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GIOVEDÌ 14 DICEMBRE 2017 www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | A ppendete delle luci, mettete una ghirlan- da, decorate l'albero e abbellite le stanze con ogni forma immaginabile di verde e di rosso - Natale è vicino! Ma avete lucidato la vostra Urna del desti- no, ingrassato il vostro bue Fas- son, riservato il vostro posto per la corsa in barca della Befana? Queste tradizioni natalizie, e altri modi inaspettati, contribuis- cono a rendere la stagione delle feste più unica in Italia! A differenza dell'osservanza americana che si concentra esclu- sivamente sul 25 dicembre, la stagione natalizia inizia - letteral- mente - a gonfiarsi l'8 dicembre in Italia. Il boom del fuoco dei cannoni di Castel Sant'Angelo a Roma annuncia l'Immacolata Concezione e la stagione inizia, proseguendo fino all'Epifania il 6 gennaio. Regata delle Befane Befana! E' quell'amata strega in ritardo per l'appuntamento con i 3 Re Magi e quindi, è alla con- tinua ricerca di Gesù Bambino all'Epifania. E, naturalmente, la sua ricerca include la possibilità di lasciare regali per ogni bambi- no in modo da non perdere il Re appena nato. Il 6 gennaio, a Venezia, cinque "befane" di età superiore ai 55 anni indossano un adeguato abbigliamento da strega, saltano su di una mascareta instabile (piccola barca a remi) e remano remano remano sulle loro barche da Palazzo Bilbo al Ponte di Rialto. Una gigantesca calza appesa al ponte è l'appropriato traguardo ufficiale. Fiera del Bue Grasso Natale negli Stati Uniti è spes- so associato ad un grasso signore con un abito rosso, ma Babbo Natale deve farsi da parte per le feste annuali che celebrano i buoi grassi nella regione nord-occi- dentale del Piemonte. Durante i fine settimana di dicembre prima di Natale, le comunità di tutta la regione ospitano una serie di competizioni tra i forti buoi locali – e i loro proprietari - con il bue vincente a cui è concesso l'uso della gualdrappa, il drappo orna- mentale della festa. La N'docciata - Il fiume di fuoco di Agnone Nella regione dell'Italia meridionale del Molise si trova la tranquilla cittadina di Agnone. Il 24 dicembre, però, la comunità accende letteralmente il calore nel periodo natalizio. È l'ora de La N'docciata, la sfilata festosa di grandi torce a forma di ventaglio. Avendo da 2 a 10 o anche più raggi ed essendo altre dai 6 agli 8 piedi di altezza, le torce infuocate appaiono in legione come se un traliccio fiammeggiante stesse passando sopra la città. Ciò che resta delle N'docce (torce) viene poi ammassato nella piazza cen- trale per il Falò della Fratellanza. Con radici di origine antica, l'evento di oggi simboleggia l'in- cendio di qualsiasi cosa negativa, mentre un grande presepe che sovrasta la scena, ricorda la sper- anza e il rinnovamento nell'anno venturo. Le Lettere di Auguri Oh, mondo commercializzato ... questa è una tradizione che non ti piacerà! Piuttosto che sti- lare una lunga lista di beni mate- riali desiderati, perché sono stati buoni, i bambini italiani scrivono una lettera di auguri ai loro geni- tori. Questa lettera di ringrazia- mento e apprezzamento viene consegnata ai genitori la vigilia di Natale, o posta cerimoniosa- mente sotto il piatto della cena il giorno di Natale. Il Ballo della Pupa – L'es- plosivo fantoccio femminile d'Abruzzo E no, non è un eccesso di cibo nel giorno di Natale, ma un rito antico celebrato il 26 dicembre in onore del Giorno della festa di Santa Barbara. Il gran finale di questa festa è il Ballo della Pupa. Una grande "donna" di cartapesta dai colori vivaci è appesa a una struttura metallica carica di fuochi d'artificio, mentre un uomo si trova all'interno, fornen- dole gambe e movimento. Men- tre il burattino balla allegramente brani folk, inizia lo spettacolo pirotecnico tanto atteso. Scintille e fiamme e colori sono sparati in tutte le direzioni mentre l'esplo- siva donna-burattino ora danza febbrilmente per la folla. Anche se questa esibizione ha antiche radici pagane e si è cris- tianizzata nel corso dei decenni, si conserva fino ad oggi la con- vinzione che un anno prosperoso si verificherà dopo un successo di fuochi d'artificio. Il Ceppo - Alberi di Natale in stile italiano Quel bellissimo albero pieno di decorazioni che c'è in molte case americane e italiane durante il periodo natalizio ha un cugino toscano. Costruito in legno a forma di piramide, questa strut- tura a mensola, il ceppo, rimane un'amata, antica, tradizione nelle case toscane. Ritenuta un'esten- sione del ceppo natalizio, noto anche come ceppo, questa ver- sione verticale è tradizionalmente costituita da 3 scaffali o apposite stazioni. Il ripiano inferiore con- tiene il presepio, il dono di Dio; il secondo scaffale è riservato ai doni della terra come noci e frut- ta; il ripiano superiore è pieno di piccoli regali, i regali degli uomi- ni. Spesso addobbato con can- dele, ornamenti e altri decori luc- cicanti, il ceppo scintillante è anche conosciuto come l'Albero della Luce. L'Urna del destino Con la famiglia riunita per la Vigilia, il giorno del Cenone (un mangiare leggero in preparazione della festa) volge al termine. In questo giorno non si mangia carne, ma la tradizionale festa serale a base di pesce e verdure non lascia nessuno affamato. Mentre un ceppo (ceppo di Natale) crepita nel fuoco, la famiglia aspetta con impazienza di tirare fuori un regalo da una ciotola decorata conosciuta come Urna del destino. Anche se una o due scatole vuote possono nascondersi e sfociare in una fac- cia triste del destino, ogni mem- bro della famiglia viene alla fine ricompensato con un piccolo regalo tratto dalla ciotola prima di uscire per la messa della vigilia di Natale. Zampognari - i suonatori di cornamusa d'Italia Aspettate. Cornamuse? In Italia? Perchè sì! Una bella tradizione con radici millenarie, gli zampognari (suonatori di cor- Natale in Italia: tradizioni uniche e curiose namusa) vestiti nei tradizionali abiti da pastori con pesanti man- telli di lana, gilet di lana e cravat- te di cuoio su calzoni alla zuava di lana, discendono dalle mon- tagne (simbolicamente) come i pastori dei tempi passati. Annunciando la stagione delle feste e la nascita di Gesù bambi- no, le zampogne incantano con canzoni onorate dal tempo, men- tre annunciano l'arrivo dei pas- tori, ora a casa per le vacanze. La leggenda dice che i pastori origi- nali che visitarono Gesù suonarono le zampogne per cullare il bambino; così oggi, i moderni zampognari si fermano per un momento di riflessione silenziosa quando oltrepassano un presepe pubblico. Si dice che questi zampognari abbiano avuto origine nelle colline e sulle montagne del nord Italia, così come intorno a Roma. Come con i loro fratelli scozzesi, i pastori vivevano vite remote e si intrattenevano con le zam- pogne di legno lavorate a mano. La tradizione della musica natal- izia con la cornamusa è viva e vegeta nei centri più piccoli del nord, mentre a Roma e nelle regioni più a sud, fiorisce nelle celebrazioni stagionali di molte città. La Regata delle Befane a Venezia: un modo certamente curioso di passare il giorno dell'Epifania LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA