Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/848923
www.italoamericano.org 17 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 13 LUGLIO 2017 I Romani sono radicati, in così tanti modi, nei nostri modi di pensare. Molti dei nostri pen- sieri fondamentali sulla vita sono stati formulati e testati dai Romani e dalla loro scrittura. Cicerone è tra questi scrittori. Un formidabile politico romano della tarda età repubblicana e un feroce difensore della costituzio- ne, fu certamente il più grande oratore romano e l'innovatore di quella che oggi si chiama retorica ciceroniana. E sappiamo quanto il potere della retorica conti ancora oggi. L'abile retore Cicerone nacque nel 106 A.C. ad Arpino (l'antica Arpinum), un bellissimo borgo nella provincia di Frosinone e fu ucciso a Formia nel 43 A.C. men- tre fuggiva dai nemici politici: lo uccise la sua critica contro Marco Antonio. Il luogo di nascita di Cicerone è a circa 100 chilometri a sud di Roma. Arpino è un borgo in cima alle montagne della Ciociaria, una regione tra Roma e Napoli che offre una grande varietà di pae- saggi, tra colline, campagna e splendide vallate fiancheggiate da cime montuose. Il nome Ciociaria proviene da Ciocie, gli zoccoli di corteccia indossati nella zona fino a qualche decina di anni fa. Cicerone ha citato molte volte Arpino nelle sue opere. Nel suo libro De Legibus (Sulle leggi), Cicerone usa il suo patrimonio familiare ad Arpinum come piat- taforma per spiegare le sue teorie sulla legge naturale dell'armonia tra le classi. Il libro si apre con Cicerone, suo fratello Quinto e il loro amico Attico che camminano attraverso i boschetti ombrati delle sue tenute quando si trovano davanti ad un'antica quercia lega- ta dalla leggenda al generale Gaio Mario, anche lui originario di Arpinum. "La famiglia di Cicerone pos- sedeva qui una fabbrica di lana", afferma Luciano Rea, presidente dell'ufficio turistico di Arpino. Il visitatore entra nella splendi- da città attraverso viale Belvedere. Secondo la leggenda, Arpino fu fondata dal dio Saturno. Come un moderno Cicerone, Rea ci guida attraverso il borgo pittoresco dove si può godere di una vista mozzafiato sulla valle del Liri nell'Appennino Centrale, la più ampia parte della catena montuosa con le cime più alte. "Arpino è il gioiello meno noto della Ciociaria", dice Luciano. Il Palazzo municipale di Piazza Municipio merita una visi- ta. Mostra busti di tre grandi citta- dini nati ad Arpino: Cicerone, Gaio Mario e Giuseppe Cesari, noto anche come Cavalier d'Arpino, che fu il primo maestro di Caravaggio a Roma. È possibile ammirare alcuni dei capolavori del Cavalier d'Arpino nelle chiese di San Vito e San Michele. Anche altre persone importan- ti sono nate, vissute o sono noto- riamente associate con questa pic- cola città. "La famiglia di Marcello Mastroianni, leggenda cinematografica, era di qui e lo era anche il nonno di Ennio Morricone. Suo nonno suonava nella banda di Arpino", dice Luciano. Il film Splendor diretto da Ettore Scola, con Marcello Mastroianni e Massimo Troisi come attori principali, è stato girato alla fine degli anni '80 ad Arpino. Rea dice che Marcello ha ordinato sagne e fagioli ogni gior- no quando sedeva in un ristorante locale. Questa fertile area della Ciociaria ha ispirato diversi piatti di pasta e questo rustico primo contadino è certamente un suc- cesso. "Marcello ha chiesto la sua versione di sagne e fagioli senza salsa, in bianco" aggiunge Luciano. Un altro figlio di Arpino è Pasquale Rotondi, sovrintendente del patrimonio artistico delle Marche e un vero "Uomo della Monumenti" italiano durante la Seconda Guerra Mondiale che ha salvato circa 10.000 opere d'arte dai bombardamenti e dai furti nazisti. Gli Uomini della Monumenti erano un gruppo di esperti d'arte che proteggevano gli inestimabili tesori culturali nelle zone di guerra. Circa 3 chilometri sopra Arpino, l'antica acropoli di Civita Vecchia si trova in cima alla mon- tagna, a circa 627 metri sul livello del mare. Civita Vecchia era l'in- sediamento originario di una tribù locale, i Volsci, nel VII al VI sec. L'abile retore Cicerone nacque nel 106 A.C. ad Arpino (l'antica Arpinum), un bellissimo borgo nella provincia di Frosinone e fu ucciso a Formia nel 43 A.C. GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO Qui c'è un impressionante trat- to di mura ciclopiche che com- prendono un raro ingresso con arco a punta (arco a sesto acuto). Ne esistono probabilmente solo due come questo, uno in Grecia e uno ad Arpino. Oliveti e case medievali anco- ra utilizzate come case per tutti i giorni riempiono questa splendida parte di Arpino. Cicerone viveva in questa zona. Non lontana dalla tenuta di Cicerone, una torre fu eretta in suo onore nel medioevo. La Torre Cicerone si trova ancora in una posizione panoramica con una vista mozzafiato sulla valle del Liri, l'antica città di Sora, dei Volsci, e il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. La Torre è stata riaperta lo scorso maggio dopo la ristrutturazione. Ogni maggio studenti di tutto il mondo vanno ad Arpino per la sfida ciceroniana, un concorso di traduzione latina e commento su un testo di Cicerone. Il Certamen Ciceronianum Arpinas è organiz- zato dal Centro di Studi umanisti- ci "Marco Tullio Cicerone". A breve, dal 18 agosto al 20 agosto, sarà il momento di cele- brare il Gonfalone, un Palio tra contrade che presenta sei gare diverse tra cui una tradizionale gara femminile con sei ragazze che corrono e portano una canna- ta, un pesante vaso di argilla che era utilizzato per portare acqua nei tempi antichi. Per gli amanti del mare biso- gna dire che Arpino è un soggior- no incantevole non troppo lonta- no dal mare: il Golfo di Gaeta. Lì non c'è posto migliore di Sperlonga. Sii il mio Cicerone, guidami attraverso Arpino Arpino è un borgo in cima alle montagne della Ciociaria, una regione tra Roma e Napoli che offre una grande varietà di paesaggi, tra colline, campagna e splendide vallate fiancheggiate da cime montuose