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www.italoamericano.org 21 GIOVEDÌ 1 GIUGNO 2017 L'Italo-Americano IN ITALIANO | S e c'è una ragione per cui gli italoamericani sono particolarmente orgogliosi delle loro radici etniche, è per- ché l'Italia è stata il luogo di nascita dei primi esploratori e navigatori che "scoprirono" o meglio, "ri-scoprirono" America alla fine del 15° secolo. Come tutti sappiamo, tutto cominciò nel 1492 con il primo rivo- luzionario viaggio sulle tre car- avelle di Cristoforo Colombo. A parte questo fatto più che risa- puto, quanto realmente conosci- amo della vita effettiva dei primi esploratori italiani come lui? Vi siete mai chiesti, per esempio, se sono rimaste tracce degli anni passati in Italia da questi uomini prima di aver attravers ato l' A tlantico ed arrivare nel "Mondo Nuovo?" Nel nostro viaggio a ritroso, diviso in tre parti, nella penisola italiana, davvero una "terra di esploratori", tratteremo alcune delle più importanti figure nella scoperta europea delle Americhe - cioè Cristoforo Colombo, John Cabot, ed Amerigo Vespucci - sottolineando la stretta relazione che ebbero con la loro terra natia italiana. In particolare, lascere- mo da parte le famose rotte e i risultati storici di questi naviga- tori per concentrarci invece su una ricerca più intima: l'esplo- razione di quegli angoli ignoti e di quegli edifici che ancora rive- lano la presenza indimenticabile di Cris toforo Colombo, di Caboto, e Vespucci nelle strade s ecolari, ris pettivamente, di Genova, Venezia, e Firenze. Il nostro primo passo, a tal proposito, non può che essere lo studio della vita di Cristoforo Colombo a Genova, la città lig- ure dove - secondo tradizione - il grande navigatore nacque nel 1451 con il nome di Cristoforo Colombo e dove lui presumibil- mente trascorse parte della sua gioventù. A quel tempo, Genova era una delle città portuali più ricche di tutta Europa: una città stato indipendente che dominava sul Mediterraneo occidentale. Per secoli La Superba, come fu chia- mata, è stata la capitale di una potente Repubblica Marinara le cui fortune stavano, in partico- lare, nel suo Vecchio Porto e nei suoi commerci internazionali. Il giovane Cristoforo Colombo crebbe in ques to p articolare ambiente, dove imparò prima l'arte della lavorazione della lana (una vocazione ereditata da suo padre, Domenico) per diventare solo successivamente un mari- naio, iniziando così la carriera che lo avrebbe portato al servizio della regina di Spagna. Oggi, è molto difficile vis- itare la città vecchia di Genova senza notare i molti omaggi trib- utati dalle persone del posto all'esploratore più famoso della città. Già lasciando la stazione principale di Porta Principe, per esempio, ci si trova su Piazza Acquaverde, una piazza con- trassegnata dalla presenza di un monumento di pietra del 1862 a Cristoforo Colombo: il naviga- tore tiene un'ancora in mano, mentre quattro bassorilievi sul piedistallo della statua rappre- sentano episodi significativi della sua vita e un'iscrizione dice "Divinato un mondo lo avvinse di perenni benefizi all'antico". Ma molti altri sono i tributi locali a Colombo, a cominciare dai gia- rdini pendenti di Piazza della Vittoria (che rappresentano le Tre Caravelle) e dall'affresco del Posta vicino all'ingresso medievale di Porta Soprana e ai resti dell'antico chiostro di Sant'Andrea, la casa di Cristoforo Colombo è in realtà una ricostruzione storica del 18° secolo della casa originale dell'esploratore Palazzo di San Giorgio (che precedentemente ospitava l'antica banca in cui Colombo una volta donò parte della sua rendi- ta a beneficio dei suoi concittadini). Photo by dav76 Ritorno alla terra degli esploratori (Parte I): Cristoforo Colombo e Genova 16° secolo sulla facciata del Palazzo di San Giorgio (che precedentemente ospitava l'anti- ca banca in cui Colombo una volta donò parte della sua rendita a beneficio dei suoi concittadi- ni). In particolare, comunque, Genova ha deciso di onorare Colombo dedicandogli una stan- za intera al pianterreno del Galata Museo del Mare, il più grande mus eo marittimo del Mediterraneo. Oltre ad un inter- essante ricostruzione multimedi- ale della vita e dei tempi dell'es- ploratore, il luogo merita una visita per il ritratto di Ridolfo del G hirlandaio di Cris toforo Colombo (verosimilmente la sua rappres entazione vis iva più famosa), ma anche una serie di oggetti, lettere originali e docu- menti in qualche modo legati al grande navigatore: in particolare, il cosiddetto Codice dei Privilegi (una raccolta di manoscritti che contengono la s toria di Colombo) ed il prezios o Documento Assereto (un docu- mento in cui Cris toforo Colombo si dichiarò un cittadino di Genova, provando così le sue origini genovesi). Ma la presenza di Cristoforo Colombo in questa città stupe- facente non si sente in nessun luogo più che nella piccola casa che si dice sia quella dove lui ha trascorso la sua infanzia. Posta vicino all'ingresso medievale di Porta Soprana e ai resti dell'anti- co chiostro di Sant'Andrea, la casa di Cristoforo Colombo è in realtà una ricostruzione storica del 18° secolo della casa origi- nale dell'esploratore: infatti, l'in- tera area fu sfortunatamente dis- trutta dalla flotta francese nel 1684. N ondimeno le fonti storiche confermano almeno che tra il 1455 ed il 1470 la famiglia di Cristoforo Colombo visse in questa piccola casa di pietra, ora adibita a museo: a quei tempi, tuttavia l'edificio doveva essere molto più grande, probabilmente alto due o più piani, così che oggi è difficile immaginare come doveva essere. Infine, anche se solo poche tracce dei tempi di Cristoforo Colombo sopravvivono nella Genova di oggi, è innegabile che la città continui ad es s ere "orgogliosa" dei suoi forti lega- mi con il famoso navigatore. Peraltro, molte località vicine hanno reclamato il loro ruolo nella leggenda di Cristoforo Colombo nei secoli passati: fra loro, le città liguri di Cogoleto (dove alcuni localizzano la sua vera casa natia) e Savona (dove la sua famiglia visse tra 1470 e 1484). GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO