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GIOVEDÌ 5 OTTOBRE 2017 www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano IN ITALIANO | I mmaginate di essere invitati a cena da una persona famosa. L'idea inconcepibile si è rea- lizzata per il Dr. Rock Positano. E' stato invitato numerose volte a cena da colui che probabilmente è stato l'ultimo vero eroe ameri- cano, Joe DiMaggio. Pochi hanno avuto una stretta amicizia con la leggenda degli Yankees più del Dr. Positano. I due erano stati presentati nel 1990 dal disegnato- re sportivo del New York Daily News Bill Gallo. Un giorno Gallo consigliò a Joe di prendere appuntamento e incontrare il suo amico Rock, per il fastidioso tal- lone di Achille di cui soffriva da molto tempo dopo l'infortunio che aveva accorciato la sua car- riera nel baseball. Il Clipper degli Yankee impiegò poco a rendersi conto che la sua visita allo studio del podologo avrebbe portato ad un legame reciproco che durò fino alla morte di DiMaggio nel 1999. Ora immaginate di avere una sera l'opportunità di rivivere alcu- ni di quei momenti speciali a cena con il confidente di Mr. DiMaggio. Quando ho letto "La cena con DiMaggio: ricordi di un eroe americano" del dottor Rock Positano, scritto insieme al fratel- lo John, ho immediatamente con- tattato i due per un'intervista sui loro momenti personali con la leggenda sportiva. Ho organizzato una cena al Ristorante Campagnola. Il risto- rante in Upper East Side, che fre- quenta Dr Rock, si trova a poca distanza dal suo ufficio, il Joe DiMaggio Sports Medicine Foot and Ankle Center. Il ristorante italiano è dove il dottor Positano si era seduto nel 2014 con le nipoti di DiMaggio per celebrare quello che sarebbe stato il suo centesimo complean- no. La stessa notte aveva spiegato la sua idea di scrivere un libro sul loro nonno famoso. La mia intenzione di incon- trarlo nel ristorante era un sogno che si avverava perché volevo capire l'uomo e cosa lo ha reso un eroe per tanti. A sedici anni ho aspettato in fila ad uno spettacolo di memora- bilia sportiva per ottenere l'auto- grafo di Joe DiMaggio. Mi ha ispirato ad essere fiero del mio patrimonio. Da adolescente che cresceva negli anni '80, sentivo soggezione per questa figura incredibile in un periodo in cui gli italo-americani erano ritratti come membri o associati alla cri- minalità organizzata. Da adulto volevo personalmente chiacchie- rare con l'unica persona che mi potesse dare maggiori informa- zioni su DiMaggio, la persona piuttosto che l'immagine rielabo- rata che inevitabilmente creiamo per i nostri atleti superstar senza comprendere i loro altri punti di forza e le loro carenze fuori dal campo di gioco. Prima dell'incontro, ho fatto in modo di indossare il mio miglior vestito. Joe DiMaggio voleva che il suo piccolo entoura- ge fosse sempre vestito in giacca e cravatta soprattutto quando mangiava in ristoranti con una signora. Il mio abbigliamento for- male è stato fortemente influen- zato da un passaggio in "Cena con DiMaggio". DiMaggio, che a cena seguiva sempre la sua filo- sofia della Bella Figura, si era infastidito che una sera Rock era apparso in un ristorante senza cravatta davanti alle sue nipoti. DiMaggio, infastidito dall'ab- bigliamento del dottore, dichiarò: "Nessuno ti ha mai insegnato come ci si veste in presenza di signore? Le donne, soprattutto le mie nipoti, meritano più rispetto". Il dottore, umiliato, andò a casa e tornò al ristorante con una cravat- ta. La scena era tipica di DiMaggio. La sua vera persona- lità, sia buona che cattiva, è emersa quando cenava nei risto- ranti con un gruppo selezionato che il dottor Positano ha chiama- to il "Bat Pack", il branco di pipi- strelli. Come diceva il dottor Rock, "Frank Sinatra aveva il il 'Rat Pack' (branco di ratti), DiMaggio aveva il Bat Pack". Il libro pubblicato pochi mesi fa è stato molto acclamato perché umanizza la leggenda Yankee invece di glorificare la sua vita. Per molti appassionati di base- ball, Joe DiMaggio rimane immortalato nella cultura pop americana attraverso canzoni, biografie, arte, letteratura ed epi- sodi di Seinfeld. Ci siamo seduti allo stesso tavolo dove Rock aveva incontra- to le nipoti di DiMaggio qualche anno