L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-4-2017

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GIOVEDÌ 4 MAGGIO 2017 www.italoamericano.org 31 L'Italo-Americano IN ITALIANO | C inema Italia ha celebrato il suo quinto anniversario il 22 aprile, portando il meglio di Dino Risi a San Francisco. Ancora una volta, per un giorno intero, il Castro Theatre ha dato il benvenuto agli amanti del cinema italiano che hanno visto quattro film e godu- to del party in stile Commedia all'Italiana nel mezzanino. Grazie alla collaborazione con l'Istituto Culturale Italiano e Luce Cinecittà, sono stati proiet- tati quattro dei film più significa- tivi di Risi, tutti interpretati dal famoso attore italiano Vittorio Gassman in ruoli da protagoni- sta. Il regista italiano ha avuto la capacità di rompere alcuni degli stereotipi italiani: dal ciarlatano al marito imbroglione, i perso- naggi della Commedia all'italia- na si sono trovati a interpretare ruoli divertenti, il più delle volte con finali tragici per rivelare profondità e rigore morale dietro alle risate. L'evento ha dato anche l'op- portunità di fare una conversa- zione con Camilla Cormanni, responsabile degli Eventi Culturali Internazionali di Luce Cinecittà. Camilla ha discusso dello stato del cinema italiano e dell'importante ruolo dell' Istituto. Camilla, cosa rappresenta oggi Luce Cinecittà? Luce Cinecittà è stata creata mettendo insieme lo storico Istituto Luce, lanciato nel 1924, e Cinecittà Holding SpA. La nuova organizzazione è respon- sabile di tutti gli eventi relativi al cinema italiano, per conto del Ministero per i Beni e le attività Culturali e del Turismo. Da un lato, abbiamo uno dei più grandi archivi in Europa, oggi anche Patrimonio mondiale Unesco, che gestisce la digitalizzazione di fotografie, video ed anche documentari e produzione cine- matografica. Dall'altro lato pro- muoviamo il cinema italiano nel mondo, sia classico che contem- poraneo, attraverso il supporto di importanti festival in giro per il globo. Tra gli scopi anche il sostegno alla produzione, omag- gi a importanti registi, attori ed attrici del nostro passato, come pure restauri e mostre. C'è un collegamento specia- le con San Francisco. Perché? Credo che gli europei in generale e gli italiani in partico- lare, considerino San Francisco molto vicina alla loro cultura e ai loro interessi. La gente qui è molto curiosa ed aperta alle influenze di altre culture e Paesi. Stiamo portando festival cinema- tografici a San Francisco e Berkeley da 20 anni, anche tra- mite la collaborazione col Pacific Film Archive e, in passa- to, del San Francisco International Film Festival. A causa di alcuni cambi nella dire- zione e della riorganizzazione di PFA, per un certo periodo di tempo non abbiamo svolto alcu- na attività. Poi, 5 anni fa, abbia- mo ripreso proiettando grandi film del passato e ricevendo un grosso consenso da parte del pubblico e dei media locali. Che idea si è fatta del pub- blico locale e del suo coinvolgi- mento? Come ho già detto, qui ci sen- tiamo a casa. Il Castro Theatre e Berkeley hanno un pubblico sor- prendente, persone che hanno presenziato ai nostri eventi rin- graziandoci molto per i film selezionati. Uno dei miei ricordi preferiti riguarda la conversazio- ne con uno dei direttori del San Francisco Film Festival: poiché c'erano critiche sulla scelta di Totò al Castro Theatre, lui ha scherzato e suggerito di portare una giacca per la première. Secondo lui, il teatro sarebbe stato vuoto e freddo. Il giorno dopo, gli dissi che si erano pre- sentate mille persone, che aveva- no reso il luogo bello e caldo. Abbiamo fatto sold out, e la figlia e la nipote di Totò sono state molto felici del risultato finale. Non sono mai stata così grata al pubblico di San Francisco come quella sera. Voi scegliete i migliori regi- sti italiani, attori-attrici, e film. Ogni anno, organizziamo un festival che si concentra su un nome importante del cinema ita- liano. Di solito abbiamo il remake del film o un restauro digitale. Abbiamo avuto una pre- mière mondiale al MoMa di New York a dicembre. I nomi sono scelti, per esempio, in base agli anniversari e non è un caso che nel 2016 sia celebrato il 100° anniversario della nascita di Dino Risi. Luce Cinecittà sta cercando di promuovere il cinema italia- no nel mondo. Perché è impor- tante? Luce Cinecittà non sta cer- cando, promuove il Cinema ita- liano nel mondo. Il cinema è il modo più immediato e chiaro di diffondere la cultura locale, e pochissimi Paesi possono conta- re su una tradizione simile a quella del nostro cinema del pas- sato, così come sull'energia delle produzioni contemporanee. Se si pensa alle ultime edizioni dei Premi Camilla Cormanni: "Così l'Istituto Luce promuove il Cinema italiano nel mondo" dell'Academy, Fuocoammare di Gianfranco Rosi ha concorso come miglior documentario, mentre Paolo Sorrentino ha vinto con L a G r ande Bellez z a nel 2014. Grande successo all'estero anche per Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese, e Lo chiamava- no J eeg Robot di G abriele Mainetti. Siamo attivi attraverso molti fes tival e iniziative in novanta Paesi perché il Cinema italiano è ben apprezzato dapper- tutto. La Lancia Aurelia B24 spider, macchina iconica usata nel film Il sorpasso 1962 esposta di fronte al Castro Theatre. (ph: Flavia Loreto) LA COMUNITÀ DI SAN FRANCISCO Camilla Cormanni parla del ruolo di Luce Cinecitta' al Castro Theatre (ph cre- dits: Flavia Loreto)

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