L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-11-2018

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www.italoamericano.org 21 GIOVEDÌ 11 GENNAIO 2018 L'Italo-Americano IN ITALIANO | L'Italia segreta: viaggio attraverso ciò che è misterioso e sconosciuto della penisola. Prima parte: il Nord L a natura del mistero è m o l t e p l i c e e c e r t a - mente c'è molto di più di eventi sopran- naturali, luoghi infes- tati e omicidi irrisolti. Il mis- tero, a volte, si trova anche nella nostra impossibilità di inter- pretare un'abitudine o uno speci- fico momento della storia, di capire perché i nostri antenati si s o n o c o m p o r t a t i i n u n c e r t o m o d o . M o l t i p o s t i i n I t a l i a hanno in sè misteri di questo tipo ed è proprio ad essi che dedicheremo qualche parola e considerazione in questa serie di articoli. Da Nord a Sud, esplor- eremo luoghi in cui l'ignoto è diventato un simbolo, ma anche la chiave per leggere e apprez- zare il nostro passato. S o m b r e n o : u n d r a g o i n chiesa Voliamo idealmente verso le pittoresche colline della provin- cia di Bergamo, in Lombardia. Qui, nella piccola frazione di Sombreno, i fedeli hanno prega- t o f i n d a l 1 2 ° s e c o l o i n u n a chiesa dedicata alla Natività di Maria Vergine. Paesaggi dal- l'aspetto impeccabile circon- d a n o i l l u o g o , c h e s ' i n n a l z a sopra l'area circostante, offren- do ai visitatori una vista bella e pacifica. All'interno del santu- ario, quasi senza pretese nella sua semplicità architettonica, curiosi e fedeli non troveranno solo ornamenti religiosi. Infatti, tenuto in alto sopra le nostre teste da una catena che pende dalle travi di legno del soffitto, poggia un osso, lungo quasi un metro, che si pensa sia di un d r a g o . V e d e t e , i m o s t r i e l e bestie che soffiavano fuoco non erano monopolio delle terre del Nord Europa: a quanto pare, durante il Medioevo ne abbiamo avuti anche in Italia. Tanto tempo fa, dicono le l e g g e n d e , q u i c ' e r a u n l a g o chiamato Gerundo; anche se non ci sono prove nelle fonti storiche che dimostrino la sua e s i s t e n z a , s e m b r a c h e l a tradizione orale locale lo abbia sempre dato per scontato. Bene, è i n q u e s t o l a g o c h e v i s s e Tarantasio, un'enorme bestia squamosa dal respiro pestilen- ziale. Per secoli, terrorizzò e uccise: le sue vittime preferite? Ma i bambini, naturalmente. A p p a r e n t e m e n t e , f u u n o d e i primi membri della famiglia Visconti a ucciderlo, a riprova del fatto che una bestia simile a un drago sta sullo stemma della famiglia. Il lago si è prosciugato nel tempo, ma il ricordo della s u a e s i s t e n z a e d e l s u o p i ù f a m i g e r a t o a b i t a n t e r i m a n e appeso al soffitto del santuario di Sombreno. Con un colpo di scena degno di Beowulf, la tradizione locale ci racconta di un altro drago che uccideva nell'area di Bergamo, questo fu ammazzato niente- meno che da San Giorgio. A pochi chilometri da Sombreno, ad Almenno San Salvatore, si trova la chiesa di San Giorgio in Lemine, splendido esempio di architettura romanica dell'XI secolo, conosciuta anche per i suoi successivi legami con la confraternita dei Disciplinati, che potrebbero essere essi stessi protagonisti di un altro articolo p e r l a l o r o i n c l i n a z i o n e a l l e punizioni corporali autoinflitte. Qui si può ammirare un altro g r a n d e o s s o c h e s i r i t i e n e appartenga ad un drago ucciso, vittima questa volta della ben più famosa spada di San Gior- gio. E qui finiscono le leggende dei draghi di Bergamo, lascian- do spazio ad altri