L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-14-2017

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 14 DICEMBRE 2017 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | A lla fine non è impor- tante dove si tra- scorre il Natale ma come e con chi. A tanti di noi sarà capitato di ricordare come si celebrava la tradizione delle festività nella nostra infanzia o durante un periodo particolar- mente felice della nostra vita. La nostalgia, le persone che non ci sono più, la dolcezza dei ricordi legati ai sorrisi dei più piccoli che aprono il cuore, i pacchi sotto l'albero e il rito dello scam- bio dei doni che mancano quando si è soli, rendono spesso le festi- vità un periodo emotivamente difficile. Succede così anche a chi è lontano da casa. Non importa se sono ormai passati 20, 30 o 40 anni da quando si è lasciata casa e un pezzo del proprio cuore al di là dell'oceano. Si continua a sen- tire quella voglia di essere tele- trasportati anche solo per pochi minuti dall'altra parte del pianeta per stare con le persone amate, per tornare a sentire quei profu- mi, quegli odori di casa, per rive- dere la nostra città e scoprire quanto è cambiata e quanto è sempre la stessa. Rivedere quel campanile, quello scorcio, quel campo dove si giocava con gli amici, là dove vi portava il nonno. Nel nostro frenetico e vortico- so vivere quotidiano spesso non abbiamo nemmeno il tempo di pensarci e viene anche da chie- dersi perchè queste feste portino con sè tutto questo ingombrante pacchetto di sentimenti ed emo- zioni contrastanti, fatto di piacere e dolore al contempo, tante volte difficile da sopportare e che cer- chiamo frettolosamente di caccia- re via dai pensieri per evitare che possa far scendere una lacrima. Ma questo "dono" inaspettato e poco desiderato, che assomiglia piuttosto a un fardello abbando- nato sul cuore da Babbo Natale, in realtà è proprio il significato delle festività. Di solito ci coglie impreparati ad affrontarlo. Arriva all'improv- visto, nascosto in un flash di ricordi che scoppietta tra i nostri pensieri come una scintilla sul fuoco del caminetto acceso men- tre brindiamo con i nostri amici o mentre vediamo qualcuno scarta- re un pacchetto colorato e magari il suo viso, felice, deluso, emo- zionato o contrariato da quanto trovato, ci ricorda una sensazione simile a quella che anche noi una volta abbiamo provato. Come una fotografia che non racchiude solo qualche volto o qualche pae- saggio sbiadito su uno sfondo piatto di carta lucida ma è piena di memorie che le danno anima, dimensioni, sensazioni, calore e la inondano di ricordi che nessun altro vede in quel rettangolino patinato e magari anche un po' sfocato. Come un profumo di dolci appena sfornati che si insi- nua nelle narici e invece di stuz- zicare l'appetito e la gola, solleti- ca i nostri neurotrasmettitori che in un baleno ci riportano davanti a una vecchia pasticceria, mano nella mano di mamma, e il naso appiccicato sulla vetrina ricolma di torte alla crema e bignè al cioccolato. Non è cosa c'è, cosa vediamo, cosa ci capita intorno, ma cosa sentiamo. Succede così che all'improv- viso arriva il Natale dentro di noi. Possiamo ricacciarlo via subito dopo costringendoci a pensare ad altro, lasciandoci travolgere dal traffico e dal resto della giornata, ma ormai non importa più quel che facciamo perchè il Natale, anche se per pochi secondi, è già rinato dentro di noi. Non dovremmo sottovalutare la bellezza di quegli istanti fuga- ci che tutte le volte ci fanno capi- re che non ha valore la nostra caccia al regalo perfetto, il nostro shopping frenetico e com- pulsivo nel centro commerciale, che non serve preparare il ceno- ne gourmet o decorare la casa come se fosse una rivista di desi- gn. Non ha senso se per un momento non ci fermiamo ad accogliere il dono di quel ricor- do, di quella memoria triste e nostalgica che fa parte del senso della vita. In quell'istante in cui ci si rivela, entra in noi il senso profondo, autentico, vero, emo- zionante del Natale. Non è la tradizione, non è un modello da replicare perchè è diverso per ciascuno di noi e per- chè cambia con il tempo, gli Il senso del Natale e il dono del tempo, del ricordo, della vita anni, i momenti della nostra vita. Non sono i ricordi di per sè ma il valore che diamo ad essi e alle persone che ne hanno fatto parte e continueranno, nonostante tutto, a camminarci accanto. Natale è così. E' una festa e un tassello della memoria che ogni anno ricompone il puzzle della nostra vita. Ci ricorda il passato, quello che siamo stati e quello che siamo diventati. Ci fa sperare che continui così o che cambi tutto il prima possibile. Ci aiuta a scrutare tra i nostri desi- deri e a ritrovare le priorità. Ci aiuta a fare quella telefonata che rimandiamo da troppo tempo e a trovare il modo per passare "casualmente" di lì per offrirci l'occasione giusta per affrontare quel nodo in gola che non è ancora andato giù. Il Natale è un dono di tempo perfetto per capire e per cambiare, per ritrovare e per stare con le persone impor- tanti della nostra vita, per ricor- dare e per sgomberare la strada alle priorità. Che sia, cari lettori, un buon Natale per tutti voi e le vostre famiglie!

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