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GIOVEDÌ 28 DICEMBRE 2017 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | ne fanno risalire le loro origini a lontani antenati, in genere risa- lenti a decenni, secoli e persino millenni fa. Le lingue europee dallo spagnolo al portoghese, dal rumeno all'inglese, ad esempio, hanno tutte un grande debito di riconoscenza verso gli antichi Romani. Il volgare latino costi- tuisce la base di molte lingue parlate da una considerevole fetta della popolazione mondiale, non da ultimo, ovviamente, gli italia- ni che abitano nella bellissima penisola mediterranea e non solo. Alcuni ritengono addirittura che il siciliano, invece di essere semplicemente un altro dialetto italiano, sia stato in realtà il primo a svilupparsi dal latino antico. E certamente ci sono somiglianze persuasive che sem- brano suggerire che le parole in uso oggi si siano evolute dal lati- no attraverso il siciliano fino al dialetto toscano, che sarebbe poi diventato la lingua nazionale. Ma se la lingua di questa spettacolare isola scaturisce ovviamente da antiche radici romane, essa attinge considere- volmente anche dalle lingue dei tanti popoli arrivati come inva- sori e conquistatori, vale a dire i Cartaginesi, gli Arabi, i France- si, gli Spagnoli e, in particolare, gli antichi Greci. La prova della presenza greca permea tutta l'isola. Dal sublime tempio dorico che riempie il paesaggio della Sicilia meridio- nale, all'antico teatro di Taormi- na sulla costa orientale. Aggiun- gete poi la lingua dei poeti e un alfabeto durato fino al Medioevo ed è facile vedere come l'amore per la lingua e il teatro greco si siano evoluti nella tradizione narrativa unica del Cuntu da parte degli isolani. La parola Cuntu è più semplicemente tra- ducibile come racconto, dichiara- zione o novella. Per i siciliani il suo vero significato culturale va, tuttavia, molto più in profondità, evocando favole, fiabe e fantasti- ci aneddoti di avventura cavalle- resca. A volte si usano i burattini – che sono una parte significativa del folclore siciliano - ma nella maggior parte dei casi, il Cuntu è l'arte senza tempo, quasi estinta, del racconto orale. Molto prima dell'era del cine- ma, della televisione e dei social media, i Cuntisti siciliani si gua- dagnavano da vivere facendo rivivere storie epiche per il diver- timento del pubblico. Ma a diffe- renza del teatro classico che richiede una piattaforma, un pal- coscenico o un teatro per ospitare le saghe, Cuntu e Cuntisti hanno bisogno di poco più di un angolo di strada, di un parco o una piaz- za per ospitare le loro storie. La scenografia non ha bisogno di fondali dipinti, né di costumi, fumo o specchi né di oggetti di scena, perché i narratori dei Cuntu evocano ogni cosa nella mente del pubblico con il puro ed umile potere della parola nar- rata. Prima di poter intrecciare parole, mondi e guerrieri in rac- conti epici, i Cuntisti siciliani studiavano questa forma d'arte come apprendisti. Le abilità venivano tramandate di padre in figlio, da specialista a studenti, spesso nel corso dell'infanzia di un bambino o nei primi anni del- l'adolescenza, prima che potesse- ro fare il loro debutto da adulti. Gli alunni non avevano solo bisogno di imparare le storie, ma dovevano imparare l'arte di tra- smettere ogni emozione dall'invi- dia al desiderio, dal tradimento alla lussuria. Avevano bisogno di imparare le parti e i personaggi, i colpi di scena e le sfumature necessarie per immedesimarsi nella vita di ciascuno, aprendo finestre su un altro mondo. I Cuntisti, in modo cruciale, avevano bisogno di imparare a "sentire" il respiro dei loro perso- naggi, così come quello del loro pubblico. Raccontavano storie mentre altri ascoltavano con il fiato sospeso. Facevano pause e respiri per far sentire sospiri e rantoli, mentre rendevano di carne e ossa i loro personaggi. E utilizzavano le parole per svilup- pare un ritmo, dando il tempo di creare contemporaneamente una visione personale e collettiva. Erano il massimo dell'arte della narrazione. E che storie raccontavano. I classici racconti dei Cuntu spesso attingevano alle storie di santi, soldati e banditi, in partico- lare alle storie dei Paladini di Francia. A volte conosciuti come i 12 pari, i paladini erano guer- rieri di corte dell'epoca oscura di Carlo Magno che difendevano i valori cristiani contro le orde saracene. E sebbene le loro con- quiste fossero creazioni in gran parte inventate da fantasiosi scrittori dell'ottavo secolo, mescolavano elementi di diverse tradizioni teatrali e letterarie per creare eroi cavallereschi e con- dottieri romantici che ancora oggi sopravvivono nella cultura moderna. I Cuntisti raccontavano di Orlando, nipote di Carlo Magno e primo eroe tra i paladini. O rac- contavano le gesta di Oliviero, il rivale di Orlando. Ridavano vita a Gano, il traditore che sarebbe poi riapparso nell'Inferno di Dante Alighieri. E ciascuno dei dodici uomini ha ispirato storie di schermaglie galanti e di trionfi vittoriosi che ancora oggi risuo- nano. Per la gente comune, l'arrivo dei Cuntisti nelle strade delle loro città era un evento speciale. Il Cuntu ha mantenuto vive le leggende, ispirando generazione dopo generazione con suspense, battaglie e redenzioni. E sono stati importanti per la cultura siciliana come lo è stato Shake- speare per gli inglesi e Dante per i fiorentini. Oggi, i moderni adattamenti dei Cuntu rielaborano storie anti- che intrecciando materiale con- temporaneo dentro leggende gre- che e saracene per far rivivere questa forma d'arte quasi estinta. Cantastorie come Alessio Di Modica, Enzo Mancuso e Mimmo Cuticchio hanno rinvi- gorito questa nobile arte attraver- so l'improvvisazione dei racconti quotidiani. E ora, questo talento antico e moderno sta raggiungen- do un nuovo pubblico attraverso le strade e le piazze virtuali di YouTube e dei social media. Quindi, man mano che i gior- ni si accorciano, le notti si avvi- cinano e i pensieri vanno a serie TV o ad abbuffate mentre si guarda l'ultima serie su Netflix, ricordatevi che c'è un'altra scelta. Adesso i Cuntisti di Sicilia stan- no in ogni angolo di strada del mondo attraverso la meraviglia di internet, e hanno una lunga tradizione narrativa che affasci- nerà e divertirà come ha fatto per secoli. La storia inizia come sempre, con le parole che ogni bambino conosce: c'era una volta ... Il Cuntu: la tradizione narrativa siciliana Mimmo Cuticchio è uno tra i cuntisti contemporanei che hanno contribuito a rinvigorire questa antica tradizione NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua da pagina 1