L'Italo-Americano

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PAGINA 12 L'Italo-Americano GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE 2012 Varietà, qualità e una carrellata di film e protagonisti: chi vincerà il Festival internazionale del Cinema di Roma? VALENTINA CALABRESE COLLABORATRICE direzione artistica è stata affidata al potente ed ex-direttore artisti- co del Festival del Cinema di Venezia, Marco Müller, il quale, con la sua sola presenza, ha fatto aumentare l'attenzione dei me- dia, puntando tutti i riflettori su di sé, a discapito degli altri Festival cinematografici italiani, in particolare il Torino Film Fe- stival. A dire il vero, Müller ha nezia, importante sede di una delle kermesse cinematografiche più famose e importanti al mondo. Pochi sono a conoscenza che Roma, capitale del cinema italiano e depositaria di ricordi e immagini della Dolce Vita, da sette anni è dimora del Festival Internazionale del Cinema di Roma, nella splendida location dell'Auditorium Parco della Musica di Renzo Piano. Chia- mata Festa del Cinema prima, e Festival Internazionale dopo, la manifestazione ha fatto sorgere polemiche, critiche e problemi politico-economici di grande ri- lievo ma, nonostante tutto, non si può negare che si stia inseren- do nell'agenda degli appassiona- ti e addetti ai lavori. Per di più quest'anno, che la Tutti conoscono il Lido di Ve- di film in programma e relative star, non possiamo dimenticare James Franco, protagonista di una Masterclass e regista del cortometraggio "Dream", le star europee, moltissime cinesi e tante nostrane. Tre i film in con- corso italiani: Pappi Corsicato con "Il Volto di un'altra", Paolo Franchi con "E la chiamano estate" e infine, "Alì ha gli occhi azzurri" di Claudio Giovannesi. Altro film, diretto da un regista molto conosciuto all'estero, ma presentato Fuori Concorso e pro- dotto in Francia, è "Il Cec- deluso critici e spettatori, perché i film in programma non sono di certo paragonabili al grande Fe- stival di Venezia. Tuttavia, con- servano un rilevante interesse culturale e mediatico. Sylvester Stallone, protagonista di una grande anteprima mondiale, "Bullet to the Head" di Walter Hill è la principale star del Fe- stival ma non l'unica. L'attore inglese Jude Law attraverserà il red carpet capitolino, invitato come voce protagonista del film di animazione in 3D, "Rise of the Guardians". Ci sarà Adrian Brody, interprete del film cinese "1942" di Feng Xiaogang, già soprannominato la versione asia- tica di "Gone with the wind". Per continuare con la carrellata sono, le principali caratteristiche del Festival Internazionale del Film di Roma, che ha voluto per il suo red carpet, un'enorme Lupa capitolina firmata nientedi- meno che da Dante Ferretti, lo scenografo tre volte premiato con l'Oscar (l'ultimo con "Hugo Cabret" di Martin Scorsese). Ad accogliere gli spettatori cinque chino" di Michele Placido. Varietà e qualità (si spera) sculture in vetroresina e legno, alte oltre tre metri, che rappre- sentano l'omaggio a Cinecittà. Ci sarà la Divinità egiziana, re- perto della "Cleopatra" kolossal di Mankiewicz (1963), il Drago cinese che appare in "Delitto al ristorante cinese" diretto da Bru- no Corbucci nel 1981, la Pol- trona-mano che fa da sfondo a "Codice privato" di Citto Maselli (1988), la Divinità greco-romana ripresa nel "Gladiatore" di Rid- ley Scott (1999) e il Buddha ridente di "Gangs of New York" girato nella Hollywood sul Tevere da Scorsese nel 2002. In bocca al lupo al Festival Internazionale del Film di Roma e ai suoi film e restiamo sintoniz- zati per conoscere chi, sabato 17 novembre, sarà il vincitore del grande premio della manifesta- zione. Lo smoking romano della Settima arte per la settima edizione CHARLOTTE RANIERO STAFF WRITER Cinema XXI, prevede un'origi- nale linea di concorso per le nuo- ve correnti del cinema mondiale, senza distinzione di genere e durata. Fra i titoli: "Jungle love di Sherad Anthony Sanchez (Fi- lippine),"Nature of aberration" di Krissakorn Thinthupthai (Thai- landia),"The museum of imagi- nation"di Amit Dutta (India) e "Narmada"di Manon Ott e Gré- gory Cohen (Francia). C'è poi una sezione dedicata al Festival Internazionale del Cine- ma di Roma, quelle del Concorso Internazionale. In gara tra i lun- gometraggi "A glimpse inside the mind of Charles Swan III" di Roman Coppola (Usa), "Aku no kyôten" di Takashi Miike (Giap- pone), "E la chiamano estate" di Paolo Franchi (Italia) e "Main dans la main" di Valérie Don- zelli (Francia). Tra i Fuori Con- corso fanno parlare "Bullet to the head" di Walter Hill (Usa), "Le guetteur" di Michele Placido (Francia), "Una pistola en cada mano" di Cesc Gay (Spagna) e "Black star" di Francesco Castel- lani (Italia). Un "terzo tempo" del Festival, Tra le pellicole più attese, al essere un importantissimo show- case di opere provenienti da tutto il mondo, che avranno l'occasio- ne di mettere in luce un cinema non necessariamente hollywoo- diano. Ma Hollywood ha fatto scuola e continua a essere punto di riferimento con tre masterclas- ses d'eccezione con i registi Walter Hill, Paul Verhoeven e Douglas Gordon, e con l'attore James Franco. Sotto gli occhi esigenti e affascinati del pubbli- co, la città eterna indosserà lo smoking del "Septième art", per far sognare una volta di più. nella Città, rassegna per ragazzi. Unico italiano in concorso "Pul- ce non c'è", di Giuseppe Bonito. Il Festival di Roma continua ad Belpaese, non a caso intitolata "Prospettiva Italia", che dà spa- zio alle nuove tendenze del cine- ma nostrano, con "L'isola del- l'angelo caduto" di Carlo Luca- relli, "La scoperta dell'alba" di Susanna Nicchiarelli, "Pinuccio Lovero Yes I Can"di Pippo Mez- zapesa, e "Les yeux du renard" di Chiara Malta e Sebastien Lau- denbach. Infine, spazio ad Alice

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