L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-7-2017

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GIOVEDÌ 7 SETTEMBRE 2017 www.italoamericano.org 41 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | RED CARPET PROTAGONISTI RECENSIONI FESTIVAL Con Frasson sul set veneziano di Clint Eastwood, dopo The Tourist di Jolie e Depp Psicologo di professione, attore per passione: Francesco Frasson ha recitato nell'ultimo film di Eastwood anni, con la collaborazione di mio fratello più grande, ho rea- lizzato un piccolo film amatoria- le-casalingo con le strumentazio- ni tecnologiche dell'epoca". Più di tutti sono tre i film che hanno segnato la formazione cinematografica di Francesco. Assassinio sull'Orient Express (1974, di Sidney Lumet) di cui in autunno uscirà il remake diretto da Kenneth Branagh: "E' recitato benissimo, tensione dall'inizio alle fine". L'attimo fuggente (1989, di Peter Weir): "Un cult di ogni tempo dove il periodo adolescenziale è raccontato con estrema sensibilità". Tutto su mia madre (1 999, di P edro Almodovar): "Un film che ha segnato per me un modo diverso di fare cinema e di emozionare. Da quel momento sono andato a riscoprire i film precedenti del maestro spagnolo". N egli ultimi dieci anni Francesco ha fatto la comparsa in cortometraggi, film italiani e mega produzioni hollywoodiane. Tra la varie esperienze sul gran- de s chermo: Las cia perdere J ohnny (2007, di F abrizio Bentivoglio), The Tourist (2010, di F lorian H enckel von Donnersmarck) nel ruolo del doganiere e dove i protagonisti sono Angelina Jolie e Johnny Depp, e la divertente commedia M amma o papà (2016, di Riccardo Milani), "dove ho potu- to conoscere il simpaticissimo Antonio Albanese. L'esperienza più importante però l'ho vissuta sul set della fiction televisiva F accia d'angelo (2012, di Andrea Porporati) dove mi fu as s egnato un piccolo ruolo (direttore della dogana aeropor- tuale) al fianco del bravissimo Elio Germano". Per i cinefili la fine dell'estate significa un solo e unico grande evento: la Mostra del Cinema di Venezia (quest'anno, dal 30 ago- sto al 10 settembre) e Francesco Frasson è (ovviamente) in prima fila. "Per me è un appuntamento imperdibile!" ribadisce entusia- sta. "Essere fisicamente al Lido è un'emozione ancor più particola- re perché tutti parlano dei film. Si condividono emozioni e si realizzano anche dei sogni, vede- re o addirittura riuscire a parlare con quegli artisti ammirati sul grande schermo. Solo per citare alcuni nomi, negli ultimi anni ho avuto la fortuna di avvicinare J avier Bardem, M ichael Fassbender, il regista Guillermo A rriaga e ho dialogato con Margherita Buy, Paola Cortellesi e Filippo Timi". Una nuova edizione intanto si sta svolgendo e sulla scia dell'al- ta qualità nuovamente proposta dall'attuale direttore del festival lagunare, Alberto Barbera, su chi e cosa vedere, Francesco ha le idee molto chiare su cosa sce- gliere. "Sono molto incuriosito dalla nutrita presenza di cinema italia- no a cominciare dal primo film americano di Paolo Virzì, The Leisure Seeker con Helen Mirren e D on ald S utherland, quindi Ammore e malavita dei Manetti Bros con Claudia Gerini e Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini. Tra i numerosi altri titoli mi attraggono Mother di D arren A ronofs ky, Suburbicon di George Clooney e The S hape of Water di Guillermo del Toro". " V edere un mos tro s acro come Clint Eastwood muo- versi tra attori e comparse è stato entusiasmante". Lo raccon- ta Francesco Frasson, fresco di set 15:17 to Paris, la nuova opera attualmente in lavorazione del- l'ex-ispettore Callaghan, impe- gnato nei giorni scorsi a Venezia, e incentrato sullo sventato attac- co terroristico da parte di tre gio- vani americani sul treno Thalys #9364 diretto a Parigi. "Abbiamo girato una scena piut- tosto impegnativa sul ponte di Rialto. In questo caso interpreta- re il semplice ruolo del turista ha rappresentato una sfida ardua per tutti noi, impegnati a sconfiggere il caldo torrido e l'orda di veri turisti che volevano rubare una foto o addirittura un selfie con il grande regista americano". Francesco Frasson è uno sti- mato psicologo operante nel ter- ritorio veneto. Parallelamente alla sua attività clinica però, porta avanti un'altra grande pro- fessione: l'attore. "Anche se può sembrare scontato e poco gratifi- cante, fare la comparsa richiede una buona dose di professiona- lità, pazienza e amore per il cine- ma" s ottolinea. "L'impegno richiesto è tanto e spesso non si viene ricompensati a dovere per lo sforzo richiesto. Fin da piccolo ho sentito sem- pre un particolare interesse per il cinema e la recitazione. Alle scuole materne ed elementari poi, venivo sempre coinvolto nella realizzazioni di spettacoli e intrattenimenti. All'età di 11-12 LUCA FERRARI Francesco Frasson nel ruolo di doganiere nel film The Tourist interpretato da Jolie e Depp nel 2010

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