L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-4-2017

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/819096

Contents of this Issue

Navigation

Page 28 of 43

GIOVEDÌ 4 MAGGIO 2017 www.italoamericano.org 29 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Franco Columbu: l'uomo più forte della Golden Era del bodybuilding Franco Columbu arrivò in America con il suo amico Arnold Schwarzennegger LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES I l suo ufficio non ha un'inseg- na, nessun numero stradale, nessun nome. Solo un muro bianco, finestre protette da tende, una porta d'ingresso attraverso cui non si può vedere, il posto perfetto per tutte le persone dello showbiz che non vogliono essere seguite dai paparazzi. "Ho molti clienti che sono attori famosi, persone che vengono a trovarmi da luoghi lontani e non vogliono essere infastidite, così cerco di essere invisibile come posso" dice Franco Columbu, già campi- one di culturismo, attore e chiro- pratico a Westwood. Originario di Ollolai, nel cuore montuoso della Sardegna, Franco, fra gli altri titoli, ha vinto Mr World, Mr Universo e, due volte, Mr Olympia, unico italiano a raggiungere simili risultati. Entrando nel suo ufficio, sul muro c'è una grande tela di seta del pittore giapponese Hiro Yamagata, di casa a Los Angeles. Ritrae Franco nel suo splendore. "Lasciai la mia città natale negli anni Sessanta, gli anni della migrazione italiana ed andai a cercare lavoro in Germania dove divenni un mura- tore. La Germania non solo mi diede un lavoro ma anche il mio miglior amico, Arnold Schwarzenegger, anche lui mura- tore, con cui diventammo com- pagni di allenamento e, quando entrambi venimmo in America nel 1969 - avviammo un'impresa di costruzioni in mattoni e cortili chiamata European Brick Works, di cui si può ancora vedere uno dei muri che costruimmo a Santa Monica. La nostra fortuna, in realtà, fu il terremoto del 1971. Per guadagnare molto denaro abbiamo dovuto mettere solo un piccolo annuncio sul giornale: gli americani riparavano caminetti per 5mila dollari, Arnold e io lo facevamo per mille! Trovammo così tanto lavoro che abbiamo dovuto chiamare amici dalla palestra per portare i mattoni!". Sorride e comincia a parlare di quello che ha a cuore, gli italo- americani e la nostra cultura: "L'Italia ha una cultura vecchia e noi l'abbiamo portata alla gio- vane cultura americana a cui abbiamo dato non solo l'arte ma, prima e soprattutto, i concetti di famiglia, passione, e buon cibo." Stiamo pranzando a Pastina, dall'altra parte della strada rispetto al suo ufficio, e lui chia- ma il proprietario ed amico di lunga data Franco Catullo. Gli italiani hanno portato cibo che ha carattere, passione, sapore ed il loro ruolo è molto impor- tante nella cultura americana. Specialmente perché hanno piantato il seme della famiglia. Gli americani italiani hanno mostrato che cosa sono i legami di famiglia. Non c'è bisogno di psicologi quando hai una famiglia. "Quando arrivai a Los Angeles, nel 1969, continua Franco, l'area attorno alla Casa Italiana e alla Chiesa era la Little Italy. Ricordo Nicola Masiello, che donò la famosa Lupa alla Casa Italiana, Jack De Nove, Wilky Chung. Il fatto che abbi- amo perso la nostra comunità fisica, come ubicazione, ha con- tribuito a rendere gli italo-ameri- cani meno visibili e noi dobbi- amo riaffermare la nostra presen- za. Franco è ancora molto legato alla Sardegna dove ritorna ogni anno: "Quando io venni qui io non avevo famiglia a parte il mio amico Arnold (Schwarzenegger, nota del redattore), così era meglio se lavoravi molto altri- menti la mente ritornava alla famiglia lasciata in una terra lon- tana ed eri sopraffatto dalla tris- tezza. Ho mai pensato di tornare indietro? Sì, sicuro, ma dopo che sei in Italia per un mese capisci che non le appartieni più. Ma io ho trovato un modo per stare in Sardegna per periodi più lunghi: ho cominciai a girare film che producevo io come Beretta's Island, Doublecross, Ancient Warriors." La filmografia di Franco Columbu è piuttosto lunga a cominciare da Stay Hungry del 1976 per arrivare a Dreamland del 2011, e lui ha avuto ruoli in film notori come Conan il Barbaro e Il Terminator, ma forse è più conosciuto per il film-documento Pumping Iron dove, come in The Hustler of Muscle Beach, recita se stesso. Franco, che tira su pesi, non è stato solo un campione di body- building ma qualcuno che si diverte e ama ridere e sorpren- dere con gesta insolite come sof- fiare in una borsa dell'acqua finché esplode o alzare una macchina così da poter parcheg- giare. Le idee sono la ricchezza intellettuale di Franco, ciò che gli ha permesso di continuare la sua carriera non solo come istruttore per stelle come Sylvester Stallone, ma anche come chiro- pratico e autore. Il manuale com- pleto di culturismo di Franco Columbu, è come una bibbia che copre tutti gli aspetti dalla nutrizione alla routine dell'al- lenamento, dalle tecniche di posa al trattamento dei danni e alla prevenzione. "La cosa più impor- tante nella vita è divertirsi e io