L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-5-2017

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GIOVEDÌ 5 OTTOBRE 2017 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | I ronia della sorte, il genio musi- cale Frank Zappa e il poeta del 13° secolo Cielo d'Alcamo avevano alcune cose importanti in comune. Gli artisti, così profon- damente lontani nel tempo e nello spazio, condividono lo spirito iconoclastico e i colori di due vicine città della Sicilia nordocci- dentale. L'audace rocker americano, che come nessun altro avrebbe scoperto la propria strada tra i generi e le epoche, aveva un senso dell'umorismo deliziosa- mente irriverente, un tratto che apparteneva anche a uno dei poeti più conosciuti della Scuola sicil- iana di poesia. Cielo o Ciullo d'Alcamo ci ha lasciato una delle prime poesie italiane "Rosa fresca aulentissima", un vivace dialogo amoroso in 31 strofe. Frank Zappa era il figlio più grande di Francesco Zappa, un chimico di Partinico, piccola cit- tadina sotto una ripida scogliera in provincia di Palermo che a occidente confina con Alcamo, città storica della provincia di Trapani dove nacque Cielo. "Nostro padre era autoritario, ostinato e spesso distratto dalle questioni pratiche", dice Bob Zappa, il fratello minore di Frank Zappa. "Non ci ha trasmesso le nostre radici siciliane". Bob è autore di due memorie acclamate dalla critica: "Frankie e Bobby: Growing Up Zappa" e "Frankie & Bobby: the rest of our story". I libri hanno permesso a Bob di raccontare la sua versione dei fatti "come sono avvenuti, specialmente riguardo la morte prematura di Frank". La prospettiva di Frank sulla vita è stata segnata dal crescere a Lancaster, in California, nella Valle dell'Antilope nel Deserto del Mojave. "Il deserto era un posto difficile per lui a causa del- l'atteggiamento provinciale dei ragazzi che conoscevamo", dice Bob. "D'altra parte, gli ha dato l'opportunità di concentrarsi sulla musica e di sviluppare opinioni sulla vita, la politica e la società in generale". Soprattutto a Lancaster, da bambini, i fratelli Zappa hanno sentito un pregiudizio anti-ital- iano. Frank era anche il miglior amico di Bob. Rimasero in con- tatto intermittente anche se la moglie di Frank ha tentato di met- tere un muro tra di loro. "Mi manca l'umorismo di Frank, l'intelligenza eccezionale, la sua guida fraterna e il suo incredibile genio musicale", dice Bob. Nel 2015, il figlio di Frank Zappa, Dweezil, ha pubblicato un album chiamato Via Zammatà, la strada di Partinico dove nacque il nonno Francesco. Nel 2013, quella strada è stata dedicata a Frank Zappa, che nel 1993 scom- parve a 52 anni. I figli più grandi di Frank, Unit Moon e Dweezel, hanno visitato Partinico. Volevano approfondire le loro radici. "Luna e Dweezil lo hanno vissuto insieme," dice Bob Zappa. "Vogliono saperne di più sul loro rapporto con la famiglia originar- ia Zappa. Sono in contatto rego- larmente con entrambi, li ho avuti qui nel nostro appartamento a New York molte volte e ho con- diviso con loro i miei sentimenti su ciò che significa far parte di una famiglia italiana ... " "Il viaggio a Partinico era importante per Moon e Dweezil e sospetto che Diva lo abbia trova- to altrettanto interessante. Ahmet non è andato con loro in quel viaggio e non so se ha interesse a visitarla in futuro. Penso che l'eredità di Frank continuerà a vivere, così come il nome e le tradizioni della famiglia Zappa, attraverso Moon e Dweezil. Sono veramente i figli di Frank e i miei parenti di sangue" conclude Bob Zappa. Dopo aver percorso la via Frank Zappa a Partinico, vale la pena visitare anche la Cantina Reale Borbonica di Via Principe Umberto. Costruita nel 1800 come cantina per vino, liquore e olio da Ferdinando III, re di Sicilia, oggi è un museo sul patri- monio culturale. Meno di 15 km separano Partinico da Alcamo, rinomata per la sua varietà di vini. Il Bianco di Alcamo è etichettato come Doc, Denominazione d'o- rigine controllata. Alcamo prende il suo nome dalla parola araba 'al-qamah', che significa "terreno ricco". L'attuale città fu fondata nel 1233 dall'imperatore Federico II. Alla sua corte, Cielo ha trovato lavoro come poeta giullare. Impressionante è il Castello dei Conti di Modica, che risale al XIV secolo e ha finestre che si affacciano su un paesaggio ondu- lato di vigneti e oliveti. I colli scendono dolcemente sul vicino Golfo di Castellamare. Una splendida basilica del XIV secolo, Santa Maria Assunta, domina lo scenario del centro, insieme ad una bellissima piazza intitolata a Cielo che ospi- ta il municipio e la chiesa di Santa Olivia. Seduta in piazza Ciullo non posso fare a meno di pensare a "Rosa fresca aulentissima". Gli italiani la studiano a scuola anche in riferimento a Dante, che la cita in De Vulgari Eloquentia come esempio del vernacolo siciliano parlato. Racconta con buon umore un dialogo tra un seduttore e una giovane donna che parla con tono terreno. L'uomo la invi- ta ad accogliere le sue petizioni, mentre lei gli dice di essere real- ista. Preferirebbe tagliarsi i capel- li e nascondersi in un monastero. Rido e sorrido, pensando a Frank Zappa e alla sua musica "assolutamente libera". La mia immaginazione diventa più inten- sa sul suo essere siciliano e su quello che stava dietro ai suoi 62 album sperimentali, caldi, astuti e satirici. Comincio a canticchiare un pezzo di doo-wop da "Greasy Love Songs". Via Frank Zappa (la targa) a Partinico Foto: Vitaliano Rinaudo 19 Partinico e Alcamo, Sicilia: percorso poetico per Via Frank Zappa SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI Scorcio ad Alcamo. Fhoto: Vincenzo Aragna

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