L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-14-2017

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GIOVEDÌ 14 DICEMBRE 2017 www.italoamericano.org 45 Gaglioppo: la principale varietà rossa nel Cirò DOC verso una tonalità arancione ros- sastro. Che i vini Gaglioppo non abbiano una colorazione più profonda, stabile nel tempo, ha afflitto molte persone del "vino pregiato". Le stesse persone sem- brano aver perdonato la "princi- pale uva da vino" d'Italia, il Neb- biolo, per lo stesso difetto, cosa tannini del Gaglioppo sono note- voli più per la loro presa grosso- lana che per l'abbondanza effetti- va, qualcosa da tenere in considerazione quando la varietà si fonde con un partner altamente tannico (leggi: Cabernet Sauvi- gnon). Tutto sommato, il Gaglioppo produce vini affasci- M i piace che la frase "vino pre- giato" stia scom- parendo, arren- dendosi, nella coscienza popolare del vino, alla nozione più democratica, meno snob e preferibile di "vino". Quel piccolo spostamento di enfasi segnala cose buone. Tra esse, una maggiore inclusività tra i bevitori di vino, una conversa- zione allargata sull'apprezzamen- to del vino, migliori opportunità commerciali per un maggior numero di produttori di vino e una maggiore consapevolezza delle varietà di uve da vino meno conosciute. Per convincervi, i progressi nella ricerca e nella vinificazione stanno aiutando ad avvicinare ulteriormente il divario esistente tra i due punti di riferimento aumentando il livello generale della qualità. Mentre la pretenziosa bolla d'aria del "vino pregiato" conti- nua a sgonfiarsi, una delle meri- tevoli uve autoctone italiane che potrebbero beneficiare di questo sgonfiamento è il Gaglioppo. Il Gaglioppo ha origini piutto- sto precise: se nei tempi antichi aveste vinto un premio olimpico, alcuni storici sostengono che i Greci vi avrebbero premiato con galloni di Gaglioppo per rinfre- scare il corpo e la mente. Immagino, tuttavia, che pos- siamo parlare del Gaglioppo con uno sforzo considerevolmente minore. In Italia, il Gaglioppo cresce principalmente in Calabria. Come regione vinicola, la Cala- bria, nonostante un buon inizio di corsa - antica tradizione vitivini- cola rinomata e terre adatte per la viticoltura di qualità - è stata, per essere gentili, un po' lenta nello stabilire una forte identità vinico- la regionale. La ridotta attenzione nel mondo del vino che la Cala- bria ha raccolto è stata definita in gran parte dal Gaglioppo e dalla meravigliosa espressione che trova nella zona di produzione del DOC Cirò della Calabria, dove è il principale vitigno a bacca rossa. Nonostante il robusto imma- ginario olimpico, in termini di colore, il Gaglioppo impallidisce se paragonato con altre varietà autoctone italiane che producono vini dai colori più intensi (vengo- no in mente il Nero d'Avola, nome ufficiale del Calabrese, e il Montepulciano). Il Gaglioppo ha una quantità decisamente bassa di antociani o pigmenti che pro- ducono colore. Gli antociani che ha il Galioppo sono di tipo insta- bile, cosa che rende la corretta manipolazione dei vini importan- te affinché il loro colore viri che mi diverte a non finire. Il Gaglioppo produce vini rossi floreali profumati con note di agrumi, spezie e sottobosco. In bocca, i vini sono morbidi, anche sfarzosi a volte, sapidi, con sapo- ri di frutti di bosco, buona aci- dità, e mostrano un buon equili- brio di frutta matura e acida. I nanti che dimostrano un buon senso del luogo. Gli studi sul DNA hanno dimostrato che il Gaglioppo ha un rapporto genitore-figlio con il Sangiovese. Il suo profumo di sottobosco ricorda quello del "suolo della foresta" del Sangio- vese, quasi quanto i suoi profumi floreali evocano ricordi del Neb- biolo e del profumo ossessionan- te della rosa appassita. Anche il Gaglioppo può far rivivere i ricordi del felice equilibrio di peso medio comunicato in un sorso di Frappato. I vini Cirò DOC richiedono un minimo di 80% di Gaglioppo, con un massimo del 20% di altre varietà ammissibili. Le regole consentono di imbottigliare Rosso, Superiore, Riserva e Superiore Riserva. La dicitura del classico viene dalle aree di Cirò e Cirò Marina. Dato che il Gaglioppo è incli- ne all'ossidazione quando non è ben fatto, dovreste scegliere accuratamente i produttori. Per il Cirò DOC, i produttori consiglia- ti includono Vigna de Franco 'A Vita (il 100% Gaglioppo Cirò DOC Rosso Classico Superiore è eccezionale), Caparra e Siciliani, Librandi. Oltre al Cirò DOC, potreste cercare di trovarne più Gaglioppo nei vini della Calabria IGT, o Lamezia DOC e Savuto DOC (anche se non in una per- centuale così alta come potete trovarlo in Cirò DOC o Calabria IGT) in combinazione con altre varietà permesse che portano colore e tannino alla miscela. Provate iGreco per Calabria IGT; per Lamezia DOC, produttore Statti; produttore Odoardi per Savuto DOC. Il Gaglioppo è ottimo se abbi- nato alla pasta con salsa rossa piccante, parmigiana di pollo o melanzane, carni arrostite e for- maggi, in particolare formaggi stagionati di pecora e cibi inter- nazionali piccanti. Vi incoraggio ad avventurarvi: provate il Gaglioppo leggermente raffred- dato con il maki speziato di tonno; godetelo con il channa masala indiano o il dal makhani. Troppo lontano dalla vostra zona di sicurezza? Nessun problema. Vi farà piacere servire il Gaglioppo con un piatto di penne all'arrabbiata o con le vostre melanzane preferite. Note di Degustazione Vigna de Franco 'A Vita Cirò DOC Rosso Classico Superiore Raccolta di bacche, fiori schiacciati, tannini polverosi e un finale piacevolmente amarogno- lo. Saporito, con spiccata acidità, è un vino piacevolmente equili- brato, diverso, interessante, che comunica eleganza rustica e raf- finatezza. VINO NEWS RECENSIONI TENDENZE L'Italo-Americano IN ITALIANO | I vini Cirò DOC richiedono un minimo di 80% di Gaglioppo Il Gaglioppo è perfetto con salse al pomodoro piccanti

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