L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-20-2017

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 20 APRILE 2017 www.italoamericano.org 3 D i solito, pensando all'e- migrazione italiana negli Usa, vengono in mente i t a n t i c h e p a s s a r o n o d a E l l i s Island e che, tra molteplici fati- che e pesanti sacrifici, raggiun- sero quelle dignitose condizioni di vita che permisero di dimenti- care la miseria lasciata in Italia. P e n s i a m o m e n o a i t a n t i ragazzi che oggi, con le migliori lauree in tasca, superano i con- trolli negli aeroporti internazio- nali con un dottorato da svolge- re in famose università o l'indi- rizzo di un campus di ricerca dove trasformeranno i loro studi in evoluzione hi-tech e nel pro- gresso scientifico. Ci pensiamo meno perchè non abbiamo più gli sbarchi di massa nè quelle rappresentazioni folkloristiche delle povere famiglie che, spae- sate e spossate, vedevano appa- rire la Statua della Libertà tra le n e b b i e e , f a t i c a n d o a c a p i r e tutto, si trovavano sballottate tra gli ispettori dell'immigrazione e i trafficanti locali che le siste- mavano alla meno peggio in qualche angolo buio di metropo- li sconosciute, tra altri paesani. Oggi si arriva uno alla volta, ci si mescola tra turisti, studenti e residenti, si parla già inglese, si sa già tutto prima di partire e ci si collega con casa, tablet alla mano, ogni volta che si vuole. I l e g a m i c o n c h i s i è l a s c i a t o dall'altra parte dell'oceano sem- brano non interrompersi, ma solo cambiare, anche quando non si torna più indietro e si ottiene il doppio passaporto. Ancora meno pensiamo, dopo le prime, alle seconde e terze generazioni di italoamericani. S e n e a n c h e i m m a g i n i a m o quanti, in epoche molto recenti, hanno reso definitivo il processo di separazione dal Belpaese sce- gliendo di non tornare indietro ma di coltivare vita, affetti e lavoro nel nuovo continente, di certo non pensiamo ai loro figli che crescendo si sono sentiti subito cittadini Usa, madrelingua inglese, nonostante la fortissima e diretta eredità italiana. T a n t o m e n o p r e n d i a m o i n considerazione i loro nipoti che pure avendo un'eredità italiana più diluita e sempre più mesco- lata con altri gruppi etnici, anche dentro la propria famiglia, con- servano qualche legame con le radici e i cognomi dei nonni. Eppure anche questi italoa- mericani, figli e nipoti di chi è emigrato, che devono venire a patti con la loro eredità culturale e scegliere se conservare le dif- ferenze o assimilarsi completa- mente, hanno le loro rotte migra- torie dentro gli Usa, si muovono da est a ovest, da nord a sud, da una città all'altra con le stesse speranze, gli stessi sogni nei cas- setti dei loro genitori e nonni. Il loro auspicio è sempre lo stesso: trovare occasioni di vita miglio- ri, realizzare quel sogno ameri- c a n o c h e a l l ' i n i z i o d e l Novecento ebbe la forza di tra- vasare milioni di sognatori espo- nendoli a traversate spesso disu- mane. E questi italoamericani, che hanno legami più o meno forti con le origini, che ritornano più o meno spesso a trovare i parenti lasciati in una delle venti regioni italiane, che conservano con orgoglio la lingua italiana e le tradizioni familiari, a loro volta cercano e molto spesso trovano la loro America. C o s t r u i s c o n o p a s s o d o p o passo la loro strada, il lavoro dei loro desideri, il benessere econo- mico, l'ascesa sociale. Occasioni di successo non casuali ma fortemente persegui- te con una tenace etica del lavo- ro, della fatica, della costanza simile a quella dei primi emigra- ti, e che loro stessi spiegano spesso con la formazione rice- v u t a i n c a s a , a s s o r b i t a d a mamme, padri e nonni insieme al concetto di famiglia, dei forti legami interpersonali e della religione. E se è vero che cultura uffi- ciale italiana per anni ha com- pletamente dimenticato il sacri- ficio e il contributo di quegli ita- l i a n i c h e c o n d o l o r e h a n n o lasciato la terra natia per cercare fortuna in paesi lontani, così le comunità italoamericane per troppo tempo non hanno fatto i conti con la loro storia, i loro componenti, gli intellettuali, gli artisti, i professionisti, i lavora- tori che hanno reso grandi, e continuano a farlo oggi, queste comunità. Certo, si tratta di un fenome- no di difficile catalogazione visto che tutto è in continua tra- sformazione e il processo di definizione identitaria è prima personale che collettivo ma non riconoscerlo, non attribuirgli appartenenze, significa fare lo Italoamericani che hanno trovato la loro America stesso errore che l'Italia ha fatto per decenni non riconoscendo il significato e il portato del feno- meno migratorio per l'intera nazione. Se oggi l'Italia si rende conto del successo degli italiani nella Silicon Valley e cerca addirittu- tra di riportare a casa i cervelli in fuga, perchè capisce il valore aggiunto della loro esperienza, così dovrebbero fare le comunità italoamericane: riconoscere le proprie punte di diamante nel mondo delle professioni, della scienza, dell'arte, del cinema, dello sport per trasformare le loro esperienze in esempi di cui b e n e f i c i a r e , p e r d i m o s t r a r e quanto la ricchezza culturale, i patrimoni identitari siano valori aggiunti, non ostacoli. Non è sterile vanto ma crescita colletti- va perchè si tratta di condividere e sostenere un'etica basata sul- l'eccellenza nel proprio mestie- re, sull'abnegazione, la creati- vità, la convinzione. Si tratta di esaltare percorsi di vita di cui colpisce non l'aspetto economi- co, ma il risultato che in un qualsiasi campo professionale è stato costruito con esemplare sacrificio personale. L'Italo-Americano IN ITALIANO |

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