L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-20-2017

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GIOVEDÌ 20 APRILE 2017 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | T ommy Layne, lanciatore dei New York Yankees, è di ritorno dal World Baseball Classic. Il mancino alto e magro, ha per un po' di tempo cambiato la sua divisa gessato per la maglia della nazionale italiana di bas eball e non avrebbe potuto s cegliere un momento migliore per giocare. Il World Baseball Classic (WBC) 2017 è stato a dir poco emozio- nante. I giochi di marzo hanno avuto la più alta partecipazione e seguito televisivo sin dal loro inizio nel 2006 e hanno suscitato per la prima volta un interesse mondiale. Dopo il suo tipico allenamen- to del mattino, stretching per braccia e gambe al George M. Steinbrenner Field di Tampa, Florida, il lanciatore di rilievo 32enne si è seduto a parlare con me della sua esperienza di gioco nel World Baseball Classic e della sua eredità italo-americana. Per Tommy è stato un passaggio interessante lasciare il campo di allenamento primaverile degli Yankee per stare alcune setti- mane con la squadra nazionale italiana di baseball. "Sono pas- sato dalla solita routine degli allenamenti primaverili all'essere buttato dentro l'atmos- fera dei playoff, visto che ogni gioco nel quale eravamo coin- volti andava avanti fino all'ulti- mo inning" ha detto il lanciatore di rilievo degli Yankee. Uno dei tanti highlight dei giochi di quest'anno è stato il gioco competitivo dell'Italia. Dopo una teatrale vittoria (10 -9) sul Messico che ha visto una fuga a due, l'allenatore dell'Italia, Marco Mazzieri ha dichiarato: "Ogni volta l'Italia è una grande sorpresa. È stato così per otto anni ma ora ques ti ragazzi vengono qui per vin- cere". La squadra nazionale ha raccolto giocatori di M LB e della Lega minore così come giocatori di tutta la Lega italiana di baseball. Anche se l'Italia ha perso una partita chiave con la talentuos a s quadra del Venezuela, che ha impedito al paese di avanzare, molti esperti di baseball sono rimasti impres- sionati dalla sua performance. Per Tommy, indossare i col- ori blu e bianchi, ha voluto dire omaggiare i suoi bisnonni che erano di Cefalù, Sicilia. I suoi bisnonni, agli inizi del ventesimo secolo, si stabilirono negli Stati Uniti incontrandosi a St. Louis, Missouri. La coppia rimase a St. Louis , e vis s e nel piccolo quartiere italiano della città con i loro bambini nati americani inclus a la nonna materna di Tommy. "Io mi sono sempre sentito più italiano che di altri gruppi etnici che ho in famiglia." Ha detto Layne. E aggiunge: "Mia madre proviene da una grande famiglia italiana e loro sono stati molto orgogliosi quan- do sono stato selezionato per la squadra italiana." Noi ridacchi- ammo simultaneamente quando mi spiegò anche che il lato di sua mamma è più "chiassoso e vistoso" se confrontato con alcu- ni degli altri membri non-italiani della famiglia. Il lanciatore di rilievo manci- no continua a vivere nel quartiere della città, con moglie e figlia e rimane molto legato alle sue radici italo-americane attraverso la matriarca della famiglia, sua nonna, il cui nome da nubile è Garbo. "Molto spes- so mia nonna dice qualche cosa in italiano e mi ricorda da dove vengo io." La nonna di Tommy ed i suoi fratelli furono allevati nel quartiere prevalentemente italiano, dove la famiglia era al di sopra di qualsiasi altra cosa. Quando gli ho ricordato che c'era anche un altro Yankee di ascendenza italo-americano a St. Louis, Yoghi Berra, lui non sem- brò impres s ionato dalla mia conoscenza ma espresse amorev- olezza per il vecchio nativo di St. Louis (della zona delle colline) commentando: "Quando ti metti la divisa gessato entri a far parte della storia del baseball." Parte della storia del baseball di questo anno è stata la squadra degli Stati Uniti che ha vinto il WBC per la prima volta e, attra- verso il passatempo americano, un nuovo sentimento