L'Italo-Americano

GIOVEDÌ 7 SETTEMBRE 2017 www.italoamericano.org 42 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT STEFANO CARNEVALI nuovo in grado di praticare il celebre tiki-taka. Tra loro, poi, c'è quello che ormai è un vero e pro- prio campione: Isco. ERRORI TATTICI - Le scelte di Ventura hanno facilitato il compito del Ct Lopetegui. Parlare col senno di poi è facile, ma affrontare i 'campioni del mondo di possesso palla' con una squadra priva di centrocampo è una decisione quantomeno azzar- data. Aver optato per il 4-2-4 è solo il primo degli errori del Ct, 'colpevole' di aver dato fiducia a Spinazzola, un terzino non abitua- to a certi palcoscenici che ha vis- suto un'estate complicata (per via del braccio di ferro di mercato tra Atalanta e Juventus), e che non ha giocato nemmeno un minuto nei primi due turni di Campionato. Anche la gestione del match non è stata irreprensibile: attendere il 70' per effettuare il primo cam- bio, quando la squadra era palese- mente in difficoltà dal punto di N on essendo teste di serie - in virtù delle pessime pre- stazioni in amichevole degli ultimi anni - l'Italia si è tro- vata a giocarsi la qualificazione al Mondiale di Russia 2018 nello stesso girone della Spagna: com- pito impegnativo ma che - dopo il buon Europeo disputato agli ordi- ni di Conte e grazie a un organico rinnovato e potenziato - non sem- brava proibitivo. Gian Piero Ventura ha eredita- to una Nazionale rinvigorita dal 'trattamento Conte', in cui ha potuto inserire giocatori decisa- mente più forti di quelli a disposi- zione dell'attuale allenatore del Chelsea. Il lavoro del Ct è stato condotto dapprima in continuità (riproponendo la ben conosciuta difesa a 3) con quello di Conte, cercando poi di osare qualcosa in più: forte dei talenti offensivi via via proposti dal Campionato, Ventura ha cercato di impostare CAMPIONATO DI SERIE B CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE B Qualificazioni ai Mondiali: per l'Italia la speranza dei playoff la Nazionale con un 4-4-2 iper- offensivo (a tratti 4-2-4). I risulta- ti sembravano confermare la bontà del percorso, con gli Azzurri sempre vittoriosi nel girone e bloccati sul pareggio solo dalla Spagna. La fiducia è così cresciuta: anche da queste pagine non abbiamo esitato a par- lare di un "nuovo corso" per la Nazionale, imperniato su una nuova generazione di talenti (soprattutto offensivi), in grado di sopperire alle lacune della vec- chia 'guardia'. CROCEVIA MADRID - La sfida contro la Spagna, a Madrid era il crocevia della nuova Italia: la prima partita senza appello del nuovo ciclo azzurro. Solo vincen- do, l'Italia avrebbe potuto centra- re il primato nel girone, andando al Mondiale senza passare per i playoff. Fare risultato pieno in terra iberica non poteva certa- mente essere dato per scontato (la Spagna non ha mai perso una par- tita casalinga di qualificazione ai Mondiali), ma c'era la sensazione di poter mettere in difficoltà le 'Furie rosse', regolate con un secco 2-0 anche nell'ultimo Europeo. LEZIONE DI CALCIO - In realtà non c'è mai stata partita. La Spagna, sin dai primissimi minu- ti, ha messo alle corde gli Azzurri, frastornandoli con un letale mix di pressing e possesso palla. I chilometri, macinati all'inseguimento dei palleggiatori iberici, hanno sfiancato l'11 ita- liano dal punto di vista fisico e la concretezza nella finalizzazione dimostrata dai padroni di casa (guidati da un monumentale Isco), ha distrutto il morale degli uomini di Ventura. Il risultato finale non lascia dubbi: un 3-0 pesante e finanche ingeneroso nei confronti della superiorità spa- gnola. Una vera e propria 'lezione di calcio' che riporta l'Italia sulla terra, dopo mesi di grande ottimi- smo. NUOVO CORSO SPAGNO- LO - Sono numerosi i fattori che hanno portato alla disfatta della Nazionale. Tra questi va citato il 'nuovo corso' della Nazionale spagnola che, uscita malamente da Euro 2016, proprio ad opera della selezione di Conte, ha avuto la forza di rimettere in discussio- ne uomini e metodi, inserendo calciatori giovani e affamati, di Continua a pagina 43

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