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www.italoamericano.org 13 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 5 OTTOBRE 2017 L 'Italia sta diventando un paese di donne e uomini anziani. Vero? Sì, vero. Il Bel Paese ha i tassi di natalità più bassi del conti- nente, con appena 7,8 bambini nati ogni 1000 persone, la metà dei tassi dell'Irlanda, il più pro- lifico degli stati dell'Ue. Tuttavia, le demografie sono abbastanza complesse quando si tratta del- l'età e della salute degli italiani, perché se è indubbio che non abbiamo abbastanza bambini per sostenere la crescita demografica nazionale, non c'è il minimo dub- bio che stiamo invecchiando bene rispetto al resto del mondo. Forse nel tentativo di far sen- tire meglio il Paese rispetto alla prospettiva di chiudere a breve i locali notturni alla moda per sos- tituirli con circoli d'arti e mestieri per pensionati, i media stanno sottolineando molto questo aspet- to negli ultimi tempi. Non più di una settimana fa, è trapelata la notizia che l'Italia, ancora una volta, è il Paese con l'aspettativa di vita più elevata nell'Ue (80,6 anni per gli uomini e 85 per le donne) e la seconda più alta del mondo, dietro al Giappone. Il ricambio generazionale potrebbe essere insufficiente, ma gli anziani italiani vivono più a lungo e meglio di prima. Naturalmente, ci sono problemi pragmatici associati a questo quadro, innanzitutto le con- seguenze sul sistema di assisten- za sociale dello Stato, ma con- centriamoci sull'aspetto positivo, per un cambiamento. Quindi, perché i vecchi ital- iani sono in buona salute? Le ragioni sono molte e il buono stato generale del sistema sanitario pubblico italiano è sicu- ramente una di loro: sì, ci sono aree del Paese dove funziona meglio di altre parti, ma in gen- erale gli ospedali italiani sono buoni e i medici italiani sono, davvero, professionisti eccezion- ali. Alla fine, l'Italia non per niente ha uno dei migliori servizi sanitari pubblici al mondo. Ma vedete, il punto qui è un altro. Il punto è che i nostri anziani tendono a non avere bisogno del medico tanto quanto ci si può aspettare, perchè vivono vite comunque sane e lunghe, molto lunghe. Secondo i dati più recenti, in Italia esistono più di 19.000 persone di età superiore ai 100 anni, la più anziana tra loro ha 115 anni ed è Giuseppina Proietto, classe 1902, di Montelupo Fiorentino, in Toscana. Prima di lei c'era Emma Morano, piemontese, che ha chiuso gli occhi lo scorso aprile alla felice età di 117 anni e 137 giorni, la persona più vecchia del pianeta. Gli italiani devono avere buoni geni, ma gli esperti riten- gono che dieta rigida e stile di vita sono i fattori principali che influenzano positivamente un sano invecchiamento nel Paese. L'Italia, alla fine, è la patria della dieta mediterranea, che fa parte del patrimonio culturale immateriale dell'Unesco, per cui non sorprende che qui mangiamo sano: i prodotti freschi sono ancora relativamente economici e facilmente accessibili, e la cul- tura culinaria italiana sottolinea l'importanza di mantenere le cose semplici e non lavorate, che è ciò che i vostri medici, se sono simili al mio, ripetono costantemente da quando si diventa abbastanza vecchi per capire il significato di quelle parole. L'Italia è anche un Paese dove la vita è vissuta con piacere, in particolare da parte delle persone appartenenti alle generazioni più anziane. Lungi dal perpetrare lo stereotipo triste che tutti in Italia vivono senza stress, camminano sempre e possiedono un casale sulle colline toscane, c'è una certa verità sul modo in cui i nos- tri anziani prendono la vita e, bene, con un buon pizzico di sale. C'è nelle generazioni più vecchie il senso di sapere vera- mente ciò per cui vale la pena turbarsi o preoccuparsi e, più pro- saicamente, una certa propen- sione a preferire la vita di paese alla realtà caotica delle nostre città. Potrebbero essere sufficienti questi motivi per spiegare la pre- senza di tanti supercentenari in Italia e, ancor più, giustificare bona fide la presenza di "sacche" di centenari in determinate aree geografiche? Prendiamo ad esempio Montemaggiore Belsito, in Sicilia: 9 dei suoi 3500 resi- denti sono, ahimè, ultracentenari. La seconda isola più grande d'Italia, la Sardegna, è stata al centro di numerosi studi e di molte ricerche mirate a capire perché la sua popolazione invec- chia così tanto e così bene. Infatti, la Sardegna è l'unica Zona Blu d'Italia, un modo per definire aree geografiche specifiche con una notevole densità di persone oltre i 100 anni. Se siete interes- sati, si parla dell'area compresa tra Nuoro e Ogliastra, nel sud dell'isola. I ricercatori sottolineano come, anche in questo caso, tutto dipende dallo stile di vita e dalla dieta: un piatto pieno di verdure fresche, pesce, legumi e, in primo luogo, la compagnia della propria famiglia, probabilmente renderanno più sani e più anziani. Sì, la propria famiglia: gli studi condotti sulla popo- lazione sarda della Zona Blu hanno mostrato come le inter- azioni sociali significative, come quelle che si intrattengono con i membri della famiglia e gli amici stretti, sostengono l'invecchia- mento armonico e mantengono la salute mentale e fisica. E sapete una cosa? A quanto pare, un buon bicchiere di vino ogni giorno, un'abitudine comune in Sardegna tanto quanto nel resto d'Italia, può anche con- tribuire a mantenersi sani e forti. Il Cannonau, il rosso preferito della Sardegna, dovrebbe essere chiamato elisir di lunga vita, ma non date per scontati altri rossi, da ovunque arrivino in Italia e all'estero: il loro alto contenuto di antiossidanti garantisce un ottimo modo per combattere l'in- vecchiamento. E a proposito dei geni? Ebbene, i ricercatori hanno iden- tificato un "gene della longevità" comune al popolo della Sardegna meridionale, probabilmente il risultato di secoli di isolamento genetico, ma sono molto sicuri che sia solo un fattore marginale che contribuisce al fenomeno. La scienza concorda con la sapienza comune, quindi: buon cibo sano, insieme ad uno stile di vita più rilassato, illuminato da relazioni profonde e significa- tive, sono il vero segreto per vivere bene e per lungo tempo. I bellissimi paesaggi dell'Italia possono essere, in effetti, un'ec- cellente aggiunta a questa lista. Tradizione e buone abitudini all'antica fanno diventare centenari: almeno in Italia Il buon cibo, un bicchiere di rosso e l'amore dei propri cari: questa sembra essere la ricetta per vivere fino a 100 anni, anche per gli scienziati SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO