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GIOVEDÌ 15 GIUGNO 2017 www.italoamericano.org 40 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO Viaggio spirituale lungo la Via Sacra o tra le impronte dei dinosauri: tesori garganici per tutti i gusti D iciotto comuni, un solo territorio, mille emozioni per una vacanza adatta a tutti. Il Parco Nazionale del Gargano ha la fortuna di avere al suo interno tutto ciò che una vacanza richiede, cioè mare, natu- ra, montagna, cultura, storia ed enogastronomia. Il Parco del Gargano ricopre un'area di circa 120.000 ettari, al cui interno si trovano una serie di habitat unici nel loro genere. Si passa dalle fitte foreste, alla mac- chia mediterranea, dai grandi alti- piani carsici, alle ripide falesie sul mare, punteggiate da grotte mari- ne, dalle boscose valli che scen- dono al mare, alle Lagune costie- re di Lesina e Varano. Anzitutto la natura. Il Gargano offre la piacevole opportunità di viverla al massimo: nelle radure, tra i fichi d'India, fioriscono le orchidee selvatiche che sono pre- senti con circa 85 specie e ne fanno la zona più ricca di Europa. Inoltre la Foresta Umbra per- mette di scoprire un ricco ecosi- stema dove vivono in armonia migliaia di specie animali come daini, caprioli, picchi, donnole e una flora variegata di faggi, quer- ce e lecci. La spiritualità si esprime attra- verso un itinerario religioso che non può non contemplare Monte Sant'Angelo e San Giovanni Rotondo, seguendo il percorso della "Via Sacra Langobardorum", ossia la via Francigena del Sud. La strada percorsa dai fedeli provenienti dal Tavoliere setten- trionale, vede come prima tappa il FABRIZIO DEL BIMBO paleontologia è possibile a Borgo Celano, frazione di San Marco in Lamis, con il Parco dei dinosauri. Alla luce degli eccezionali ritrovamenti di orme di dinosauri rinvenute nel territorio, il museo propone pannelli illustrativi, fil- mati, diorami e ricostruzioni di luoghi basati su studi scientifici, per preparare il visitatore al per- corso esterno. Nel parco è stato allestito un sentiero illustrato da percorrere per poter vivere l'emo- zione dell'incontro con tracce reali, anche attraverso la ricostru- zione di un habitat naturale e incontaminato, tra piante locali e specchi d'acqua, fra tracce e impronte, in cui ci si imbatte in creature in dimensioni reali vissu- te proprio su questo territorio 120 milioni di anni fa. Altro sito interessante di archeologia, questa volta indu- striale, è la dismessa miniera di bauxite di Santa Barbara a San Giovanni Rotondo, in cui la terra in superficie è ancora rossa e i ricordi della gente del posto che ha visto i propri genitori lavorarvi è vivo e drammaticamente rac- contato. La miniera è stata attiva dal 1937 al 1973 e ora si è cercato di realizzare un percorso di memoria, tutela e valorizzazione della miniera. Attualmente spe- Santuario della Madonna di Stignano, del XVI secolo, poi S. Marco in Lamis, con il monastero di S. Matteo Apostolo, la cui biblioteca custodisce preziosi volumi, e reperti archeologici, quindi prosegue verso l'antico centro di S. Giovanni Rotondo, famoso per le opere compiute da Padre Pio. Si giunge così alla tappa successiva di Monte Sant'Angelo per la visita alla Grotta dell'Arcangelo Michele, sicuramente il luogo più intenso del percorso religioso, dove il paesaggio spirituale contribuisce fortemente alla meditazione. Un tuffo nella preistoria e nella leologi e ambientalisti del posto hanno cercato di riqualificare l'a- rea con visite didattiche e soprat- tutto con la creazione di un alle- stimento museale che consente al visitatore di conoscere, attraverso archivi e filmati d'epoca, ciò che avveniva nel ventre della terra. Non si può lasciare questa zona senza aver visitato Vieste, detta la perla del Gargano, la città più orientale del promontorio, che, oltre ad offrire opportunità balneari, custodisce un centro sto- rico medievale, un grazioso deda- lo di stradine e abitazioni di un tempo. Vale la pena esplorare il borgo antico, visitare la Cattedrale e raggiungere piazzetta Petrone, splendido belvedere sul litorale, mentre il castello è visibi- le solo all'esterno. Vieste incanta con le spiagge rosa argento, le acque limpide e cristalline, le alte falesie, le 26 grotte marine e i tra- bucchi, antiche strutture dedite alla pesca, spesso ma per fortuna non sempre trasformati in sceno- grafici ristorantini sospesi sull'Adriatico. Per finire, il palato si delizia da queste parti: le antiche tradizioni gastronomiche pugliesi vengono rigorosamente tramandate e rispettate sulle tavole dei ristoran- ti con piatti dal gusto inconfondi- bile, grazie alla genuinità delle materie prime a km zero. Di certo il simbolo della cuci- na garganica sono le orecchiette con cime di rapa, ma ci sono anche piatti a base di selvaggina locale, di pesce e di formaggi tipi- ci come il caciocavallo podolico, prodotto con il latte di vacca podolica. Il pane viene utilizzato spesso anche raffermo per pietan- ze uniche come il pancotto. La Foresta Umbra (cioè ombrosa) si trova a 800 metri di altitudine all'interno del Parco Nazionale del Gargano L'arco naturale dovuto all'erosione calcarea lungo lo scenografico litorale di Vieste, in Puglia