L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-4-2017

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GIOVEDÌ 4 MAGGIO 2017 www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | I n Italia, il Fernet Branca è sempre stato un'istituzione, specialmente fra quelli della generazione più vecchia: entrambe le mie nonne avevano una predilezione per il liquore e per quei dolci zuccherini al gusto di fernet che in Italia, per qualche ragione, chiamiamo "dissetanti". Forse è per averlo associato con quelle generazioni, sempre eleganti, sempre piene di fascino, che personalmente ho sempre considerato il Fernet una bevan- da d'altri tempi, finché è venuto fuori, durante una conversazione con un gruppo di amici a cena, che tutti noi eravamo, più o meno segretamente, innamorati del Fernet. Aromatico ed amaro, è rinfrescante se servito con il ghi- accio ed è fantastico nei cocktail e, secondo la letteratura, sta trovando sempre più seguaci in tutto il mondo, Stati Uniti d'America inclusi. Intervistato dalla CNBC, un portavoce di Branca, primo pro- duttore iconico del Fernet, ha sot- tolineato come il suo gusto molto amaro è molto apprezzato da col- oro che seguono le tendenze culi- narie, stanchi di bevande iperzuc- cherine. Anche i baristi profes- sionisti, ha aggiunto durante la sua chiacchierata con CNBC, sono entusiasti dei clienti che ordinano il Fernet: nessun fron- zolo, pieno di carattere e - qui ritorna - con un fascino innega- bile. Loro lo chiamano "la stretta di mano del barista" perché ordi- narlo vuole dire essere accettato nell'Elisio dei conoscitori delle bevande di alta qualità. Il Fernet Branca, tuttavia, non solo ha un buon gusto, ha anche curiosi aneddoti nascosti tra una pagina e l'altra della sua storia aromatica: curiosamente, una delle più sorprendenti si riferisce agli Stati Uniti e ai tempi duri del Proibizionismo, ma anche le origini ed il mistero che ancora circondano la sua ricetta sono degni del migliore romanzo di suspense. Ma andiamo con ordine: è ora di fare un passo indietro e di riv- olgere l'attenzione al periodo della pre-unificazione, Milano, 1845. È qui che inizia l'avventura del Fernet. Bernardino Branca, sua moglie, un dottore o un mona- co: chi creò il Fernet? Il Sig. Branca era un chimico milanese, Maria Scalia, sua moglie, una rinomata erborista. Padre Angelico Fernet forse è stato un monaco francese ed il Sig. Fernet un dottore scandina- vo. Alcune persone vere, alcune forse create dall'immaginazione popolare ma tutte con una cosa in comune: l'invenzione del Fernet. Era il 1845 quando il Sig. Branca cominciò la produzione del suo Fernet, creato con uno scopo medico in mente, quello di combattere la malaria (contiene fonti di chinino) ed il colera. Alcuni credono in uno sfuggente dottor Fernet svedese, che lo aiutò nel preparare il mitico elisir, altri che il suo collabora- tore era un monaco francese, Angelico, già conosciuto per altri rimedi erbacei. Angelico poteva arrivare dalla Borgonia, un'area dove il cognome Fernet era - ed ancora è - abbastanza comune. In verità, il collaboratore più probabile del Sig. Branca fu sua moglie Maria, lei stessa erborista, come abbiamo detto, che ha potuto portare la sua espe- rienza in laboratorio. Un affare di famiglia, locale, alla fine, pro- prio come il nome che può venire dall'espressione milanese "un fer net", un ferro pulito, lo strumento usato per mescolare insieme gli ingredienti nei primi decenni di produzione del liquore. Branca usò 27 ingredienti che vengono da tutto il mondo, incluse erbe, spezie e radici, e creò una ricetta che ancora rimane un segreto: addirittura oggi, 5 di questi ingredienti sono conosciuti esclusivamente dai Branca in carica nella società, che sono responsabili per la sua preparazione: questo consente loro l'accesso a una stanza dove loro, e solamente loro, possono entrare. Fra gli altri 22 ingredien- ti conosciuti ci sono: genziana, camomilla, angelica, chinino, rabarbaro cinese, mirra, zaffera- no, menta peperita, radice di colombo e giaggiolo. Alcuni sono filtrati con alcol caldo, altri sono ammollati in spirito e sono centrifugati. Le infusioni ottenute hanno bisogno di un mese intero prima di essere mescolate e pas- sare ai barili di quercia slovena per un processo di invecchiamen- to che dura un anno. Il Proibizionismo, San Francisco e la grande scommes- sa di Edoardo Branca negli Stati Uniti La storia c'insegna che il peri- odo tra il 1920 ed il 1933 non è stato particolarmente felice per gli americani a cui piaceva bere: era l'epoca del Proibizionismo, quando la vendita ricreativa di alcol divenne illegale. Se ci si guadagnava da vivere con l'alcol, gli Stati Uniti si trasformarono in un luogo difficile per fare affari in quegli anni, ma questo non successe ai Branca. Poichè era stato pensato come una medicina, il Fernet fu registrato come tale alla dogana ed è sempre stato venduto in farmacia negli Stati Uniti, dove fu introdotto sul mer- cato come uno sciroppo per la tosse. Apparentemente, divenne particolarmente popolare a San Francisco, luogo dove il liquore è rimasto di moda persino oggi, al punto che Edoardo Branca, attuale capo dell'impresa di famiglia, sta pensando di usare i rapporti di San Francisco per espandere la popolarità del mar- chio nel resto del Paese. Edoardo ha dichiarato in una recente intervista che il suo bisnonno deve essere stata una delle poche persone che non celebrarono la fine del Proibizionismo, un periodo in cui i Branca non avevano virtual- mente concorrenti sul mercato, perché l'alcol era illegale. Come spesso accade per i prodotti di nicchia, il Fernet è Fernet Branca, il liquore italiano che ha beffato il Proibizionismo diventato un po' una bevanda da artisti: menzionato in "Tenera è la Notte" di Francis Scott Fitzgerald, e nelle "Notti di Cabiria" di Fellini, vincitore dell'Oscar per il miglior film straniero nel 1957, è stato anche, in anni più recenti, la bevanda alcolica preferita di Carmela Soprano. Estremamente popolare in Italia, il Fernet Branca ha qualche cosa di un status di culto in Argentina, dove è spesso con- sumato con coca cola: l'idea sem- bra piuttosto piacevole, special- mente ora che sta arrivando il caldo. Il Fernet, abbiamo detto presentandolo, ha un gusto forte, fresco ed amaro, una vera bibita rinfrescante come messo in rilie- vo da un'attuale pubblicità sulla tv italiana, dove una donna che lo beve è toccata sulla schiena da un pezzo di ghiaccio, creando un collegamento tra il fresco del secondo con quello del primo. Quasi privo di zuccheri, il Fernet ha anche un'altra caratter- istica interessante: apparente- mente non dà effetti post-sbornia. Il signor Branca usò 27 ingredienti che vengono da tutto il mondo, incluse erbe, spezie e radici, e creò una ricetta che ancora rimane un segreto LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA

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