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GIOVEDÌ 4 MAGGIO 2017 www.italoamericano.org 27 L'Italo-Americano IN ITALIANO | C ari lettori, Maggio è il mese in cui Giuseppe Garibaldi (1807 - 1882), il patriota italiano che coltivò il sogno di un'Italia unificata, sbarcò a Marsala, Sicilia, (11 maggio 1860), con "1,000 camicie rosse" che aveva contribuito ad organizzare e che ventisei giorni più tardi avevano strappato il controllo di Palermo a Francesco II, Re della Sicilia. Marciò subito su Napoli (poi capitale dell'Italia Meridionale) e presentò il territorio conquistato al re Vittorio Emanuele. Era un passo da gigante verso l'unificazione di Italia, ma maggio, il mese in cui si celebra la Festa della Mamma, è un buon momento per concentrarsi un po' su Anita Garibaldi, la ragazza brasiliana che lui sposò quando aveva 35 anni che fu la madre dei suoi tre bambini, Menotti, Ricciotti e Teresita, ed anche per ficcare il naso nel lato privato di Garibaldi, il grande Liberatore. *** A Laguna, località marittima nello stato di Santa Catarina nel Brasile Meridionale, troverete il museo di Anita Garibaldi che contiene documenti, mobilio ed effetti personali di Anita, moglie brasiliana dell'eroe italiano Giuseppe Garibaldi che aiutò a unificare l'Italia. Entrambi combatterono nelle guerre civili di Rio Grande do Sur (Brasile) e dell'Uruguay e più tardi in Italia tra il 1846 ed il 1849, quando Anita morì. Garibaldi passò dodici anni in America Latina, soprattutto in Brasile ed Uruguay. Prima lottò per la provincia secessionista di Rio Grande do Sur contro l'Impero brasiliano, e poi condusse una Legione italiana per combattere per l'Uruguay contro l'Argentina. Quando Garibaldi aveva 35 anni (1842) sposò Anita, una ragazza brasiliana di 18. Garibaldi ritornò in Italia per aiutare la causa repubblicana per la liberazione di Roma. Sconfitto, si ritirò nella Repubblica di San Marino con un migliaio di seguaci. Lamentò la morte di Anita nei terreni paludosi dell'Emilia Romagna il 4 agosto 1849, e menzionò i suoi tre bambini avuti da Anita che erano stati lasciati a Nizza (poi parte del Regno di Piemonte e Sardegna) con sua madre ed amici. Successivamente alla sua fuga da San Marino (era inseguito dalle truppe austriache) e alla sua breve sosta a Nizza per vedere sua madre e i bambini, Garibaldi prima andò a Tunisi e poi a Tangeri. Stette là circa 6 mesi come ospite del Console sardo, un ligure come lui, poi decise di andare negli Stati Uniti . Nel 1854 arrivò a Londra dall'America. Un'altra donna si innamorò di Garibaldi, la Contessa Maria Martini della Torre. Lei lo incontrò nella capitale britannica nel 1854. La Contessa della Torre, in un certo modo prese il posto di Anita, la prima moglie di Garibaldi che era sempre al suo fianco durante le battaglie in America Meridionale e in Italia. La Contessa, alcuni anni più tardi indossò la camicia rossa dei Garibaldini e lo seguì nelle sue varie battaglie. Lo sforzo fu troppo per lei, così alla fine rinunciò e finì i suoi giorni in un manicomio. *** Gli anni tra il 1854 ed il 1859 furono anni pacati della vita. Dopo il suo ritorno a Nizza per vedere i suoi bambini, la madre e gli amici, decise di costruire una casa sull'isola di Caprera (nord- est della Sardegna) con i soldi dell'eredità ricevuta dopo la morte del fratello Felice.*** Suo figlio Menotti, ora 15enne, lo aiutò nell'isola. Questo era il luogo che Garibaldi gradualmente trasformò in una fattoria, con vacche, cavalli, piccioni, pollame, ed api. Gli piaceva molto il miele, usava lo zucchero raramente, coltivò anche canna da zucchero, frutta e vegetali - specialmente mele, pesche, pere, mandorle e noci. Scavò pozzi e per il gran bisogno, un mulino a vento ed un motore a vapore per pompare acqua. *** C'era questa attrazione verso Garibaldi da parte di donne nobili e ricche, a parte le donne da cui aveva avuto figli che erano gente umile, plebea: Anita (prima moglie - 4 bambini, uno morto) e Battistina Ravello, al suo servizio (non sposato con lei, avevano un bambino). La seconda moglie, Marchesina Giuseppina Raimondi non ebbe bambini con Garibaldi, infatti dopo la cerimonia del matrimonio Garibaldi scoprì che lei era stata con un altro uomo proprio la notte prima del matrimonio. Lui la lasciò fuori dalla chiesa e non la vide mai più. Lei era 17enne al tempo e lui 59enne. Francesca Armosino, sua terza moglie, due bambini. Nel 1860 Garibaldi fu responsabile di più di mille uomini durante il riuscito sbarco in Sicilia, e più tardi a Napoli (conosciuto nei libri di storia italiani come "Lo sbarco dei Mille"). Fu coinvolto anche in altri appuntamenti militari per l'unificazione dell'Italia, principalmente nel nord contro gli austriaci che possedevano Lombardia e Veneto. Ci furono battaglie perse ma nella lunga battaglia, con l'aiuto di Re Vittorio Emanuele II e Napoleone III di Francia, la maggior parte dell'Italia fu liberata dalle potenze straniere. *** Ritornò al suo adorato ritiro, l'isola di Caprera dove i suoi bambini erano ben accuditi e crescevano con la sua governante Francesca Armosino, una donna contadina di Asti, Piemonte, che sposò più tardi dopo avere ricevuto l'annullamento del suo secondo matrimonio dalla Marchesina Raimondi. Garibaldi sposò la sua governante Francesca poco prima di morire, e sia Celia (b. 1867) sia il suo amato Manlio (entrambi i bambini avuti da Francesca) furono abilitati a prendere il suo cognome. Celia sopravvisse fino a dopo la II Guerra mondiale e diede dettagli degli ultimi anni prima della morte di suo padre nel 1882. *** Gli ultimi anni di Garibaldi furono di dolore. I piedi e le mani si contorsero per l'artrite e lui poté muoversi solamente su una sedia a rotelle. Garibaldi morì quietamente il 2 giugno 1882 all'età di 75 anni. L'isola di Caprera è un monumento nazionale dal 1980, visitata da migliaia di turisti ogni anno. *** Negli Stati Uniti si può visitare il Garibaldi Meucci Museum, che appartiene ed è gestito dall'Order of Sons of Italy in America, al 420 Tompkins Avenue, Staten Island NY 10305 (718) 442-1608 * * * La Festa della Mamma quest'anno si celebra il 14 maggio LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA