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GIOVEDÌ 13 GIUGNO 2017 www.italoamericano.org 29 L'Italo-Americano IN ITALIANO | La Circe di Ars Minerva sul palco del Teatro ODC D opo Cleopatra e le Amazzoni nelle Isole Fortunate, la regista Céline Ricci porta un'altra opera italiana sul palcoscenico. Dopo aver ospitato le premiere mod- erne di due opere veneziane, San Francisco è ora sede di La Circe Opera di Ars Minerva organiz- zazione d'arti, la cui missione è attrarre audience nuove e più gio- vani verso la musica classica attraverso l'innovazione. L'opera La Circe ebbe la sua prima performance a Vienna nel 1665: se l'occasione fu il com- pleanno dell'imperatore romano Leopoldo I, l'opera non fu mai più eseguita. Comunque, il mano- scritto, oggi alla Biblioteca Marciana di Venezia, esiste anco- ra. Attribuito a Pietro Andrea Ziani, si accompagna al libretto di Cristoforo Ivanovich, primo storico dell'opera veneziana e organista della Basilica di San Marco a Venezia. Cantata in italiano con sottoti- toli in inglese, l'opera sarà inter- pretata da otto cantanti, un acro- bata e una piccola orchestra di cinque strumentisti. Abbiamo parlato con la regista Céline Ricci e abbiamo appreso di più sul per- sonaggio di La Circe e della sua unicità nello scenario operistico italiano. "Questa è la terza opera ital- iana che porto sul palco", ci rac- conta la signora Ricci. "Le Amazzoni e La Circe sono colle- gate dal legame della mitologia greca. C'è anche una relazione con La Cleopatra, che è legata alle altre due opere anche attra- verso l'argomento: l'atmosfera mediterranea, accanto alle figure dell'eroe e dell'eroina, è fonda- mentale in tutte le opere a cui ho lavorato finora". Il ruolo delle donne è fonda- mentale in tutte le opere che ha diretto ... All'inizio, questa scelta non era uno scopo, ma è interessante vedere che le opere in generale hanno le donne come loro per- sonaggi principali e forti. Molte opere parlano di donne e possi- amo ricreare parte della società di quel tempo. È affascinante mostrare come le donne possano fare scelte di qualsiasi tipo. Ci dica del personaggio di Circe. Mi piace Circe perché non è scusata per quello che lei è o lei fa. Ha il diritto di non essere così bella come la gente vorrebbe che fosse. Lei ha poteri e li usa, non sempre nel modo migliore. È una dea e rappresenta la forza delle donne anche nella nostra realtà. Anche se non tutti sanno chi è Circe, la mitologia è fantastica così come sono le storie che ci porta. Perché ha scelto Circe e la sua figura controversa? La figura di Circe è controver- sa ma lei ci dà anche un ampio spettro di come gli esseri umani possano essere un po' di tutto. Circe può amare troppo, è appas- sionata e lei farebbe qualcosa - anche in modo solitario, perché non c'è nessuno che possa tenere nella sua vita. Lei fa cose terri- bili, ma allo stesso tempo è anche vulnerabile. C'è spazio per un messaggio positivo alla fine di questa opera? Direi che il messaggio positi- vo è che lo spettro dell'essere umano è grande. Questo vale per tutti i personaggi dell'opera. Mostra molteplici aspetti della personalità della gente: alla fine, gli esseri umani possono essere fragili e forti allo stesso tempo. Ci dica di Pietro Andrea Ziani ... Ci sono alcuni lamenti, spe- cialmente in Andromaca e Glauco, che pensavo fossero interessanti. Mi sono innamorata di loro e ho voluto che il pubbli- co li conoscesse e ascoltasse. Inoltre ho ascoltato una regis- trazione del Complesso Barocco e ne ho amato la musica. Tutta l'opera è interessante e piacevole in ogni singolo momento. "La cosa buona dell'opera è che è realmente un'avventura umana. Questo è quello che mi piace di più", Ricci ci racconta la sua passione per questo lavoro. "Se si pensa alle avventure umane, che ci arrivano dalla mitologia, viaggiano attraverso il XVII secolo e da lì qualcuno le riscrive di nuovo e arrivano fino al giorno d'oggi. È un processo a tre fasi: è come un'immersione nelle nostre radici, con millenni della nostra storia, attraverso la musica. Troviamo una connes- sione tra le epoche, come possi- amo essere simili e diversi, come le cose tornano dopo tanti anni. Questo va oltre la musica e la sto- ria, è molto spirituale". Quale è la sua opera preferi- ta tra le tre? Le amo tutte in maniera diver- sa, come se fossero i miei bambi- ni. Ogni persona porta qualcosa a ogni opera, al fine di renderla migliore. Amo il modo in cui le persone hanno diverse reazioni e fanno domande diverse sull'- opera: è successo per Cleopatra e spero che sarà lo stesso per Circe. Più si fa, più si impara. Ci sono sfide da superare, ma sono un'evoluzione e un percorso interessanti. Per me, a questo punto, si tratta di combattere per aiutare le arti a sopravvivere. L'opera La Circe sarà presen- tata l'8 e 9 settembre 2017 al Teatro ODC (3153 17th St, San Francisco). I lettori de L'Italo- Americano possono ottenere il 10% di sconto sui biglietti d'ar- gento e d'oro con il codice ITALIA. Maggiori informazioni all'indirizzo https://www.arsmin- erva.org/ La regista Céline Ricci porta un'altra opera italiana sul palcoscenico. Dopo aver ospitato le premiere moderne di due opere veneziane, San Francisco è ora sede di La Circe Opera di Ars Minerva organizzazione d'arti. LA COMUNITÀ DI SAN FRANCISCO "Questa è la terza opera italiana che porto sul palco", ci racconta la signora Ricci. "Le Amazzoni e La Circe sono collegate dal legame della mitologia greca"