipendenti in Germania, Austria ed aree adia- centi, con il controllo nominale sull'Italia settentrionale e cen- trale, dove le varie città-stato erano de facto repubbliche indipendenti.  Il titolo di Imperatore non era ereditario di per sè, ma piuttosto scelto da un piccolo numero di principi.  Similmente, il titolo di Re dei Germani era più nominale che effettivo. N el frattempo, il Regno di Sicilia, che includeva l'isola più la porzione merid- ionale del continente italiano, era un dominio reale nel senso più familiare, ma la nobiltà locale ancora gestiva un potere consid- erevole nei suoi feudi, facendo leggi e comandando piccoli eserciti privati; teoricamente loro erano tenuti a lealtà completa vers o il Re, ma s pes s o anteponevano i loro propri inter- essi. A controllare l'Italia cen- trale era il Papa che, oltre al gestire il potere secolare aveva in mano quello della Chiesa. All'età di due anni entrambi i genitori di Federico erano dece- duti; Papa Innocenzo III divenne il suo tutore. Federico era stato incoronato Re di Sicilia, ma suo zio Filippo di Svevia arrivò e si autoproclamò reggente. Federico fu sostanzialmente prigioniero nel suo palazzo fino al 1206, quando fu dichiarato dell'età giusta per essere Re con tutti i suoi diritti. Stabilì di consolidare il suo potere nel Regno contro i nobili ribelli; questi furono aiu- tati nel 1209 dal nuovo Imperatore del Sacro Romano Impero Ottone di Brunswick che invase l'Italia. Fortunatamente per F ederico, Innocenzo III parteggiò per lui e scomunicò Ottone. In più, Federico fu eletto Re dei Germani nel 1211. Nel 1212 Ottone fu costretto a ritirar- si e Federico lo inseguì nei regni germanici dove poi lo s con- fisse. Due anni dopo la morte di O tton e nel 1218, F ederico divenne Imperatore del Sacro Romano Impero e tornò in Italia. Nel 1225 si sposò con la sua s econ da moglie, Y olanda di Gerusalemme, depose il padre di lei Filippo e là divenne re. Nel 1228 proclamò la s es ta Crociata. Non trovando virtual- mente appoggio fra le forze cris- tiane nella Terra Santa, ricorse alla diplomazia e si incontrò col S ultano A l-K amil. Loro negoziarono un trattato in base a cui Gerusalemme, Betlemme, Nazareth e alcune terre nei din- torni fos s ero res tituite. S i incoronò Re di Gerusalemme ma ciò fu contestato dai nobili cris- tiani locali; una guerra civile si aprì de facto, subito dopo la sua partenza, e si trascinò per anni. Nel frattempo, durante la sua assenza dall'Italia le forze papali avevano invaso l'Italia merid- ionale, ma una volta tornato, Federico combatté e riportò la pace nel 1230. Quindi rivolse la sua attenzione ai regni germani- ci, dove i principi avevano costretto suo figlio Enrico ad indebolire grandemente il potere dell' Imperatore. Lui allora negoziò un accordo nel 1235 e poi rivolse la sua attenzione all'Italia settentrionale, che era in un stato di ribellione contro il controllo imperiale. Invase l'area partendo dal regno di Germania e la guerra che ne s eguì s i tras cinò per molti anni; s i rovesciò negli Stati Papali, dove il Papa Innocenzo IV dichiarò depos to F ederico e ordì una trama contro lui. Fallì, i ribelli furono giustiziati, ed una pace provvisoria fu fatta nel 1247 dando il controllo a F ederico. Comunque, non fu duratura. La città di Parma si rivoltò e dopo che una battaglia decisiva risultò vittoriosa, altre città si ribellarono.  Anche questa guerra s i tras cinò ma F ederico s i ammalò nel 1250 e non fu in grado di partecipare. Divise i s uoi reami tra i s uoi figli sopravvissuti, fece pace con la Chiesa e morì il 13 dicembre; la sua tomba è nella Cattedrale di P alermo.  Il s uo obiettivo di unificare l'Italia sotto il suo dominio fallì, e sarebbero dovuti passare più di 600 anni prima che ciò finalmente accadesse. Nonostante tutto il tempo e gli sforzi messi in campo per mantenere e tentare di espandere il suo potere, fu capace di realiz- zare molto in campi come la legge, la scienza, la letteratura e l'arte. Fu uno dei primi despoti illuminati e creatore dello stato moderno, come mostrato nel 1231 quando pubblicò le Costituzioni di Melfi, uno dei più grandi documenti legali di tutti i tempi che indebolì il potere della nobiltà ed aiutò a centralizzare il governo. In esso fu promulgato Federico II fu uno dei primi despoti illuminati e creatore dello stato moderno La Meraviglia del Mondo un corpo uniforme di leggi, a cui tutti nel Regno, sia clero, sia nobiltà sia cittadini comuni, cris- tiani, ebrei o musulmani, erano soggetti. La nobiltà e le città persero il diritto di pubblicare le loro proprie leggi criminali e furono sottomesse alle tasse imposte dal Re. La legge fu raf- forzata da giudici nominati dal monarca e così obbedienti a lui. La pratica superstiziosa della prova dell'ordalia fu abolita, ed i giudici furono istruiti per consid- erare logicamente l'evidenza per determinare la colpa o l'innocen- za. Un servizio civile fu creato e fu alimentato da personale preso tra i cittadini comuni, indipen- dentemente dalla loro religione, piuttosto che da nobili ed eccle- siastici. Le tariffe interne furono abolite e pesi e misure furono standardizzati, cosa che grande- mente aiutò il commercio e rapi- damente arricchì il regno. Un consiglio consultivo fu stabilito e composto dalla nobiltà e dai cittadini comuni che possede- vano terra. La sua corte reale fu la casa della Scuola siciliana di Poesia; fu là che furono scritti i primi lavori della letteratura in dialetto italiano, un s ecolo prima di D ante, e dove G iacomo da Lentini creò il sonetto. I poemi prodotti là espansero e svilup- parono i temi dell'amore cortese, della cavalleria e influenzarono profondamente la letteratura del resto dell'Italia. Fra i suoi altri conseguimenti: riformò la pro- fessione medica richiedendo che quals ias i ins egnante aves s e dovuto avere esperienza pratica nel campo piuttosto che solo la cultura dei libri. Separò anche l'occupazione di farmacista da quella di medico. Il prezzo delle medicine fu fissato per prevenire l'aumento dei prezzi. Personalmente era piuttosto intelligente, parlava sei lingue e scrisse il primo libro sulla caccia con i falchi; era bas ato s ul- l'osservazione e l'esperienza, cosa che gli fece guadagnare un posto come padre dell'ornitolo- gia moderna. Acutamente inter- essato di scienza, astronomia e astrologia, sostenne alcuni dei principali intellettuali del tempo, e corrispose con altri in tutto il mondo noto. Assunse un gruppo di studiosi ebrei per tradurre libri scientifici in latino e fondò a Napoli la prima università patro- cinata dallo stato. E aveva un zoo da viaggio, pieno di animali esotici ed uccelli, incluso una giraffa ed un elefante! Re di diversi regni, leader militare, studioso, protettore delle arti e delle scienze, vera- mente fu la M eraviglia del Mondo. HERITAGE MEMORIA IDENTITÀ STORIA

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