dettagli scien- tifici: anche se sulle ossa di Sombreno e Almenno San Sal- vatore non sono stati fatti test del DNA, gli zoologi pensano che probabilmente siano vecchie ossa di balena o, forse, di mam- mut. Abbastanza affascinante, comunque. Brusson: un castello e il suo tesoro nascosto Se pensavate di essere finiti i n u n e p i s o d i o d e l T r o n o d i Spade leggendo di Tarantasio e del suo collega che vagavano per le colline di Bergamo, la g e m m a s t o r i c a e a l t a m e n t e scenografica della Valle d'Aos- ta, nel nord-ovest dell'Italia, vi confermerà l'idea. Oggi, il castello di Graines è i n r o v i n a , e p p u r e r i m a n e u n p o s t o m a g i c o , f i a b e s c o , d a vedere. Costruito probabilmente per la prima volta nel VI secolo su un promontorio roccioso che sovrasta il villaggio di Brusson, il castello era noto per la sua posizione strategica, che perme- tteva ai suoi abitanti di control- lare l'intera valle. Per secoli, fu s e d e d i i m p o r t a n t i f a m i g l i e nobili locali, ma alla fine fu abbandonato nel 1800, i suoi muri di pietra e le torri si sbrici- olarono lentamente sotto il peso del tempo e dell'abbandono. T u t t a v i a , i l c a s t e l l o d i Graines rimane bello e maestoso come una volta, quando si pensa alla leggenda che lo circonda. In realtà, spaventa anche un po' perché un tesoro maledetto sem- bra essere stato nascosto nelle buie gallerie delle sue fonda- menta. Secondo una leggenda locale, una notte un pastore udì una voce che lo invitava a scav- are dove le mura di protezione del castello incontrano la torre: sotto era nascosto un enorme tesoro. C'era un problema, però, perché il pastore doveva lasciare il terreno del castello all'alba, prima che un galletto cantasse per la terza volta. In realtà, il nostro eroe trovò una botola che si apriva su una scala e un tun- n e l s e g r e t o c h e p o r t a v a n o a immense ricchezze. Così tante ricchezze, che si dimenticò del galletto e, all'eco della sua terza nota mattutina, rimase intrappo- lato nella pancia del castello. Per sempre. Un racconto di ammonimen- to contro l'avidità, senza dubbio, m a c ' è d a v v e r o u n t e s o r o nascosto nel castello di Graines? Nessuno lo sa davvero, poiché gli scavi archeologici non hanno mai rivelato nulla. Eppure, è bello pensare che, forse, l'aura misteriosa attorno all'edificio sia s t a t a u t i l e i n q u a l c h e m o d o . Potrebbe essere uno dei motivi che ha attirato l'interesse del l i b r e t t i s t a e d r a m m a t u r g o G i u s e p p e G i a c o s a e d e l l ' a r - c h i t e t t o p o r t o g h e s e A l f r e d o d ' A n d r a d e , c h e h a a v v i a t o e sostenuto vaste opere di conser- vazione all'inizio del XX secolo e, chissà, potrebbe esserci nelle menti della gente di Aver (Anci- ennes Vestiges en Ruine), un'as- s o c i a z i o n e c u l t u r a l e t r a n s - frontaliera con sede sia in Italia che in Francia, che ha ristrut- turato l'edificio e l'ha aperto al pubblico negli ultimi anni. C'è così tanto mistero da sco- prire nella storia e, in effetti, si può leggere tanta storia tra le righe degli eventi e dei luoghi più misteriosi, che non possi- amo permetterci di essere pigri: dobbiamo continuare a scavare, s c o p r i r e , l e g g e r e . P o s s a l a curiosità essere la nostra guida e condurci attraverso le colline, le montagne e le terre d'Italia, alla ricerca di altri misteri da nar- rare. Il castello di Graines, dove un misterioso tesoro potrebbe essere nascosto LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA

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