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GIOVEDÌ 7 SETTEMBRE 2017 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano IN ITALIANO | N el 1975, appena una dozzina di anni dopo la sua fondazione, la Seattle Opera ottenne clamore a livello internazionale quando mise in scena la produzione completa del "Ring" di Richard Wagner nel ciclo di sei giorni prescritto dal compositore. Questo importante successo mise il mondo dell'opera al suo ascolto. Raramente è stato prodot- to l'intero capolavoro operistico fuori dalla Germania e l'ultimo ciclo del "Ring" presentato negli Stati Uniti risale a quasi 40 anni prima: nel 1939 a New York City. Tuttavia, nei successivi nove anni, dal 1975 al 1984, la Seattle Opera ha prodotto un ciclo del "Ring" ogni estate, con un cast in tedesco e uno in inglese. Glynn Ross, direttore fonda- tore della Seattle Opera, è stato chi ha messo Seattle sulla mappa operistica internazionale. Descritto in molti modi da energi- co e avventuroso a "venditore da strapazzo", Ross ha per molti versi cambiato il volto stesso del- l'opera negli Stati Uniti. Ma l'aver piazzato la Seattle Opera sulla mappa operistica non è stato lo spettacolo di un solo uomo. Lungo la strada Ross è stato assistito dalla moglie d'orig- ine italiana, Angelamaria Solimene Ross, conosciuta da famiglia e amici come Gio. Figlia di un noto avvocato e di una pianista di concerti, Gio era nata a Napoli nel 1917. Aveva frequentato l'Accademia di Belle Arti di Napoli, una scuola d'arte a livello universitario e una delle più antiche d'Europa, dove aveva studiato art studio e storia del- l'arte. Lì aveva poi anche inseg- nato. Gio incontrò il futuro marito sull'isola di Ischia dove Glynn stava servendo l'Esercito ameri- cano gestendo un campo di riposo per il personale militare americano. Dopo la guerra, Glynn rimase in Italia per diventare direttore di scena pres- so la grande casa della lirica napoletana, il Teatro San Carlo. Ross lavorò al teatro di Napoli per due anni, il primo americano a dirigere una grande opera lirica italiana. Un anno dopo, la coppia si sposò e si trasferì in America. Per quasi due decenni, la famiglia di Ross si spostò spesso mentre Glynn assumeva la direzione di varie compagnie liriche, tra cui quelle con sede a San Francisco, Los Angeles, Fort Worth, New Orleans e Philadelphia. Durante questo periodo, Gio impiegò bene il suo background artistico. Dipinse scenari, selezionò accessori come canne, gioielli e maschere da far indos- sare ai cantanti, rinnovò o creò costumi originali che avrebbero reso potenti dichiarazioni visive sul palco. "Conosceva i costumi grazie alla sua formazione artistica", ha detto la figlia Melanie Ross, che a sua volta ha trascorso la mag- gior parte della sua carriera alla Seattle Opera, lasciando recente- mente la posizione di direttore delle attività artistiche. "Mia madre sapeva quali stili e colori Gio Solimene Ross: La prima "prima donna" della Seattle Opera erano appropriati per una certa epoca e quali avrebbero riportato un periodo storico in vita. Inoltre lei poteva adattare perfettamente un costume". A un certo punto la famiglia tornò a Napoli e al Teatro San Carlo, dove Glynn riprese il suo ruolo di regista. Ma una telefona- ta del 1963 da Albert Foster, allo- ra presidente dell'Opera di Seattle appena istituita, cambiò la direzione della loro vita e quella della comunità artistica di Seattle. A Glynn fu chiesto di dirigere la Seattle Opera e la famiglia si trasferì nel Nord-ovest. Gio equilibrò la vita familiare - la coppia aveva quattro figli: le figlie Melanie, Stephanie e Claudia e figlio Tony - con il negozio di costumi dell'opera. "Gio ha fatto il duro lavoro di creare e gestire il negozio di cos- tumi", ha detto Speight Jenkins, che successe a Glynn Ross nel 1983 come direttore generale dell'Opera. "L'ha avviato con il piede giusto, costantemente, davvero in modo brillante, nascondendo con quanti pochi soldi doveva lavorare!" Oltre alle sue doti come costu- mista di talento, Gio era un'ospite calorosa e graziosa e una cuoca eccezionale. Nel 1968, il Seattle Times riportava la sua ricetta per la torta di ricotta, definendola "un primo delizioso, leggero come le piume". "Ha ospitato un sacco di can- tanti, benefattori, membri del consiglio di amministrazione, esponenti dei media", ha detto Melanie Ross. "Avrebbe potuto mettere insieme una cena fenom- enale sul momento, spesso con quello che aveva alla portata. Come bambini, tutti abbiamo imparato ad aiutare. Abbiamo versato il punch, abbiamo asciu- gato i piatti, e lungo la strada, abbiamo probabilmente appreso alcune abilità sociali". Abbigliamento e accessori rimasero una parte enorme della vita di Gio. Lei era sempre ben vestita, abbinava i suoi abiti con grandi pezzi teatrali di gioielli. Le collane erano un accessorio preferito. "Mia madre era estremamente elegante nel modo di presentarsi, per come si vestiva e come deco- rava la nostra casa", ha detto sua figlia Melanie. "Aveva occhio per la bellezza. Ha reso la nostra casa elegante e apparentemente costosa, solo con le cose che trovava in città. È uno dei suoi tanti talenti che vorrei aver eredi- tato!". In vecchiaia, Gio tornò a scuola per studiare arte, ripren- dendo la pittura a 70 anni per piacere personale. Dopo la morte di suo marito nel 2005, rimase nella casa di famiglia fino alla morte nel 2015 all'età di 98 anni. "Ha dato l'ultimo mezzo seco- lo della sua vita alla Seattle Opera", ha detto Jenkins. "Sono stato esposto al suo fascino, alla sua percezione, alla sua conoscenza dell'opera e alla sua mente. Era una persona molto saggia e brillante che contribuì enormemente all'opera e alla scena artistica di Seattle". Anche se i contributi di Gio Ross alla comunità artistica di Seattle sono stati molti, è forse meglio ricordata per la sua grazia, l'eleganza e l'essere rimasta fedele al suo patrimonio italiano. "Era una vera napoletana e ha vissuto ogni giorno da ital- iana", ha detto sua figlia. "Ha mostrato un calore e un'umanità senza pari, ma abbiamo anche sperimentato la nostra buona parte di decibel nella nostra famiglia. Era espressiva e affettu- osa, amabile e artistica. Era vera- mente fatta così". Gio-Ross, nata a Napoli, ripresa durante le prove di un costume toreador per una produzione di "Carmen", (1964 Seattle Opera). (© Paul Seligman) LA COMUNITÀ DI SEATTLE