L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-25-2018

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/931913

Contents of this Issue

Navigation

Page 14 of 39

www.italoamericano.org 15 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 25 GENNAIO 2018 S i trova appena a sud di Siena, questa terra brulla ma delicata e rugosa. Il suo pae- saggio sensualmente ondeggiante è in continuo muta- mento - incredibilmente sedu- cente quando è immerso nel gioco di ombre e luce del sole, umido e scuro quando le nuvole oscurano il cielo. La Toscana iconica vive qui tra i reggimenti in marcia dei cipressi solitari che attraversano le curve della terra, dirigendone uno verso una fattoria o verso il nulla, se non verso l'orizzonte. Macchie nevose di pecore inter- rompono il verde sulle colline ondulate, le loro forme collettive si muovono lentamente come se si specchiassero sulle soffici nuvole sopra di loro. Di tanto in tanto appaiono fattorie impertur- babili e robuste, la loro grinta rocciosa e la loro longevità atte- stano lo spirito delle genti passa- te e presenti che si occupano di questa terra. Tutto questo e molto altro rappresentano una parte unica della Toscana: le Crete Senesi. Un tempo letto di un antico mare del Pliocene, il sedimento rimanente ora compromette il terreno pesante di argilla (creta) delle Crete Senesi. Tempo immemore e forze dell'erosione si combinano per scolpire il pae- saggio che vediamo oggi. Rupi scoscese e collinette con affiora- menti di argilla bianca gessosa seguono nel suolo il colore e la trama della pelle di un elefante, il loro aspetto è quasi ultraterreno. Questa durezza si intreccia con il paesaggio coltivato che sembra scivolare e fluire dolcemente, le sue serpentine verdi salgono e scendono come se fossero liqui- de. Queste sono le Crete e il loro incessante panorama di bellezza. La terra qui è in gran parte coltivata nonostante la difficoltà di domare il terreno caratteristi- co. Le piogge estive saturano l'argilla provocandone l'espansio- ne, mentre gli inverni secchi pro- vocano screpolature, spostamenti e movimenti conseguenti. Con- vincere le radici di un ulivo o di una vite ad accettare queste con- dizioni è impegnativo nel miglio- re dei casi. Questi attesi piaceri della Toscana si trovano tuttavia nella zona ma in numero minore rispetto ad altre aree come il Chianti. Infatti, uno dei più famosi vini italiani - il Brunello di Montalcino - è orgogliosa- mente coltivato e prodotto nel cuore delle Crete Senesi. Sebbene non ci sia stagione in cui questa terra non sia spettaco- lare, forse la primavera e l'estate si distinguono. Il grano, la coltu- ra più abbondante delle Crete Senesi e la base di molte fornitu- re di pasta per l'Italia centrale, si annuncia quando le giornate invernali si riscaldano nella pri- mavera. Il verde brillante supera la terra grigia che si è riposata mentre nella terra irrompe la vita. Appaiono stupefacenti panorami: papaveri rossi infuo- cati sparsi come rubini si confondono con il grano preco- ce, poi lasciano presto il posto a correnti fluenti di fiori giallo senape. Con l'avanzare dell'esta- te e la maturazione del grano, esplode il famoso girasole della Toscana, richiamando tutta l'at- tenzione su di sè mentre segue il sole da est a ovest. In cerca di attenzione, il grano maturo sem- bra danzare sulle note del vento estivo, fluido e vivo. Le Crete Senesi ospitano anche una mirabile selezione di borghi medievali e cittadine, molte delle quali di origine etru- sca. La città di Asciano si erge come il fulcro del comune princi- pale, situato a circa 12 miglia a sud di Siena. Circondata dal flus- so e riflusso del verde, questa tranquilla città ospita numerose opere d'arte degne di nota, una bella collezione di oggetti etru- schi e la storica chiesa di Sant'A- gata risalente all'11° secolo. Asciano è anche il luogo della più sanguinosa battaglia medie- vale nella storia d'Italia, la batta- glia di Montaperti. Combattuta dalle grandi rivali di Siena e Firenze nel settembre del 1260, oltre 30.000 anime persero la vita durante l'assedio di un giorno. La vittoria andò a Siena e, come risultato, furono costruite mura fortificate. I resti in piedi oggi sembrano quasi parlare a quelli che li notano: non dimenticate quel giorno fatidico. Poche miglia più a sud, l'im- ponente Abbazia di Monte Olive- to Maggiore si trova in cima a un affioramento di argilla grigia par- zialmente esposta. Un sentiero tortuoso attraverso pacifiche foreste di pini conduce a un ponte levatoio ancora in piedi Terra dai mille volti: le Crete Senesi come una sentinella di questo monastero. Fondato nel 1313 da Tolomei di Siena, Monte Oliveto è il cuore dell'ordine benedettino dei monaci dell'Oliveto e funzio- na come tale fino ad oggi. I visi- tatori sono i benvenuti (tranquil- lità, per favore) per vedere gli impressionanti affreschi di Luca Signorelli e la decorata chiesa barocca restaurata. E se qualcosa vi fa male, una sosta al negozio di souvenir offre una generosa quantità di rimedi erboristici pro- dotti dai monaci in sede. Proseguendo verso sud, una pausa nell'incantevole città murata di Buonconvento vale sicuramente la pena. Situato dove convergono i fiumi Ombro- ne e Arbia, il villaggio assonnato è stato un importante punto di passaggio per circa 1000 anni. Con una piccola offerta di musei e chiese interessanti e un buon numero di ristoranti, una tran- quilla mezza giornata lì si tra- scorre facilmente. Ci sono molti altri paesi che valgono l'ammirazione di un visitatore, come: San Giovanni d'Asso famosa per i tartufi e un castello regale; Montalcino, casa del vino Brunello e con strade incredibilmente ripide che porta- no a vedute stellari; Rapolano Terme dove si può fare un tuffo nelle antiche terme romane; e Monteroni d'Arbia, un piccolo borgo sulla via Francigena che un tempo era il centro agricolo della regione. Ma il mistero implorante, la bellezza eterea, le visioni che sfi- dano ogni descrizione risiedono al di là delle mura di un dato vil- laggio o di una città. Sotto un cielo che sembra fondersi con l'eternità, il paesaggio della Creta invita a un luogo nel profondo. Qui c'è quiete, una conoscenza senza età che sembra cavalcare nel vento, confortante e al tempo stesso inquietante. Il tempo sembra sospeso, anche se non smette quasi di dichiarare provocatoriamente che sta pas- sando. Ogni spostamento di nuvole e ombre porta a un cambiamento, momento dopo momento, verso un paesaggio eterno; ogni ora del giorno ridisegna una tela statica; ogni stagione cerca di nasconde- re l'argilla con i suoi indumenti di scelta. Tuttavia, c'è una tran- quilla rassicurazione nella conti- nuità di terra, cielo e creazione. E la mano dell'uomo si tende amorosamente verso essi, con ogni generazione che passa alla successiva il dovere di curare questa aspra bellezza conosciuta come le Crete Senesi. Le Crete Senesi ospitano anche una mirabile selezione di borghi medievali e cittadine, molte delle quali di origine etrusca GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-1-25-2018