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GIOVEDÌ 19 OTTOBRE 2017 www.italoamericano.org 27 L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA C ari lettori, ottobre, t r a d i z i o n a l m e n t e conosciuto per le celebrazioni annuali di Colombo e del nostro patrimonio italiano, è diventato il mese dell'annuale bastonatura di Colombo e della celebrazione di quel che è Nativo Americano. Lenisce un po' il mio animo, leggere i blog del cofondatore di ITALIC John Mancini (www.italic.org), così ne condividerò alcuni brani con voi: Le cose si stanno scaldando nella polemica sul Columbus Day - una sfida annuale alla nostra icona europea. È ovvio che il bersaglio sulla schiena del Grande Navigatore è più grande che mai ora che la vecchia Confederazione - la sua bandiera, statue e memoriali - fugge. Per molti, Colombo è la nuova "causa persa". L'uomo che "ha inventato il razzismo" attraversando l'Atlantico nel 1492, è il fulcro di tutta la rabbia, la frustrazione e la vittimizzazione subite nel nostro meraviglioso mosaico da coloro le cui radici non erano in Europa. Ma non si commettano errori, ci sono molti euroamericani pronti a rovesciare gli eroi tradizionali. Il dibattito è abbastanza semplice: gli europei hanno fregato tutti e tutto esplorando il mondo; i popoli nativi delle Americhe, dell'Africa e dell'Asia erano esempi di virtù finché non sono stati contaminati dalla civiltà occidentale. La soluzione per gli euroamericani è semplicemente quella di spazzare via alcuni sporchi eroi e abbracciare ovunque il folklore positivo dei popoli indigeni. In breve, eliminare Colombo e celebrare i contributi dei Nativi Americani. Il problema è: che cosa stiamo esattamente celebrando? Sappiamo che l'esploratore genovese e i suoi colleghi italiani - Caboto, Vespucci e Verrazzano - hanno aperto al Nuovo Mondo e hanno unito due emisferi per la prima volta nella storia, ma queste sono noccioline rispetto a quello che i Popoli Indigeni hanno fatto per l'umanità. Il loro era un mondo senza schiavitù, senza guerra, senza fame, senza donne oppresse, senza sacrificio umano o cannibalismo ... o così ci vorrebbero far credere. Era anche un mondo senza la ruota, senza strumenti metallici, senza cavalli, senza animali da fattoria. Suppongo che possiamo festeggiare il pomodoro, la patata, il cacao, il mais e la zucca. Ma, stranamente, gli Indiani nordamericani non sapevano niente di pomodori, patate o cacao, finché gli europei non hanno passato loro queste cose dagli Amerindi a sud del confine. Sembra che l'esplorazione e la comunicazione a lunga distanza siano altri tratti assenti nella cultura indigena. La prossima volta che sentirete i revisionisti anti Colombo chiedete loro cosa esattamente celebreremo il prossimo 12 ottobre: le verdure dei popoli indigeni o semplicemente la loro esistenza? Potete anche chiedere se aprire le Americhe agli immigranti degli altri continenti è stato un enorme errore? Il loro messaggio di fondo è esattamente quello - i loro antenati avrebbero dovuto gettare gli immigrati europei in mare. E non pensate che non ci abbiano provato. Colombo patì due massacri prima di dichiarare guerra ai nativi Taino. Gli indigeni in entrambi i continenti capirono presto che gli immigrati bianchi volevano un pezzo della torta americana, ma i nativi erano sedotti dai beni commerciali. Gli indigeni consideravano tutti gli europei "stranieri senza documenti". La loro politica di immigrazione era essenzialmente xenofoba. Non avremmo molto del nostro bellissimo mosaico con lo stop degli Indiani. Distruggere una festa che celebra l'unificazione del globo sostituendola con una versione della storia di Pollianna è una lezione di nulla. Il Giorno dei Popoli Indigeni è un gesto vuoto. A scuola ai bambini sarà insegnata la storia completa della cultura amerinda o semplicemente la sua "nobiltà"? Ai bambini sarà erroneamente insegnato che la naturale diffusione di malattie come il vaiolo europeo è stato in realtà genocidio? Sarà insegnato loro che una cultura dell'età della pietra è stato il momento più luminoso dell'umanità? Come io la percepisco, la Giornata dei Popoli Indigeni è pensata per essere un giorno di espiazione per gli euroamericani - tutte cose cattive e nessuna buona. Se è così, allora chiudiamo il cerchio sostituendo San Colombo con il Nobile Selvaggio. Ecco un pensiero: se volete commemorare i popoli indigeni, basta scegliere un altro giorno, come il Giorno del Ringraziamento. *** Negli Stati Uniti, ci sono 144 posti chiamati come Colombo, compreso il distretto di Columbia. L'America ha anche più di 200 statue, busti, monumenti e memoriali che lo onorano. Tuttavia, negli Stati Uniti oggi Cristoforo Colombo è sotto attacco a causa della finzione piuttosto che dei fatti. Le sue conquiste per rendere noto il nuovo mondo al vecchio mondo è ciò che celebriamo. *** Altro da Mancini, che implica qualche colpa per non aver spento le fiamme della disfatta di Colombo già nel 1992, quando era iniziata, riposi con la comunità italo-americana: QUALE COMUNITÀ? Non siamo certamente un blocco di voto, né condividiamo tutti la stessa prospettiva "italiana". Tutti i nostri gruppi funzionano separatamente nei rispettivi regni. I nostri politici non ci aiutano certamente con le questioni italiane e solo alcuni fra noi, tra i milioni di persone che condividono l'etnia, si sono resi conto che abbiamo problemi. Per coloro che hanno meno di 40 anni, essere "italiani" significa veramente essere di provenienza italiana; i matrimoni misti ci hanno tremendamente diluiti. Sono prodotti dei media più che della nostra cultura. L'Italia è un'astrazione, facilmente sostituita da un viaggio al Palazzo di Cesare. La cucina italiana può essere il loro unico legame con l'etnia – lunga vita al "parmigiano!". Colombo e 500 anni di contributi italiani sono poco apprezzati, nel caso se ne sappia qualcosa. Noi anziani abbiamo assunto che gli angeli migliori della nostra comunità potevano essere la colla che ci tiene insieme come comunità - i nostri politici, i nostri accademici, le nostre ricchezze, le nostre grandi organizzazioni e i nostri cugini italiani - ma ciò non è accaduto. I nostri politici sanno che non esiste uno zoccolo italiano, perciò essi si avvicinano ai veri blocchi di voto e ai grandi donatori. I nostri accademici sono così lontani che considerano chiunque critichi un film di Spike Lee o citi la storia romana un bigotto o un fascista. I nostri ricchi hanno cause migliori che ricordare le loro radici. Le nostre organizzazioni principali vanno bene, ma la loro missione principale è vendere biglietti di gala e sembrare importanti. E le masse? Basta controllare Facebook e verificare che i giovani italo-americani esaltano la mafia e la cultura del "goombah". Se questa è la comunità, in che modo se ne esce?