di orgoglio nazionale si è diffuso nel paese. Il baseball, non il calcio, ha creato un'aura di patriottismo in nazioni come Is raele, P aes i Bassi, Messico ed Italia, paesi conosciuti più per il loro fanatico entusiasmo nel calcio che per il gioco americano. I giochi sono stati precisamente ciò che la Major League di Baseball stava aspettando. In passato i campi- onati di WBC sono stati rovinati dal gioco opaco e da uno scarso tempismo con gli allenamenti primaverili, quando i giocatori stanno ritornando in forma dopo la bassa stagione. Anche direttori della MLB e popolari giocatori hanno criticato il tempismo dei giochi ed evitato di partecipare al WBC per paura di infortuni seri. Forse l'aria sta cambiando con la performance straordinaria di tutte le squadre che hanno parte- cipato quest'anno. L'Italia, paese noto per la sua passione zelante per calcio, è stata parte del World Baseball Classic dal suo inizio nonostante l'interesse debole della nazione per questo sport. Ironicamente, da ragazzino Tommy eccelleva nel calcio ma è stato il baseball a rubargli il cuore. Il lanciatore molto umile e tranquillo si è impegnato nel gioco sin da quan- do ha giocato nel suo primo cam- pionato giovanile di Lega. Il lanciatore degli Yankee Tommy Layne. CREDIT: NEW YORK YANKEES. ALL RIGHTS RESERVED Il lanciatore degli Yankee si unisce all'Italian Baseball Classic Layne fu s celto nel 26° round della M ajor League Baseball del 2007 dagli Arizona Diamondbacks. E' stato rilascia- to dopo tre anni dai Diamondbacks e ha firmato per i San Diego Padres dove ha pas- sato un altro paio di anni in AA e tripla A. E' stato grazie al sis- tema di squadra dei Padres che il personale di addestramento ha notato la sua resistenza e il suo valore come lanciatore mancino, così lo hanno trasformato in un lanciatore di rilievo. Il 14 agosto 2012 ha esordito come lanciatore nel suo primo campionato mag- giore di Lega e ha eliminato il lato avversario. Fin dal suo esor- dio in Lega Maggiore è rim- balzato tra alcune squadre finché gli Yankee lo hanno selezionato nell'agosto 2016. Con gli Yankee, Tommy sta aspettando ansiosamente l'oppor- tunità di diventare lanciatore di rilievo effettivo ed avere una delle sue migliori stagioni in car- riera. Nel gioco del baseball, i lanciatori mancini di rilievo sono un bene prezioso da avere in squadra e, in modo particolare, quello che si chiama uno special- ista mancino. È in questa capac- ità che il ruolo di Layne, quest'anno, potrà renderlo un membro chiave nell'arena dei N ew Y ork Y ankees . Layne attribuisce la maggior parte del suo successo e l'etica del duro lavoro al suo essere cresciuto a St. Louis. H o chies to a Tom come applica quei valori italiani cen- trali, che ha imparato dal lato materno, alla vita professionale e personale. Lui ha risposto rapi- damente: "Una grande cosa che penso pressocché chiunque dirà s ulla cultura italiana è la famiglia, ed io tento di incorpo- rare quegli stessi valori nella mia famiglia ora che ho una moglie e una figlia. Q ues ta idea s i riferisce anche alla squadra di baseball perché noi siamo una famiglia. Stiamo normalmente nello spazio confinato di una sede e viaggiamo insieme per tutta la stagione. Sono quei val- ori che mi hanno aiutato a diventare un buon compagno di squadra e spero di aiutare gli altri ragazzi." Prima che lui se ne andasse via per prepararsi per un immi- nente gioco di esibizione, gli ho fatto una domanda finale visto che stava finendo la nostra inter- vis ta. M i domandavo s e lui avesse mai avuto una conver- sazione sulla sua eredità etnica con l'altro italo-americano degli Yankee, il suo impresario Joe Girardi. Ci pensò per pochi sec- ondi e disse: "Quando, Joe venne a sapere che stavo giocando per Italia mi disse: rendi orgogliosa la tua madrepatria, e quando sono tornato mi disse: bentorna- to paesano". NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ

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