L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-4-2017

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GIOVEDÌ 4 MAGGIO 2017 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT UNA DOPPIA EPOCA - La Roma è stanca sia nelle gambe, sia nella testa. Le ultime settima- ne hanno portato in dote una serie di delusioni e polemiche che hanno, inevitabilmente, rovi- nato la stagione 2016/17 dei Giallorossi. Tutto ciò nonostante un dignitosissimo secondo posto più che possibile. Troppe le pole- miche, troppi i dubbi sul futuro, troppe le relazioni al limite. Anzitutto Spalletti: sono mesi che - forse non sopportando più di non veder riconosciuti i suoi indubbi meriti nel rilancio della Roma - nicchia sul proprio futu- ro, continuando ad alimentare un'incertezza che certo non ha aumentato la compattezza dello spogliatoio. Ci sono poi le con- suete polemiche che contraddi- stinguono la piazza romana: cri- tiche verso la proprietà e i suoi investimenti, critiche verso un organico non abbastanza com- pleto, critiche verso i singoli atleti (Bruno Peres su tutti, sem- bra giunto a un punto di non ritorno con i tifosi). Situazioni al limite, che certo non aiutano a giocare serenamente. Infine le relazioni personali: quello che è 'uscito' restituisce uno spogliatoio tutt'altro che sereno: voci di mercato su Manolas e Nainggolan si susse- guono, gli screzi tra Spalletti e Totti hanno fatto storia e, recen- temente, si sono aggiunti quelli tra il tecnico e Dzeko (punzec- chiato ripetutamente per il suo atteggiamento passivo). La sen- sazione è che i giochi siano fatti: a oggi sembra impossibile preve- dere la permanenza di Spalletti in giallorosso. La piazza, pur mantenendo una stima di fondo nei confronti dell'allenatore toscano, sembra tradire una certa insofferenza; la squadra fa sempre più fatica a seguire i dettami del tecnico e, certamente, non ne gradisce le pungolature. Ma è soprattutto lo stesso Spalletti a sembrare stan- co di Roma, di una piazza molto umorale, che fatica a riconoscere i meriti di chi vi lavora e che non pare, attualmente, avere la forza per compiere il salto di qualità, chiudendo con certe sto- riche dinamiche di 'potere' e pressione assolutamente delete- rie. Questo poi potrebbe essere stato l'ultimo derby di Totti: il Capitano, presumibilmente, l'an- no prossimo sarà ancora a Roma, ma in veste di dirigente. Oggi Spalletti gli ha concesso circa 20', in cui non ha potuto incidere e, anzi, ha visto la Lazio controllare e poi chiudere la par- tita con il secondo gol di Keita. Un epilogo triste di una carriera, anche nei derby, assolutamente eccezionale. Sochi, la Ferrari non vince ma continua a convincere Vettel: 'Possiamo solo imparare ancora e migliorare' Alla Ferrari di Vettel sono mancati solo o,6 decimi di secondo per perdere il primo posto guadagnato da Bottas le diaspora di tutti - Gasperini escluso: ha rinnovato per tre anni - i protagonisti del miracolo ata- lantino di quest'anno. I l 'derby di mezzogiorno' fini- sce 3-1, con una Lazio che stravince la partita dal punto di vista tattico e tecnico. In campo c'è una Roma che dà dav- vero la sensazione di 'aver mol- lato', certamente la rincorsa alla Juventus, probabilmente il pro- getto Spalletti. PARTITA SENZA STORIA - Il 3-5-2 varato per l'occasione da Simone Inzaghi - che pure ha perso Immobile nei minuti prima della gara - ingabbia la Roma. Se in avvio sono i giallorossi a tene- re il pallino del gioco e a fallire qualche occasione ghiotta con il solito Dzeko, sono le folate offensive dei Biancocelesti, a essere realmente devastanti. Questo era il piano tattico di Inzaghi: