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GIOVEDÌ 13 LUGLIO 2017 www.italoamericano.org 37 Vino, Lavoro, Gioco e Amore Il rinfresco principale era necessario: una doccia fresca ... pizza da una leggenda locale ... e una bottiglia di fresco Cerasuolo Montepulciano d'Abruzzo. GIOCARE I piatti della cena vengono torna su di me, alza un sopracci- glio. Restituisco uno sguardo fisso che dice: "Cosa? Vuoi un mio pezzo?" Piegato sulla scacchiera, con la mente assente lui turbina un L a tecnologia digitale ha permesso a chiunque di condividere un'opinione sul vino. Questa non è una cosa negativa. Né lo sono le numerose opportunità di educazione enolo- gica di qualità per consumatori e professionisti del vino. Ma mi chiedo se una cosa o entrambe possano contribuire alla critica inarrestabile e alla valutazione del vino che intende educare, visto che sembra lasciare qualco- sa fuori dall'equazione dell'ap- prezzamento del vino. Sentiamo sempre meno gli affascinanti, sorprendenti e tal- volta strani modi in cui il vino si inserisce nei sentieri della vita. Si noti quanto il vino formi il mondo nel quale esso è apprezza- to e porti un senso di scopo al piacere del vino. È un modo diverso di guardare il vino. Nella peggior situazione, può portare a uno spazio eccessivo di apprez- zamento del vino. Nella migliore delle ipotesi, è una coscienza che può dar corpo a impegnative cri- tiche enologiche. I seguenti aneddoti sono tratti dalla mia vita, dagli hobby, dal lavoro e dal gioco dove il vino è stato fondamentale per l'attività e il momento e come mi ricordi entrambi. Considerateli un invito a correggere il vostro modo di guardare il vino. E magari a immaginare il vino in un modo diverso e, forse, a renderlo molto più interessante. LAVORO Sono capovolto. Beh, più cor- rettamente, sto piegato sulla vita, naso verso le dita dei piedi. Il sangue scorre in testa. Ancora una volta spingo il mio attrezzo di diserbo nel terreno – facendo aumentare la vescica che si sta formando sulla mia mano - con- tro un esercito invasore di denti di leone. Mentre mi muovo per stare in piedi, "One Way Out" della Allman Brothers Band sta pom- pando nelle cuffie, i miei tendini del ginocchio mi ricordano che sono ormai troppo vecchio per restare piegato per più tempo di quello che serve per allacciarmi le scarpe. Dopo quattro ore di lavoro sul cortile, il tagliaerba elettrico, il seghetto telescopico e le cesoie dell'albero sono diventati esten- sioni temporanee della mia ana- tomia fisica. Rifletto sulla situa- zione di Edward ManidiForbice. Sudore e sporcizia si combi- nano con abbondanti quantità di crema solare ad alta protezione SPF 50 per gocciolare fiumi impressionanti di fango puzzo- lente lungo le mie braccia. Con voce primitiva sfido erbacce, cespugli, alberi e mia moglie: "Questo è ... abbastan- za". portati via, una mezza bottiglia di vino resta da bere. All'esterno, le membra massicce della quercia scricchiolano nel vento, il piacere dei tronchi scoppiettanti nella stufa a legna. Lui guarda la scacchiera e poi ultimo sorso di vino nel bicchiere e spinge il suo alfiere in avanti. Veramente? L'apertura dell'alfie- re? Mossa popolare negli anni '60 forse. Oh, è un ragazzo della vec- chia scuola? Un classico uomo di scacchi, in ogni senso. Stasera a mostrare uno stile un po' classico è anche il notevole e facile da bere Valpolicella. AMORE Non so se avete mai avuto occasione di stare sulla Commonwealth Avenue di Boston quando le fratture bian- che dell'inverno si stagliano con- tro l'interruzione dei rami di albe- ri spogli. Ma posso dirvi che ci sono pochi posti dove i capelli neri e gli occhi scuri possono sembrare più sorprendenti. Il freddo, a quanto pare, non è né buono né auspicabile per i violini, il take-out cinese o la stu- dentessa universitaria di musica che cerca di portarli. Quando tutti e tre cadono a terra, offro un aiuto. Tornata al suo appartamen- to, con tazze di tè nero e passaggi dell'Adagio di J.S. Bach in Sol Minor, lei ripaga la gentilezza. Sono quattro anni e sei file dal centro del palcoscenico. Seduto nel posto migliore che posso per- mettermi. La vedo prendere la scena, mi rendo conto che mi sono sbagliato: sembra sbalordi- tiva anche qui. Silenzio. Poi, il bellissimo e organizzato caos dell'orchestra si mette a punto. Improvvisamente, il suono pulito di un "La" a 440 cicli al secondo riempie lo spa- zio. Dicono che le corde dello strumento, quando in sintonia, vibrano per reazione empatica. Ho i brividi. Posso pensare a conclusioni molto più belle dello stare seduto qui solo, tv silenziata, Barolo che si rivolge nel bicchiere, Amy Winehouse sullo sfondo che mi ricorda che l'amore è LA partita in cui si perde. Il Nebbiolo è così sorprenden- te. È importante, come vengono prodotti i vini e da dove proven- gono. Ma, come funzionano i vini nella vostra vita e come esi- stete con loro, va bene, anche questo è importante. Quindi, prestate molta atten- zione. Perché, questa parte tocca a voi. E non è nel libro. Nota di degustazione Luigi Einaudi Barolo Cannubi 2013 Aromatico, strutturato, mostra buona profondità, insieme alle note attese di catrame e rose, fini- sce con tannini graziosi e setosi. Il vino è puro piacere anche ora. Questo è un vino che né i curiosi del Nebbiolo né i drogati del Barolo vorranno perdersi. VINO NEWS RECENSIONI TENDENZE Sapere da dove viene un vino e come è prodotto è importante, ma sapere come un vino influenza la vostra vita e interagisce con essa è altrettanto essenziale Sentiamo sempre meno gli affascinanti, sorprendenti e talvolta strani modi in cui il vino si inserisce nei sentieri della vita L'Italo-Americano IN ITALIANO |