prima. Proprio sopra il tavo- lo, è appena una cornice con la foto del Clipper Yankee presa dalla copertina del libro. Il dottor Positano menziona il ristorante nel suo manoscritto e lo presenta ai proprietari, un ricordo per i clienti da vedere tra le altre foto di celebrità. La sera che ci siamo incontrati all'interno dell'edificio rustico, sulla lista del Who's Who cittadino c'erano altre cene. Al tavolo accanto al nostro sedevano l'articolista di gossip del NT Post Cindy Adams con l'avvocato di alto profilo Barry Slotnick che ha difeso il capo della mafia Joe Colombo e in un altro processo penale John Gotti. E' risaputo che il cantante Tony Bennett di tanto in tanto si ferma per un pasto. DiMaggio, invece, non mangiava mai al Campagnola, preferiva ristoranti con cui aveva più familiarità e assecondavano la sua riservatez- za. Quando la leggenda del base- ball era a New York City, cosa che accadeva spesso, responsabi- lità del dottor Positano per quasi un decennio è stata proteggere la sua privacy dagli altri. "DiMaggio amava New York e sapeva che ogni volta che arriva- va qui io lo avrei protetto dagli altri che erano interessati a sfrut- tare la sua fama", ha sottolineato il dottore. Uno dei piaceri di Joltin Joe Ricordando Joe DiMaggio a cena (parte I) durante tutta la sua vita era cenare con gli amici stretti. Il grande del baseball credeva fortemente, come la maggior parte delle fami- glie italiane, che la tavola fosse il cuore di preziose discussioni con la famiglia e gli amici. "Dal momento che la tavola era sacra per Joe, Dinner with DiMaggio è sembrato il titolo perfetto per il libro di memorie", ha detto il dot- tor Positano. Sia che tu fossi una conoscen- za, un compagno di squadra, un amico stretto o le sue nipoti, cia- scuno ha concordato che la leg- genda degli Yankee era un uomo molto complesso. "La vita di Joe era un puzzle a mosaico e solo lui aveva tutti i pezzi" ha detto il podologo di Bensonhurst, Brooklyn. DiMaggio viveva per compar- timenti. Ha avuto una vita a San Francisco, una in Florida e una a New York e ha assicurato che tutte e tre fossero separate. "Non ha mai permesso a nessuno di avere l'immagine completa" ha detto Rock. Quando DiMaggio morì, tanti amici personali di Rock hanno chiesto quando avrebbe scritto del suo legame speciale con DiMaggio. La sua risposta è stata sempre la stessa; egli non riusciva a trovare il tempo né era in grado di trovare la persona giusta con cui collaborare, cosa che cambiò quando si avvicinò al fratello John. "Ho pensato che mio fratel- lo fosse la persona perfetta per aiutarmi a raccontare la storia di DiMaggio perché era lì pronto" ha detto il medico con la barba. John Positano è qualche anno più vecchio di suo fratello Rock. È un avvocato che ha affrontato casi davanti ai giudici federali per diversi decenni e ha sottolineato che non è un fan del baseball. Infatti ha scritto un libro sul surf. L'amore che ha per il surf non gli ha comunque impedito di com- prendere il significato di essere coinvolto nella scrittura di un libro su Joe Di Maggio. Il ruolo di John è stato quello di esaminare il diario di DiMaggio, dove le date coincidevano con gli appunti di suo fratello. Durante la loro amicizia, il Dr Rock ha capito l'importanza di scrivere piccole annotazioni sulle loro discussioni. "Dopo che il nostro rapporto medico-paziente si è concluso con l'eradicazione del dolore al piede, i nostri incon- tri sono diventati sociali. Ho preso appunti ogni volta che ho visto DiMaggio. Per me, era parte della storia come Giulio Cesare, Napoleone, o George Washington e io sono diventato de facto lo sto- rico newyorkese". Perché un libro su DiMaggio diciotto anni dopo? "È giunto il momento di presentare DiMaggio a una nuova generazione di mil- lennials" dice il dottor Positano. "Le persone che non hanno mai sentito parlare di lui dovrebbero sapere chi realmente era la vera icona americana". Nella seconda parte, i fratelli Positano parlano di più del loro patrimonio italo-americano e quale è stato il punto di svolta che ha portato DiMaggio a fidarsi del Dr. Rock. "Dinner with Di Maggio," il libro scritto day fratelli Rock and John Positano CULTURA ARTE LIBRI PERSONAGGI John e Rock Positano