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www.italoamericano.org 17 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 15 GIUGNO 2017 H o portato con me un sac- chettino di sale, un rime- dio radicato nel tempo per tenere lontani gli spiriti mali- gni, quando ho visitato due bor- ghi medievali sulla Riviera dei Fiori la cui storia comprende una bizzarra storia di stregoneria, invidia, superstizione e potere. Il primo, Triora, che significa "Tre Bocche", è disseminato nelle scenografiche valli dell'Alta Val Argentina a 900 metri di altitudine. Vicino c'è Dolceacqua, una città ben con- servata con un'atmosfera tran- quilla a soli 10 km dalla riviera francese. Entrambi sono nella provincia montuosa di Imperia. Sono due luoghi distinti, ma hanno in comune un tetro passa- to avvolto nel mistero. Bella ma quasi abbandonata, Triora conta solo 400 anime. È annidata nelle montagne, appa- rentemente ancora avvolta nel- l'ombra inquietante dei processi alle streghe del 1588, quando era una importante fortezza della Repubblica di Genova. Sito di uno dei più grandi studi della stregoneria della sto- ria italiana, si diceva fosse un paradiso per la stregoneria, visto che i diffusi fallimenti della col- tivazione avevano portato alla carestia. La gente del posto, affa- mata, era convinta che la strego- neria ne fosse la causa. "Dozzine di donne furono interrogate e imprigionate", afferma il professor Paolo Portone, curatore del nuovo Museo della Stregoneria, inaugu- rato lo scorso dicembre a Palazzo Stella, un palazzo restaurato che ha ospitato il pro- cesso nel 1588. Un cantiere in progress, il museo ha una colle- zione di accessori come crocifis- si neri e calderoni. "Una sezione del museo si concentra sui documenti dei pro- cessi", dice. L'Inquisizione di Genova verificò i sospetti locali e 20 donne furono radunate dopo che i parrocchiani puntarono il dito contro di loro durante una messa. Il numero delle presunte streghe aumentò mentre le donne sotto tortura furono costrette a fare i nomi delle complici. Almeno quattro sono state bruciate sul rogo. "L'esecuzione della maggior parte delle donne non è avvenuta al termine dei processi, cosa che oggi rappresenta un caso studio su come la Chiesa cattolica abbia cambiato atteggiamento nei con- fronti del crimine noto come "stregoneria diabolica" perché alla fine del XVI secolo era emersa una nuova priorità: fer- mare la diffusione delle idee luterane", dice. Gli storici notano che migliaia di cosiddette streghe uccise in Europa tra il 1500 e il 1700 erano guaritrici. "Le streghe di Triora erano anche loro guaritri- ci", dice Portone. "Erano domi- nae herbarum, dotate erboriste che facevano concorrenza anche a medici e preti. Hanno attirato gelosie, producendo isteria". Triora vanta l'imponente chiesa di San Bernardino che presenta un affresco del XV secolo raffigurante le streghe. Se visitate Triora, concedete- vi il tempo di vedere la pittore- sca Dolceacqua nella valle del Nervia, dove la persecuzione della stregoneria diabolica fu altrettanto attiva. "La valle fu preda di una febbrile caccia alle streghe", dice Andrea Scibilia, fondatore e direttore artistico di Autunnonero, un'associazione culturale che promuove il folklo- re come strumento per scoprire l'eredità della Liguria. "Qui gli emissari segreti dell'Inquisizione hanno tenuto un tribunale", dice. "Hanno iniziato le audizioni e hanno torturato donne accusate di eresia e stre- goneria. Sappiamo solo i nomi di molti di loro. Ma conosciamo le intere storie di Girolima Sappia e Maria Aicardi. "Girolima ha imparato i rime- di erboristici da sua madre", spie- ga Andrea. "L'hanno interrogata per giorni. Il 25 luglio 1636 fu incatenata in piazza. Le persone che lei aveva curato, l'insultaro- no e la maltrattarono". E Maria? "Chiamata per rive- lare altre streghe e il luogo in cui si incontravano per il Sabbath, è stata accusata di aver ucciso un bambino durante il giorno di Natale per offrirlo al diavolo", dice Andrea. "Il 2 maggio 1639, Maria fu legata a una corda. Fu sollevata in alto da terra, mentre urlava la sua innocenza. Le inflissero il massimo dolore, poi la imprigionarono. Dopo nessuno ha più sentito di lei" continua Andrea. Quelle storie e molte altre vengono raccontate durante un Centro storico Triora, via Cima GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO tour dei fantasmi unico nel suo genere che Autunnonero fa in qualsiasi momento dell'anno ad Acquadolce. I suoi narratori (www.autunnonero.com) metto- no in collegamento il pubblico al mondo del tempo passato di Dolceacqua attraverso messe in scena. È possibile godere della bel- lezza della città medievale e del suo ponte romano che dà un senso di leggerezza e che ispirò il pittore Monet. Successivamente, un luogo ideale per rilassarsi è l'Agriturismo La Vecchia (www.lavecchiadolceacqua.it), un hotel di campagna con sei camere confortevoli e eleganti. Ciascuna è arredata in modo colorato con armadi, tavoli e cassetti dipinti a mano. La Vecchia è nel cuore della città e offre una base tranquilla e rilas- sante a soli 5 km dal mare. Il ristorante vi porta attraverso un magico viaggio gastronomico tra i piatti liguri. Godetevi i delizio- si piatti, l'olio d'oliva e il vino Rossese. Tutto viene prodotto nelle vicinanze, e l'entusiasmo del proprietario Gianni per il paradi- so rustico e amichevole per i suoi cani è inebriante. Acquadolce è dominata dalle rovine del castello di Doria, dove si dice che il crudele signo- re del maniero imperiale Doria del 14° secolo, abbia messo in pratica la consuetudine dello ius primae noctis, il diritto alla ver- ginità delle spose dei suoi conta- dini nella prima notte di nozze. "Ha chiuso a chiave una donna chiamata Lucrezia all'in- terno del suo castello," spiega Scibilia. "Quando lei lo rifiutò, esplose la sua furia. Fu picchiata e morì di sete. Dicono che il suo fantasma continua a girare nel castello, dove si possono ancora sentire le sue lamentele". I borghi incantati della Riviera dei Fiori Museo delle streghe Palazzo Stella sede del Museo della Stregoneria e allora sede dei processi alle streghe nel 1588