L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-30-2017

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GIOVEDÌ 30 NOVEMBRE 2017 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 19 L a vendemmia è finita per un altro anno in Italia. Dalla Francia- corta alla punta più meridionale della Puglia, le famiglie italiane e i produttori di vino hanno tempo- raneamente chiuso il sipario sulla cultura, il lavoro e le feste legate all'annuale vendemmia del paese. È stato un anno deludente per alcuni, con resoconti che mostra- no che il Paese ha subito uno sbalorditivo calo del 25% nella produzione annuale di vino rispetto al 2016. Eppure, il vino italiano continua ad arricchire le nostre tavole, i bar e le trattorie, a soddisfare la sete di nettare ital- iano dei consumatori di tutto il mondo. Non è un segreto che Toscana, Piemonte e Veneto siano in testa alle classifiche dei principali produttori di vino in Italia. In effetti, pochi guardano oltre le regioni riconoscibili stampate sul retro di una bottiglia e l'etichetta DOCG di qualità. Ma con tutte le 20 regioni d'Italia che producono vini diversi e circa 400 uve autoctone coltivate in tutto il Paese, perché seguiamo la folla quando possiamo abban- donare la strada del vino per provare qualcosa di un po' più sconosciuto? Una regione, in particolare, che non è famosa per la sua pro- duzione di vino, è il Lazio. Forse è dovuto all'abbondanza di attrazioni storiche e al fatto che ospita la capitale italiana. O forse è perché i vigneti del Lazio non invadono la maggior parte della regione. Indipendentemente da ciò, quando si visita Roma o il Lazio, vale la pena notare che non è necessario viaggiare fino alle colline toscane per ammirare distese di vigneti, per degustare ottimo vino e, se si è fortunati, per raccogliere qualche grappolo d'uva. Frascati, una piccola città annidata sul bordo di un vulcano e a soli 25 minuti di treno da Roma, è una gemma fruttuosa che si è reinventata negli ultimi anni. Per i locali, il vino Frascati è un alimento base, servito in Fraschette in tutta la città e usato per mandare giù bocconi di porchetta salata. Per i vicini romani, è il vino che si aspettano sia servito nelle caraffe quando sono fuori per un pasto tradizionale ed è ben noto come un alternativo vino bianco eco- nomico. Ma non dovremmo las- ciare che questi prezzi bassi siano indicatori della qualità del Fras- cati. Dopotutto, gli italiani davvero berrebbero vino cattivo al litro? Il vino Frascati non viene sempre venduto al gallone nelle trattorie con i tavoli in legno o versato in bottiglie di plastica riciclata per la gente del posto da portare a casa. Molti vigneti di Frascati sono riconosciuti come validi contributori alla pro- duzione di vino di alta qualità in Italia. I locali sono fieri del loro "vino d'oro" e molti sono molto attenti a giocare secondo le regole per guadagnarsi la presti- giosa certificazione DOCG. Dominque Lettiere è un'or- gogliosa componente di una cooperativa che ha tracciato la storia della produzione del vino fino al 1500. Il suo team è stato anche uno dei primi ad ottenere il riconoscimento DOCG nel 2010. Ciò significa che non irrigano e il loro rendimento è limitato. Parlando con Dominique, è ovvio che non è solo la qualità del suo vino ciò di cui è orgogliosa. Dopo aver vissuto a Roma per 7 anni, la californiana di nascita ha deciso di fare il grande passo e uscire dalla grande città alla ricerca di quella che lei definisce "l'Italia autenti- ca". Dopo essersi stabilita a Fras- cati, ha iniziato la sua missione per migliorare la reputazione della città, a cominciare dal suo vino. Dopo aver vissuto lì per sei anni, lei e la sua cooperativa ora offrono tour enogastronomici da Roma che introducono viaggia- tori e romani al vino dorato di qualità prodotto nel Lazio, con- centrandosi sul Frascati. È tutto un affare molto affasci- nante, visitare un vigneto e goder- si un tour a piedi della splendida città collinare. Ma c'è più del vino, degli edifici pittoreschi, della deliziosa porchetta e delle viste panoramiche sulla Città Eterna che fanno di Frascati una tappa obbligata. Per Dominique, ciò che distingue Frascati dal resto è la cultura della città e, soprattutto, la gente. "Poche persone a Frascati par- lano inglese e dal momento che la città deve ancora essere scoperta da molti turisti, i locali sono entu- siasti di conoscerti e sono curiosi di sapere da dove vieni. [Frascati è] a soli 25 minuti da Roma, ma ha un'atmosfera completamente diversa. Le persone sono amichevoli, il cibo ha una qualità incredibile e il vino è delizioso!". Quando si arriva in città, si può vedere da dove viene la descrizione di "autentica Italia" di Dominque. I nonni si siedono sulle panchine che costeggiano il punto panoramico sopra la stazione ferroviaria, le persone si salutano quasi a ogni angolo, i bambini giocano a calcio nella piazza fuori dalla chiesa e i negozi chiudono per una pausa di tre ore nel bel mezzo della giorna- ta per lasciare il tempo al pranzo in famiglia e a un pisolino. Ora, questa è l'Italia. La gente del posto sa anche come mettere su uno spettacolo. Dopo 15 anni di assenza, le fes- tività del Carnevale sono tornate in città nel 2015. Negli ultimi 2 anni, anche i romani hanno inizia- to a lasciare la città per assistere alla parata cittadina e festeggiare con stile. Per essere un posto pic- colo e per non aver celebrato il carnevale con una sfilata per tanti anni, è sorprendente quanta fatica ognuno metta nei propri costumi e la grande abbondanza di eventi che si svolgono durante il giorno. Creano persino un fantoccio gigante per onorare il tradizionale biscotto della città, un po' umoristico, soprannominato la Pupazza Frascatana. La Pupazza Frascatana, o Miss Frascati per alcuni, si trova nei forni di tutta la città. Il biscotto simbolico non è solo un person- aggio per il carnevale, ma è parte della cultura della città e ha un significato reale per la gente di Le campagne di Frascati, soavi e bellissime, sono solo una manciata di chilometri dal centro di Roma La campagna vinicola di Roma Frascati. È fatto con miele, farina e acqua, e viene cotto a forma di donna, ma con un tratto evidente. Ha tre seni. Potreste guardarla due volte quando passate da un panettiere, ma la gente del posto è pronta a dirvi che è quasi un portafortuna, o una dea, per la città. Spiegano che la ragione per cui è stata dotata di tre seni è perché due di loro devono fornire il latte per i suoi figli e uno è per il vino. È un concetto interessante, tuttavia, se dubitaste dell'orgoglio della città per il suo vino, allora la Pupazza Frascatana vi aiuterà presto a decidervi. Trascorrere una giornata nel- l'invitante e bella città di Frascati, in particolare a carnevale, è un'es- perienza magica e in qualche modo emozionante. È la prova vivente del fatto che il lato pit- toresco e romantico dell'Italia di cui tutti abbiamo sentito parlare crescendo è ancora molto pre- sente. La breve distanza da Roma, il buon vino da degus- tazione, le persone e le loro tradizioni rendono davvero Fras- cati e la regione vinicola romana, la perfetta fuga di un giorno da Roma. GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO Mangiare porchetta, una donna dai tre seni, visitare i vigneti e uno dei migliori carnevali al di là di Venezia A Frascati, il Carnevale si festeggia in grande stile Trascorrere una giornata a Frascati ha un qualcosa di magico

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