L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-16-2017

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GIOVEDÌ 16 NOVEMBRE 2017 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | A l D i M eola è cre- sciuto ascoltando il nome di un villag- gio italiano: Cerreto Sannita, nella pro- vincia di Benevento. E continua a risuonare in lui come riecheg- gia una chitarra. Pochi giorni fa ho conosciuto il chitarrista mae- stro del jazz fusion e della musi- ca mondiale al Blue Note Jazz Club di Milano, dove ha tenuto uno spettacolo meraviglioso con altri due virtuosi, il chitarrista sardo Peo Alfonsi e il fisarmoni- cista Fausto Beccalossi. E' stato un concerto che ha attraversato sapientemente una serie di emo- zioni e di livelli di energia. Non dovrebbe essere una sorpresa: Al Di Meola detiene il record della maggior parte di premi per chi- tarra mai dati a qualsiasi altro chitarrista nella storia. Nato a Jersey City nel 1954, è cresciuto in una famiglia italia- na. "Sono sempre stato orgoglio- so di avere sangue italiano in me. Gli italiani sono sempre stati i migliori", dice. "Mio padre non aveva una buona conoscenza delle lingue. Non sapeva come comunicare la mia identità cultu- rale. Aveva 13 fratelli e sorelle, una grande famiglia italiana. Ha lavorato con le mani, era un costruttore. Mi manca ogni gior- no". Il nonno di Al è arrivato da Cerreto Sannita, una città nota per la sua secolare tradizione di porcellane in stile barocco. Posi- zionato su una collina nell'alta valle di Titerno sulle pendici delle montagne del Matese, la cittadina è stata ricostruita in tempo record dopo che un terre- moto devastante l'aveva distrut- ta nel 1688. "L'estate scorsa ho visitato Cerreto per la prima volta", dice Di Meola. "Dopo la nostra performance al teatro San Carlo di Napoli, mia moglie ha organizzato un viaggio al villag- gio di mio nonno. A bbiamo incontrato molti parenti - sem- brava che metà del piccolo vil- laggio fosse di Di Meola. Sono stato sopraffatto dall'emozione. Il sindaco Giovanni Parente, tutto il consiglio comunale, la gente e i parenti ci hanno accolti come se un parente perso da tanto tempo fosse finalmente tornato a casa, una sorta di ben- venuto a un eroe con mia ina- s pettata s orpres a! D avvero memorabile e toccante!". Lo scorso 5 giugno, il grande chitarrista e sua moglie Stepha- nie sono diventati cittadini ono- rari di Cerreto. "Abbiamo avuto la cittadinanza, ora abbiamo bisogno di un passaporto italia- no", dice con un sorriso. "Mi hanno portato alla casa di mio nonno. Sapevano esattamente dove s i trovava. Ci hanno mostrato la chiesa a cui andava e abbiamo le immagini della porta che ha lasciato alle spalle mentre partiva per una nuova vita negli Stati Uniti", dice con grande emozione. "Ho sentito le storie di Cerreto per tutta la mia vita da mio padre", dice. Sentendo queste storie, Al è s tato is pirato a s crivere una nuova composizione denominata "Cerreto Sannita" che sarà sul suo prossimo album "Opus", che Al Di Meola, chitarrista vir tuoso e compositore: riecheggiano le radici italiane sarà pubblicato all'inizio del prossimo anno. Al ha suonato il pezzo a Milano, una composizio- ne festosa di profonda gratitudi- ne. Ma Di Meola non ha mai conosciuto il nonno. "È morto proprio prima che io nascessi ed è morta anche mia nonna". "Mio nonno ha lasciato l'Italia nei primi anni '900. È arrivato a Ellis Island, alla foce del fiume Hudson tra New York e New Jersey. Non ha viaggiato oltre ", ricorda. "Si è stabilito nella vici- na Bayonne, New Jersey. Gli immigrati italiani erano così poveri a quei tempi. H anno dovuto lottare per andare avanti. C'era una guerra di classe, quindi gli italiani volevano molto ame- ricanizzarsi. Non hanno mante- nuto i loro nomi. Il nome di mio padre Carlo è diventato Charles. Sottolineavano la necessità di imparare l'inglese anziché l'ita- liano. Oggi è diverso: se vieni dall'Italia vuoi che i tuoi figli parlino italiano", dice. "Ma in realtà, ora vediamo che gli italo- americani hanno contribuito così tanto alla crescita dell'America in ogni campo". Anche la madre di Di Meola proveniva dalla regione Campa- nia. "Non ricorso il nome del piccolo villaggio. È vicino Napo- li, qualcosa con una P", dice. "Mia madre è nata in Italia ed è stata cresciuta dai parenti fino all'età di 13 anni, quando è parti- ta per gli Stati Uniti. Ha perso la madre quando era molto piccola. La mia mamma non aveva nes- suna foto di sua madre". Il virtuoso italo-americano della chitarra ha affermato che i Di Meolas a Cerreto Sannita erano famosi ai tempi del suo bisnonno come produttori di fuo- chi d'artificio. "Il mio bisnonno possedeva il più grande impianto di produzione di fuochi d'artifi- cio del Sud d'Italia. Ma un gior- no la sua fabbrica è saltata in aria. È stato messo in un grande barile di olio per essere curato, ma non ce l'ha fatta. È morto per le ferite da esplosione". Il nuovo cd di Al "Opus" con- tiene molte profonde composi- zioni ispirate dal suo attuale stato mentale. "Sono felice ora mentre il mio stato normale era di essere triste e depresso", dice. "Ho una nuova famiglia. Mia moglie è qui con me e abbiamo una bellissima bambina che s i chiama A va. Abbiamo amore nella nostra vita che è la chiave principale per aprire le porte della felicità ", dice. "Mia moglie è anche parte della squadra. Ha molte idee creative. Stiamo pensando di fare una raccolta di ninne nanne da tutto il mondo in combinazione con un libro che raccoglie la sto- ria dietro cias cuna" . " A va' s Dream Sequence Lullaby", una composizione dedicata alla sua bambina, sarà il pezzo straordi- nario del nuovo disco di ninne nanne dal mondo, unico e uni- versale allo stesso tempo. Il nonno di Al era originario di Cerreto Sannita, una cittadina famosa per le sue ceramiche Al Di Meola con la moglie Stephanie e la figlia Ava NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ

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