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GIOVEDÌ 29 GIUGNO 2017 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano IN ITALIANO | U n nuovo film italiano, "La verità, vi spiego, sul- l'amore", è stato accolto con calore dal pubblico in occa- sione della sua premiere in America del Nord al 43° Seattle International Film Festival. Questo approfondimento ele- gante, brillante e assolutamente moderno sulla maternità è il terzo e ultimo film del regista italiano Max Croci. La storia segue la vita di una madre multitasking sulla trentina di nome Dora, che cerca di destreggiarsi tra un lavoro, due figli e diverse amicizie dopo la fine del suo rapporto durato sette anni. Con il sostegno dei suoi genitori eccentrici, una ragazza spensierata chiamata Sara e un simpatico babysitter maschio, che è bidello di giorno e poeta di notte, Dora si sforza di rimettere in pista la sua vita, apprendendo di più sull'amore e le relazioni strada facendo. Croci era in città a giugno per l'esordio del suo film al SIFF. Nato nel 1968 a Busto Arsizio, a nord di Milano, Croci ha iniziato la sua carriera cinematografica nel 1995, partendo dai cortome- traggi prima di passare alla pro- duzioni di lungometraggi. La sua prima commedia, "Gli opposti si attraggono", è uscita nel 2015 con ampi riconoscimenti, seguita da "Al Posto Tuo". L'annuale film festival pri- maverile di SIFF, il più grande del Nord America, ha presentato più di 400 film da 80 paesi in 25 giorni. "La verità, vi spiego, sul- l'amore" è stato uno dei sei film italiani mostrati durante il festi- val. Abbiamo raggiunto Croci dopo la premiere di Seattle. Da dove viene l'idea di questo film? Questa è una vera storia presa da un blog molto popolare in Italia chiamato Tiasmo. La blog- ger Enrica Tesio ha esplorato la sua vita e quello che ha attraver- sato dopo che il suo ragazzo l'ha lasciata. In sostanza, ha lavorato attraverso il suo dolore scrivendo su di esso e il suo blog è diventa- to molto famoso in Italia. Purtroppo, nel mio paese accade spesso che le donne siano lasci- ate dai loro fidanzati. Enrica ha poi trasformato il blog in un libro e il nostro produttore, Guglielmo Marchetti, ha deciso di farne un film. Ambra Angiolini, che inter- preta il personaggio principale di Dora, è un'attrice con cui ha già lavorato. Durante il film, Dora lascia il personaggio e parla direttamente alla telecamera. Perché usare questa tecnica? Questa tecnica è uno stile da blog, ma per i film. E' stata una scelta artistica importante. Avevo bisogno di creare empatia tra il pubblico e Dora fin dal- l'inizio. Il film è molto colorato: vestiti allegramente colorati, peluches, sfondi dai colori sat- uri. E' stato intenzionale? È importante per una comme- dia scegliere il giusto "linguag- gio". Ho cercato di utilizzare un mix di linguaggi nel film. Oltre ad usare colori molti vivaci, ho anche incorporato video clip Il regista Max Croci esplora l'amore, la vita e Joan Crawford in una recente visita a Seattle come nel film "Gremlins" e un sacco di musica. Sono cresciuto guardando i film americani, e sono un maniaco delle commedie romantiche, specialmente degli anni '40 e '50. Ho amato film come "Sabrina" e "Colazione da Tiffany's". Hanno usato tante canzoni americane per questo che ho anche scelto di usare molte canzoni americane, come il classico "Smile (anche se il tuo cuore si sta rompendo)". Ci sono un ragazzino e una bambina nel cast. Come è stato lavorare con i bambini sul set? Non è facile lavorare con i bambini. Il ragazzo che interpre- ta Pietro nel film è stato sen- sazionale. Era il suo primo film e siamo stati molto fortunati a trovarlo. È più vecchio del per- sonaggio che interpreta, ma è piccolo per la sua età in modo da funzionare. E' stato molto pro- fessionale e in qualche modo è stato il miglior attore fra tutti. Sapeva tutte le sue battute, sem- pre. Le scene più difficili da girare sono state quelle che coinvol- gevano la bambina chiamata Anna nel film, ma è Melissa nella vita reale. Quando l'abbi- amo incontrata, prima di iniziare a girare, era felice e sorridente, molto carina. Ma fin dal primo giorno sul set, ha pianto senza sosta. Dicevo: "Luci! Azione!"- e quello era il suo segnale per piangere. Per tutto il film. Abbiamo provato con il cibo, abbiamo provato con i sorrisi, niente ha funzionato. E' stato molto impegnativo. Qual è la sua scena preferi- ta nel film? Ad un certo punto, Sara l'ami- ca di Dora si trova a mettere in discussione la sua attuale relazione. Va al mare per stare da sola a pensare. C'è una scena in cui cammina sulla riva, tutta sola. Mi piace quella scena. È intensa e molto drammatica. Mi ha ricordato una scena in un vec- chio melodramma con Joan Crawford, e in qualche modo quella scena era un omaggio a Crawford. Il pubblico americano risponde al film in modo diver- so dal pubblico italiano? Amo il pubblico americano! Penso che abbia risposto allo stesso modo del pubblico ital- iano, ma ovviamente con i sot- totitoli, è un po' diverso. Alcune delle battute o delle espressioni non si traducono. Non abbiamo ancora un distributore negli Stati Uniti, ma siamo speranzosi. Come ha iniziato a fare il regista e qual è il prossimo progetto? Ho iniziato come illustratore nella pubblicità, ma ho sempre amato il cinema. Ho diretto più di 20 cortometraggi in più di due decenni, a partire da "Queen Be". Ho fatto un po' di televisione, ho realizzato una commedia e final- mente ho avuto l'opportunità di fare film. Ho fatto tre lungome- traggi negli ultimi tre anni, tutte commedie. Se tutto va secondo i piani, il mio prossimo progetto sarà un documentario, il primo. È una storia strana ma volevo fare qualcosa di diverso dopo tre commedie. Al momento non ne posso proprio parlare, ma il soggetto coinvolge i dinosauri. Tutto quello che posso garantire è che non sarà un altro Jurassic Park. Max Croci in una sessione di domande e risposte con il pubblico durante l'annuale film festival primaverile di SIFF, il più grande del Nord America. (Amy Kowalenko) "La verità, vi spiego, sull'amore" è stato uno dei sei film italiani mostrati duran- te il festival LA COMUNITÀ DI SEATTLE