contenere il talento gial- lorosso, per poi metterla 'sul fisi- co', sfruttando la velocità di Keita (schierato centravanti), la potenza di Milinkovic-Savic e la grinta di Lulic (posizionati sulla trequarti). Missione compiuta Derby alla Lazio (vola in Europa) e fine di un'epoca per la Roma alla perfezione: Keita, in contro- piede, porta avanti i suoi e, dopo il pareggio romanista (rigore generosissimo concesso da Orsato), Strakosha sale in catte- dra, consentendo alla Lazio di contenere la 'seconda sfuriata' giallorossa. Poi è un monologo laziale: Basta e ancora Keita chiudono un derby che ha messo in mostra in modo piuttosto evi- dente la superiorità atletica e - soprattutto - mentale della Lazio. LAZIO SU: L'AQUILA VOLA IN EUROPA - I Biancocelesti si confermano come la più bella sorpresa stagio- nale dopo l'Atalanta. Inzaghi ha compiuto un picco- lo miracolo, facendo dimenticare le delusioni estive (ricordate l'il- lusione-Bielsa?) e gestendo al massimo un gruppo ricco di qua- lità, ma povero nei numeri. A quattro giornate dal termine, i Biancocelesti sono pressoché certi del ritorno in Europa League e sembrano pronti per disputare un gran finale di Campionato, vista la splendida condizione fisica e la grande convinzione che li contraddistin- gue. ROMA GIÙ: LA FINE DI Continua da pagina 42 - durante i test e non ho bisogno di pensare al Campionato. Siamo partiti bene. Siamo qui per vince- re, per fare del nostro meglio, ma possiamo imparare e migliorare ancora. Oggi andavamo forte, ma avremmo potuto fare meglio. Tuttavia abbiamo una macchina e un team forti, quindi il bilancio per molti versi è positivo". "Nel complesso un weekend positivo, specie - dice Raikkonen - se paragonato alle prime tre gare. Ero più contento della mac- china e, quando ho avuto biso- gno di spingere forte, riuscivo sempre a fare il tempo. La gara si è decisa alla partenza e la mia è stata piuttosto brutta. Pensavo che avrei perduto un sacco di tempo, invece sono riuscito a riprendermi e a mantenere la posizione. Abbiamo cercato di fare il massimo ma in realtà non c'era molto da fare, a parte tene- re la posizione. Ora dobbiamo continuare a lavorare: i piccoli dettagli possono fare molta diffe- renza alla fine dei conti. Sono felice per Valtteri che ha vinto la sua prima gara; sono sicuro che avrà un grande futuro". "Ora guardiamo alla Spagna. Abbiamo avuto un buon riscon- tro a Barcellona - ha detto Vettel all'inizio della stagione con i favori del pronostico ma ancora in cerca del giusto assetto. stazioni della Ferrari SF70H sono lineari e costanti non si può dire lo stesso per la Mercedes, U n arrivo in volata in Formula 1 non si vedeva da anni, e questo per lo spettacolo e l'interesse che può generare il Campionato Mondiale di quest'anno è un'ot- tima notizia. Un po' meno lo sono il secondo e terzo posto delle Ferrari, ma solo se raffron- tati con la prima doppietta in qualifica dal GP di Francia del 2008. A S ochi, in Rus s ia, a tagliare per prima il traguardo è s tata una M ercedes , ma non quella di Lewis Hamilton, quar- to. La prima vittoria del finlande- se Valtteri Bottas consente a Sebastian Vettel con 86 punti di allungare in classifica generale su Hamilton (73, cioè -13). La Ferrari ha perso per appena 0,6 decimi di secondo in un'ora e mezza di gara. E avendo due piazzamenti sul podio significa che la potenza della macchina è notevole. Nella classifica Costruttori la situazione resta sostanzialmente in equilibrio, con la Mercedes a +1 (136 a 135) ma mentre le pre- ANDREA TEDESCHI Il capitano della Roma Francesco Totti

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