L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-11-2018

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GIOVEDÌ 11 GENNAIO 2018 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | L a fotografia è un'in- credibile, versatile, forma di espressione visiva, tuttavia ci sono casi in cui solo i pit- tori, con i loro pennelli, carbonci- ni e colori, possono veramente catturare l'essenza di un luogo o l'anima di una persona. C'è qual- cosa di così incredibilmente inti- mo nel processo di plasmare a mano la realtà sulla tela con sfu- mature di colore, ombra e luce, che è spirituale e carnale allo stesso tempo. A volte, accade per le emozioni e i sentimenti segreti che l'artista nutre per il suo soggetto, a volte per un processo creativo allo stesso tempo rif- lessivo e frenetico, razionale e incomprensibile. Altre volte, invece, il soggetto fa tutto da solo, guidando la mente e la mano dell'artista, perché la sua energia e la sua anima sono così potenti che non potrebbe accadere in nessun altro modo. La Vucciria di Renato Gut- tuso, capolavoro del neorealismo italiano, è uno di questi dipinti: la vivacità dei suoi colori, la com- posizione apparentemente disor- dinata - che tuttavia contiene un'armonia cristallina - i volumi pieni e seducenti di ogni figura sono così perfettamente e per antonomasia rappresentativi di Palermo e dei suoi mercati, che si potrebbe quasi immaginare che la città stessa abbia detto a Guttuso come ritrarla. Sì, perché la Vuc- ciria, il mercato più popolare di Palermo, è davvero un pezzo del- l'anima della città, sede di tutte le sue idiosincrasie: ci sono colori, profumi, musica, voci e allegria, ma anche confusione, puzza, sporcizia. In qualche modo però, e lo dico perché l'ho vissuto con il mio cuore e gli occhi quando ero lì, uno non cambierebbe una virgola. La Vucciria è Palermo, ed è bellissima. I visitatori, sono sicura, ten- dono ad essere ipnotizzati dalla Vucciria, proprio come mi è suc- cesso la prima volta che ci sono andata, la sua inebriante combi- nazione di persone, spezie, frutta e verdura colorata, pesce fresco, carne, che fa credere di passeg- giare in un mondo parallelo. Eppure, non molti sanno che il mercato ha anche una storia molto interessante, che va di pari passo con quella della Sicilia, e che oggi è diventato anche punto di riferimento per i buongustai e gli amanti della vita notturna. Infatti, la Vucciria, che si trova nell'antico Quartiere della Loggia, oggi parte dell'area Tri- bunali-Castellammare, affonda le sue origini nel Medioevo e prende il nome dalla parola francese boucherie, che può sig- nificare macelleria o macello: era, almeno in origine, conosciu- to soprattutto come mercato della carne. "Bocciria" si chiamava allora, e non ci volle molto prima che i mercanti da tutta Europa, Genova, Pisa, Lucca, Catalogna, Venezia, stabilissero le loro "logge" nel suo cuore; già allora, si poteva trovare tutto alla Vuc- ciria, compresi beni rari e preziosi. E già allora, come oggi, questo era un luogo di suoni tanto quanto di profumi e luci, tanto che il suo nome divenne sinonimo, a Palermo, di baccano e rumore. Con il tempo, così, La Vuc- ciria divenne famosa per molto più delle sue carni, infatti, il pesce divenne presto il suo com- mercio principale, visto che il mercato confinava con il vecchio porto di La Cala. Una vecchia espressione palermitana voleva che l'impossibile fosse come "quando il pavimento della Vuc- ciria s'asciugherà", caratteristica irraggiungibile a causa dell'abitu- dine di spruzzare costantemente il pesce con l'acqua per manten- erlo fresco. Ma la Vucciria era più di un mercato: lungo le sue strade si potevano trovare molti negozi specializzati, la cui presenza è testimoniata ancora oggi dai nomi di molte vie, come via del- l'Argenteria Nuova e via dell'Ar- genteria Vecchia, un tempo dimora di orafi, o via dei Mac- cheronai dove le donne prepara- vano e vendevano pasta fresca. E poi, via dei Tintori, via dei Cal- zolai, via dei Coltellieri. In questo senso, la Vucciria riassume senza dubbio la storia di Palermo, sebbene sia profon- damente cambiata. Della pittura di Guttuso, i visitatori trovano solo spunti qua e là, sufficienti comunque a renderlo un luogo incredibilmente vivace e affasci- nante. I cambiamenti non sono sempre negativi, comunque, e la moderna La Vucciria ha molte caratteristiche positive; è diventa- ta un simbolo dell'essenza e dello stile di vita di Palermo e, cosa ancora più importante, del suo incredibile street food, dei gusti e dei prodotti tipici della tradizione cittadina e, più in generale, di quelli dell'isola nel suo comp- lesso. È un luogo di sapori e pro- fumi inebrianti, che diventa vivace anche di sera, quando per- sone di ogni estrazione sociale e cultura si riuniscono nei suoi vicoli e strade per socializzare, mangiare e bere. È cambiato, sì. Ma c'è ancora molto da godere. Di recente, La Vucciria è diventata internazionale, con la creazione di un concept store itin- erante che è stato inaugurato a Palermo ed è appena sbarcato a New York, dove aprirà presto, per poi trasferirsi nel giro di pochi mesi a Londra, poi in Cina e in Giappone. Il negozio La Vucciria nasce da un'idea di Antonio di Dio, Diana de Concini e di Mario Stancampiano e della sua squadra. In esso, i visitatori troveranno tutto ciò che è "Sicil- ia", dall'olio d'oliva e dal ciocco- lato Modica, fino ai gioielli e alle ceramiche, un vero scrigno di tutto ciò che l'isola può offrire. L'accento, naturalmente, è posto sull'idea di tradizione, cultura e autenticità, un accento che vuole ritrarre la Sicilia e i suoi prodotti più genuini al meglio. Visitare il concept store La Vucciria non sarà come visitare quella vera a Palermo, e poi di nuovo, quella vera e reale non è più, forse, quella che Guttuso descrisse in modo così appropria- to e bello nel 1974. Eppure, l'ani- ma della città indugia, alla Vuc- ciria, e noi visitatori possiamo ancora intravedere scorci bellissi- La Vucciria, specchio dell'anima di Palermo mi, motivo sufficiente per vis- itare e cogliere tutto ciò che rimane del vecchio mercato, oltre ad abbracciare il nuovo che questo angolo di Palermo ha da offrire. La Vucciria, casa di tutte le idiosincrasie di Palermo: colorata, bella, allegra ma anche sporca e rumorosa LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA

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