mi sono divertito così tanto a fare culturismo quando mi allenavo per le mie vittorie di campionato. Mi divertivo più di quanto potrei dire. Divertirsi aiuta a tenersi giovane. Divertitevi mentre vi allenate". Anche oggi, a 75 anni, a Franco piace ritornare alla Gold's Gym e divertirsi ad allenarsi, qualche volta insieme con Arnold Schwarzenegger, amico di una vita, ognuno di loro testimoni al matrimonio dell'al- tro. Nel loro 51° anno anniver- sario di amicizia, è stato alla Gold's Gym che loro sono andati ad allenarsi, ricordandolo e cele- brandolo con un grande video postato su youtube. "È per il cul- turismo che recentemente sto ritornando in Sardegna, perché nel 2016 hanno avviato il Campionato di Columbu e l'Expo dedicato al culturismo dove ho fatto discorsi e ho porta- to il contributo della mia espe- rienza. Addestrarsi è affascinante e mi piace non solo dire ai miei studenti cosa fare ma anche cosa non fare" e mentre lui me ne parla, siamo interrotti da un attore di Hollywood che entra per essere curato da un infortunio. Lo riconosco, ovviamente, ci stringiamo la mano. Franco ci presenta solo con il nome ed io faccio come se non lo riconoscessi. Penso che davvero Franco sia il sogno americano che si è fatto realtà. Lui ha cominciato da un'area remota, rurale, della Sardegna ed è finito a Hollywood fra persone affascinanti, ma è rimasto molto semplice. La sem- plicità è stato anche il suo segre- to per diventare un campione: "Il cervello ha una capacità limitata. Se vuoi diventare un campione del mondo devi usare il cervello per addestrare il tuo corpo al massimo usando il modo più semplice per addestrarti. Quando pensi troppo a tutte le ultime ricerche, agli steroidi, ai dottori, ai computer, e alle macchine, il cervello è distratto. Spreca tempo nel tentativo di trovare risposte. Questo non aiuta il corpo a met- tersi in forma nemmeno un po'." Franco ha un corpo perfetta- mente snello e in forma e gli chiedo come lui, con l'alimen- tazione costruisce e tiene il corpo in una simile condizione. La semplicità, di nuovo, è la chiave: "Avendo vissuto in Sardegna i miei primi 20 anni, ho comincia- to con una dieta molto sana ed ho conservato le mie abitudini origi- nali che ho modificato per sostenere il mio addestramento. Quando ero un culturista profes- sionista la mia dieta era, per colazione, 3 uova, un piatto di yogurt fresco, qualche volta accompagnato da frutta fresca e toast. A pranzo un grande piatto di pesce seguito da un'insalata, un bicchiere di birra o vino, un piccolo spuntino di frutta e, se non stavo gareggiando, una fetta di cheesecake. Quando mi allena- vo di pomeriggio, un'ora prima, mangiavo un po' di yogurt o una grande porzione di frutta o for- maggio e frutta. Di sera cenavo con un pasto come a pranzo, qualche volta patate al forno o insalata. La migliore età per comincia- re il culturismo? "Tra i 12 ed i 20 anni così puoi essere pronto per i campionati a 25. Trovi campioni tra i 40 e 50 anni ma puoi contin- uare ad allenarti finché sei piut- tosto vecchio perché segui il tuo ritmo". "Le persone pensano che quando uno fa culturismo si incurva e ha difficoltà a muoversi a causa della grande massa mus- colare. È falso, è solamente il grasso che non fa muovere! Basti pensare che quando dovevo imparare a posare per i campi- onati, guardavo gli spettacoli di balletto, e cosa c'è di più con- trario al culturismo del ballet- to?!" La carriera di Franco come atleta, attore, chiropratico e autore è completata dal suo essersi messo in affari nel campo degli integratori e delle attrezza- ture tra cui i più famosi sono il nastro Olympia, per alleviare il dolore muscolare e articolare, e gli integratori di vitamine e min- erali: "Quando divenni Mr Universo non avevo nemmeno mai sentito parlare di steroidi. Tutto era basato su nutrizione ed addestramento. Col tempo gli steroidi sono divenuti molto popolari perché danno un supple- mento di peso provvisorio ed aumentano la forza così che l'al- lenamento può essere intensifica- to". Poiché sto per andare via, lui mi mostra alcuni dei suoi premi: Mr Olympia, Mr Europa, un pre- mio dalla Sardegna, una fotografia con i suoi genitori, e la mano da Terminator. È una lunga distanza quella che va dal 227 Strand, di Santa Monica, dove Franco ed Arnold vissero, ad oggi che il sogno americano si è fatto realtà. Ma è la prova che la tenacia e il duro lavoro, insieme a un po' di fortu- na, possono essere gli unici mezzi per il successo: "Questa è la più grande differenza tra l'Italia e gli Stati Uniti. In Italia solamente pochissimi hanno il coraggio di seguire i loro sogni perché sanno che le condizioni sono molto dure per tante ragioni, così finiscono per seguire i passi dei loro padri. Ma quella strada porta solo alla mediocrità, perché puoi diventare il migliore solamente seguendo le tue inclinazioni. Visualizzando dove vorresti essere, come vuoi essere è fondamentale. La mente è estremamente potente, il corpo e la realtà seguiranno." Una bella lezione.

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-5-4-2017