L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-10-2017

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/859090

Contents of this Issue

Navigation

Page 18 of 43

GIOVEDÌ 24 AGOSTO 2017 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | A vevo appena finito un altro mese di studio dell'i- taliano a Roma con mia moglie Carole, e poi come è nos- tra solita pratica, trascorriamo altre tre settimane di viaggio in qualche altra parte dell'Italia. Anche se abbiamo visitato alcune città per la seconda e la terza volta, godendoci il comfort della familiarità, ci sono state ancora sorprese e scoperte straordinarie che per noi hanno scritto nuovi passaggi nella storia d'Italia. Persino gli italofili con cui parlo si sorprendono nel sapere che l'Italia ha più di 20.000 castelli documentati, di cui circa 3.000 sono aperti al pubblico. A quest'elenco di castelli italiani aperti, aggiungo un'altra straor- dinaria aggiunta: il Castello del Catajo e i suoi Giardini, vicino alla città di Battaglia Terme in provincia di Padova. Nella mente dei viaggiatori i castelli richiamano un certo romanticis- mo: evocano ponti, fossati, para- petti merlati, donne gentili, e cavalieri in antiche e brillanti armature di battaglia. Ma sono molto di più, importanti deposi- tari della cultura e della storia. Il Castello del Catajo è fiancheggiato da un lato da un vigneto e il sito è sovrastato dai vicini Colli Euganei. Per entrare nel suo cancello, il visitatore attraversa un canale costruito nel XIII secolo che collega il sito a Venezia, a soli cinquanta minuti di autobus. Sul web il retroscena è che tre sorelle avevano occupa- to il castello, con le sue 350 camere, fino ai novanta anni. Non abbiamo trovato prove di un polveroso carro di zucca e di una squadra di vecchi cavalli bianchi nel cocchio in rovina, ma il visi- tatore è certamente libero di immaginarlo. Per aggiungere fascino al castello, si dice che un giorno un certo Sergio Cervellin, uomo che "si è fatto da sé", lo oltrepassò sulla strada mentre guidava la sua Rolls Royce. Come uno sciocco Rodolfo, se ne innamorò immediatamente. Sul web, descrive il suo incontro con il castello: "Mi sono innamorato del Castello a prima vista, un po' come succede con una donna bella e affascinante". Bene, una bella storia romantica, ma non importa: non voglio essere un guastafeste. Come per la storia delle due anziane sorelle e della loro immaginaria carrozza di zucca, diamole per buone. Qualunque siano le cir- costanze dietro all'acquisto del Castello del Catajo, Cervellin l'ha acquistato nel 2016 per circa 2,75 milioni di euro. Premette che ci vorranno dieci anni e molti milioni per restaurarlo. La sua generosità dovrebbe essere riconosciuta nel restituire al pub- blico questo notevole sito per la prima volta nella sua storia di oltre cinquecento anni. Inutile dire che pare un eroe locale per gli affari della altrimenti sonno- lenta Battaglia Terme. In base a quanto ha detto, Cervellin ha iniziato immediata- mente il progetto di restauro a lungo termine e lo ha aperto solo mesi fa al pubblico. La facciata e il cancello principale sono già stati ripristinati nella loro forma originale. È piuttosto scintillante al sole ed è un'adeguata intro- duzione a ciò che il visitatore vede dentro. Ci sono molte parti in questa struttura complessa, ma delle sue 350 camere solo gli alloggi sono aperti al pubblico. La parte posteriore del castello rimane in stato di rovina, ma cer- tamente non sotto restauro. Tuttavia, i suoi principali saloni sono in stato di ottima conser- vazione. A partire dal XVI seco- lo, quando sono state poste le fondamenta, è stato sempre occupato e usato privatamente. Di conseguenza, è un deposito affascinante del tardo Rinascimento e della storia del primo Ventesimo secolo, un periodo non così romantico. Il primo luogo che riflette quella storia è il ricco e adia- cente giardino appena sotto il cancello principale del castello e i parapetti imponenti. Sono entrato nel giardino da un ampio scalone teatrale che porta al per- corso principale, che si estende su più di cinquecento metri sul perimetro della proprietà del castello costeggiando un vigne- to. È storicamente stratificato come il castello stesso. Inizialmente fu progettato come un giardino veneziano cinque- centesco, poi dagli occupanti successivi fu rimodellato come giardino inglese del Settecento, prima di diventare un giardino moderno con varietà asiatiche e nordamericane. Contiene Conifere Giapponesi, le Tuie, e l'Albero Pagoda, la Sofora. Ha anche secolari Sequoie California e Magnolie, alcune fra le prime delle loro varietà ad essere importate dall'America. C'è anche un grande stagno, originariamente progettato per le battaglie marittime, nonché come fonte di pesce fresco. La costruzione del castello fu iniziata intorno al 1570 dalla famiglia Obizzi, originaria di una regione della Borgogna in Francia, prima del loro insedia- mento a Venezia e in seguito in Toscana. Pio Enea degli Obizzi amava vantarsi di aver progetta- to e costruito il castello lui stes- so, ma ci sono forti evidenze che ebbe l'aiuto dell'architetto Andrea da Valle. Da Valle era un noto architetto della regione il cui lavoro era così rispettato da Michelangelo che incaricò da Valle di costruire un coro che Michelangelo aveva progettato per la Cattedrale di Padova nel 1551. Il castello è unico in quan- to non è solo una fortificazione militare, ma un palazzo con raf- finati e begli alloggi. Quando il cancello si è aperto e abbiamo seguito la nostra guida fino alla prima rampa di "scale", lei ci ha avvertiti. "Attenti," ci ha detto, "le scale sono state progettate sia per i cavalli che per le persone". Inevitabilmente, fin dall'inizio, l'immaginazione del visitatore si attiva nel visualizzare come una creatura a quattro zampe e con gli zoccoli possa affrontare la rampa in pietra scivolosa. Dopo una breve sosta su una delle verande del castello, una volta usata per l'intrattenimento, siamo entrati nell'ala del palazzo del castello. Il primo luogo che riflette la storia del castello è il ricco e adiacente giardino appena sotto il cancello principale del castello e i suoi parapetti imponenti 19 Romanticismo e storia: il Castello del Catajo e suoi giardini Ci sono molte parti in questa struttura complessa, ma delle sue 350 camere solo gli alloggi sono aperti al pubblico GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO CONTINUA SULL'EDIZIONE DEL 24 AGOSTO

Articles in this issue

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-8-10-2017