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GIOVEDÌ 14 DICEMBRE 2017 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 19 Q uando vivevo anco- ra all'estero, una volta ho fatto visita a mio fratello a Roma con due amici irlandesi, che erano stupiti dal fatto che la città avesse solo due linee sotterranee (sono tre oggi). "Bene, ogni volta che iniziano a scavare, qualcosa di archeologicamente prezioso viene fuori dalla terra!" - spiega- va mio fratello allegramente. Anche se questo non può essere l'unico motivo dietro alla scarsità dei mezzi di trasporto sotterranei della nostra capitale, certamente indica una realtà con- solidata di Roma e, in verità, di molte aree dell'Italia, paese in cui avere una storia millenaria sig- nifica che, letteralmente, viviamo in cima alle città dei secoli pas- sati. Facciamo una piccola passeggiata nel sottosuolo per scoprire cosa nascondono alla vista le città di Roma, Torino e Napoli e per scoprire cosa può insegnarci la storia invisibile di queste città. Roma e la necropoli vaticana Andare a Roma è fondamen- talmente sinonimo di visitare il Vaticano: la piccola cittadella e la sua piazza, la basilica di San Pietro, i musei. Eppure, c'è un intero mondo sotto i terreni della collina del Vaticano, un mondo ben conservato quanto basta per essere visibile e aperto al pubbli- co. Certo, le visite devono essere guidate e possono partecipare solo pochissime persone alla volta, ma questo è un angolo di Roma da non trascurare, poiché l'importanza archeologica, storica e, in verità, religiosa della zona è immensa. Vedete, in epoca romana il mons Vaticanus era una zona periferica della città, sede di un circo, costruito sotto il dominio di Caligola, dove molti cristiani persero la vita durante le perse- cuzioni. Il più noto di tutti era San Pietro, che qui fu crocifisso, quindi sepolto in una vicina necropoli in uso fin dai tempi del primo imperatore di Roma, Augusto. Questa necropoli fu poi utilizzata dai cristiani per oltre tre secoli come luogo di sepoltura per la propria morte. Questa è la necropoli che, oggi, possiamo ancora visitare sotto la Basilica di San Pietro, che fu eretta per vol- ere di Costantino il Grande nel luogo in cui, così ci viene detto, Pietro fu sepolto. La necropoli rimase sopita e dimenticata per moltissimi anni, fino al quarto e al quinto decen- nio del secolo scorso, quando gli scavi archeologici riportarono ancora una volta alla luce la Città dei Morti dell'antica Roma. Lungo i suoi vicoli e passaggi, mausolei, sepolcri sotterranei e la nicchia in cui sono stati spostati i resti di San Pietro. Più vicine alla superficie, naturalmente, le più note – e più facilmente accessi- bili - Grotte Vaticane, luogo di riposo di papi e re. Torino sotterranea Torino è una città che si svela nel mistero, quindi il fatto che abbia un segreto sotterraneo non sorprende. Infatti, la Torino sot- terranea è così famosa, che tutto l'anno sono organizzati tour per visitare i suoi tunnel e conoscere la loro storia. In effetti, l'intero sottosuolo del suo centro città è attraversato da un sistema di gal- lerie fortificate e tunnel lungo 14 km in gran parte scavati agli inizi del XVIII secolo, quando Torino era sotto l'assedio francese: queste sono le stesse gallerie in cui Pietro Micca, una delle mag- giori figure eroiche d'Italia, si è sacrificato facendo esplodere un carico di dinamite per impedire ai francesi di entrare in città. Ed è un museo a lui dedicato che funziona anche da ingresso ai tunnel. Notevoli sono anche i molti, oltre 40, bunker sotterranei creati durante l'ultima guerra per proteggere i torinesi dagli attac- chi degli alleati. Proprio come a Roma e a San Pietro, anche le chiese di Torino sono una porta su molti segreti sotterranei. A breve distanza dal centro della città, in alto su una delle colline che la circondano, si trova la Basilica di Superga, splendido esempio di architettura barocca piemontese, eretta in onore della Vergine Maria dopo la vittoria dei Savoia sui francesi - sì, la stessa guerra di Pietro Micca. Le sue cripte sono l'ultimo luogo di riposo di molti re e regine dei Savoia, tra cui Carlo Alberto, padre del primo re d'Italia e pro- mulgatore della prima moderna Costituzione del paese (sebbene, a quel tempo, fosse re solo del Regno di Sardegna). Napoli e le gallerie dei Bor- boni Spostiamoci a sud, verso uno dei gioielli della corona italiana, Napoli. Il 18 febbraio 1583 il re Ferdinando II di Borbone firmò un decreto per la costruzione di una rete di tunnel sotterranei per collegare il Palazzo Reale a Piaz- za Vittoria. Il suo obiettivo era quello di creare una via di fuga sicura per se stesso e la sua famiglia in caso di pericolo. I tunnel borbonici, tuttavia, caddero presto in rovina: la famiglia spagnola fu cacciata dal trono, cadde il Regno delle Due Sicilie e un acquedotto per rifornire la città di acqua potabile fu costruito proprio di fronte alle gallerie stesse. Visitarli, per non parlare di usarli, divenne quasi impossibile. Questo fino all'inizio della sec- onda guerra mondiale, quando la necessità di trovare zone sicure per i cittadini per sfuggire ai bombardamenti ha riportato alla notorietà i tunnel. Dopo la guerra e fino agli anni '70, i tunnel dei Borboni furono utilizzati come deposito giudiziario della città, dove venivano custoditi tutti i materiali e gli oggetti sequestrati dalla polizia. I tunnel sono tornati in vita tre anni fa, quando si è deciso di pro- cedere con una serie di lavori di restauro e di aprirli al pubblico: la rete sotterranea dei Borboni non è solo storicamente rilevante in sé, ma anche perché si collega, in punti del suo percorso, con l'ac- quedotto del 17° secolo creato da Carmignano. Oggi i tunnel pos- sono essere visitati praticamente da tutti, grazie alla creazione di una serie di itinerari dedicati, dai più impegnativi, perfetti per chi ha un debole per la speleologia e Questa angusta scala a chiocciola conduce alle cripte della Basilica di Superga, dove riposano molti membri della famiglia Savoia L a s t o r i a s o t t o l a s t o r i a : i s e g r e t i sotterranei d'Italia le lunghe passeggiate, a quelli accessibili dai bambini e dalle persone con disabilità. Se pensate che questi siano gli unici segreti sotterranei che il paese conserva, ripensateci: Milano, Trieste, Orvieto hanno tutti degli itinerari sotterranei. Famose sono le gallerie sotto Matera e Molfetta, per non dimenticare, ancora a Roma, i segreti sotterranei di Villa Tor- lonia. In effetti, c'è, quasi, un'I- talia nuova di zecca da scoprire sotto la terra delle sue città più magnifiche. GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO I tunnel Borbonici a Napoli incrociano il loro percorso con l'acquedotto del 17mo secolo progettato dal Carmignano
