L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-13-2017

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GIOVEDÌ 13 LUGLIO 2017 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA I l 2018 sarà un anno speciale per l'Italia. Il 2018 sarà l'anno d e l c i b o i t a l i a n o , c o m e a n n u n c i a t o d a D a r i o Franceschini, Ministro della C u l t u r a e d e l T u r i s m o , e M a u r i z i o M a r t i n a , M i n i s t r o dell'Agricoltura. L'iniziativa è stata accolta positivamente in tutto il mondo, con reazioni entusiaste dalle ambasciate ital- iane in più di cento Paesi. L'idea di dedicare un anno intero alla b e l l e z z a d e l c i b o i t a l i a n o è arrivata sull'onda del successo della prima "Settimana della Cucina Italiana nel Mondo", cel- e b r a t a n e l 2 0 1 6 i n t u t t o i l mondo, inclusi gli Stati Uniti. Ancora una volta, quindi, dire che il cibo italiano sia amato con p a s s i o n e u n p o ' o v u n q u e s u questo bel pianeta non è una sor- p r e s a : è b u o n o , è g u s t o s o e magicamente riesce a portare un sorriso sui volti delle persone: basta provare a dire "gelato" a voce alta, al centro di una stan- za, e monitorare le reazioni delle persone, vedrete che ho ragione. Le statistiche relative alla vendita dei prodotti italiani in tutto il mondo sostengono forte- mente questa visione, ma le sta- t i s t i c h e s o n o a r i d e e u n p o ' noiose, due cose con cui gli ital- iani non amano associarsi, anche quando si siedono intorno alla tavola. Non è quindi di statistiche che oggi vorrei scrivere. Si tratta dell'anima. L'anima della cucina italiana, così vicina ai nostri cuori, e' la ragione principale del suo successo: osservatela e capirete perché l'Italia prende così sul serio la cucina, capirete perché, e se conoscerete il nostro cibo, imparerete anche ad amare il nostro Paese, malgrado le sue m o l t e i d i o s i n c r a s i e , l a s u a economia spenta o i suoi innu- merevoli problemi. Il cibo ci dà l'opportunità di andare ad un appuntamento con l ' I t a l i a , t e n e r l a p e r m a n o e p a s s e g g i a r e , c o n i p i e d i n e l Mediterraneo, lungo le rive sab- biose del tempo: la sua vita mil- lenaria mostra a malapena la t e n a c i t à d o r a t a d e l s u o v i s o anche se, nei suoi occhi noccio- la, si può dire che ha vissuto, sofferto, provato gioia, pianto e riso come nessun'altra terra sulla Terra. Il cibo vi potrà dire di questa Italia, del suo cuore, della sua bellezza, della sua storia e dei suoi segreti, proprio come se lei stessa si rivelasse tutta a noi. Perché in Italia il cibo è sto- ria. Quando si impara qualcosa di un piatto, si scoprono le per- sone che lo hanno creato, le ragioni dietro alla sua creazione. Guardate nei suoi ingredienti e incontrerete tutte le persone che durante i secoli hanno passato del tempo in Italia: un boccone di cassata siciliana o di qualsiasi stufato siciliano arricchito di mandorle e uvetta vi parlerà dei Mori, delle loro abitudini vivaci e della propensione per i piatti dolci, decadenti, a base di miele. Assaporate il coniglio aromatiz- zato al vino rosso o i cinghiali arrostiti del Piemonte, e sentirete i S a v o i a d e i t e m p i t a r d o medievali, originari del versante francese delle nostre amate Alpi, che incantevolmente spiegano, con il loro accento leggero come un'onda, come l'aria delle mon- t a g n e d i a a t u t t o u n g u s t o migliore. Provate i piatti dell'Alto- Adige e le sontuosità mozzafiato della Vienna del XVIII secolo o il sorriso della principessa Sissi, p o t r a n n o i m p r o v v i s a m e n t e venirvi in mente. Il cibo italiano è italiano, ma è anche il prodotto d e l l e d i v e r s e c u l t u r e e d e l l e p o p o l a z i o n i c h e , p e r s e c o l i , hanno camminato nella sua cuci- na, decidendo di lasciare una manciata di ingredienti in dis- pensa e qualche suggerimento su come usarli scritte in buona cal- ligrafia su un pezzo di carta. P e r c h é i n I t a l i a i l c i b o è tradizione e amore. Un boccone di pasta pasqualina può ripor- tarvi ai tempi più felici della vostra infanzia. Una zuppa di ceci si sentirà calda e consolante come la mano ruvida ma gentile e costante di vostro nonno quan- do ogni settimana passeggiavate con lui al mercato. I ravioli fres- chi fatti a mano sul tavolo vi riporteranno un desiderio acuto e d o l o r o s o p e r l e p e r s o n e c h e amate ma non potete più toccare c o n l e m a n i n è v e d e r e c o n i vostri occhi. Ma poi la tristezza scomparirà in una soleggiata domenica mattina, come un con- certo d'acqua che bolle sulla s t u f a , i l P a p a c h e l e g g e l'Angelus in Piazza San Pietro e la porta principale che si chiude con un botto, annunciando il ritorno a casa dei vostri genitori dalla panetteria con il solito vas- soio dei pasticcini della domeni- ca avvolto in carta verde e oro: i colori della panna montata, del cioccolato e della crema pastic- cera, della pasta sfoglia, delle nocciole e dei biscotti al burro. Perché in Italia, infine, il cibo è arte. La creatività è entrata nelle cucine italiane nei giorni di un tempo che fu, per necessità più che per fantasia. Il Panettone è nato per un errore; il cioccola- to è stato diffuso dal raziona- mento alimentare della Seconda G u e r r a M o n d i a l e ; l a "Finanziera" o zuppa di trippa perché niente, assolutamente niente, andava sprecato di un animale da fattoria. La creatività al servizio dei bisogni è una forma d'arte, alla fine. Un'arte italiana, la "cucina povera", che ha spadroneggiato nel corso dei secoli. In una svolta che solo l'Italia poteva concepire e diffondere con il giusto aplomb, le arti visive divennero un'ispirazione anche per i sapori, come nel caso del cocktail Bellini e del Carpaccio. M a n e g l i u l t i m i d e c e n n i , l'arte come rappresentazione pura della creatività è divenuta anche un elemento della cucina i t a l i a n a : p e n s a t e a M a s s i m o Bottura e ai suoi eccezionali esempi di reinterpretazione cre- ativa dei classici culinari del Paese, del dipinto come presen- t a z i o n e d e i p i a t t i d i E n r i c o C r i p p a p r e s s o l a s u a P i a z z a Duomo, ad Alba. Sì, davvero: il cibo è l'anima dell'Italia e l'Italia non cerca più di nasconderlo. È troppo facile leggere dove è il suo cuore dentro i suoi occhi nocciola. Non c'è da merav- igliarsi che il mondo ami il cibo italiano: non sono sempre l'ani- ma e lo spirito di qualcuno ciò di cui ci innamoriamo irrimedia- bilmente? Guardare nell'anima italiana: le molte ragioni per cui il mondo ama il cibo italiano L'anima della cucina italiana, così vicina ai nostri cuori, e' la ragione principale del suo successo L'idea di dedicare un anno intero alla bellezza del cibo italiano è arrivata sull'onda del successo della prima "Settimana della Cucina Italiana nel Mondo", celebrata nel 2016 in tutto il mondo, inclusi gli Stati Uniti

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