L'Italo-Americano

11-15-2012_italo-americano-color

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/93971

Contents of this Issue

Navigation

Page 2 of 23

GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE 2012 L'Italo-Americano PAGINA 3 Siria, gli Usa appoggiano le opposizioni unite. Sono 115 mila i profughi in Turchia portavoce del dipartimento di Stato americano. ''Siamo lieti di appoggiare la Coalizione nazio- nale, che apre la strada alla fine del regime sanguinario di Assad e al futuro di pace, di giustizia e di de- mocrazia che merita tutto il po- polo siriano'', ha affermato il por- tavoce. ''Lavoreremo con la Coalizione ventato ufficiale. Gli Stati Uniti hanno annunciato il loro sostegno alle opposizioni unite in Siria dopo l'accordo raggiunto a Doha fra tutti i movimenti che combattono il go- verno del presidente Bashar al As- sad. L'annuncio è stato dato da un WASHINGTON - Adesso è di- nazionale per assicurare che il no- stro aiuto umanitario e pacifico ri- sponda ai bisogni del popolo si- riano''. Nel frattempo però in Siria si città di Ras al-Ain, situata a poca distanza dal confine con la Tur- chia. Decine di abitanti della zona si stanno accalcando al confine per passare in Turchia, mentre si ve- dono alte colonne di fumo nero levarsi dalla città. Ventidue persone sono morte in continua a combattere. Jet siriani hanno bombardato la un bombardamento compiuto con razzi e mortai dai ribelli siriani sulla città di Harem, nella provin- cia di Idlib. Lo riferisce l'Osserva- torio nazionale per i diritti umani Londra ma conta su una vasta rete di informatori in Siria, ogni giorno muoiono più di cento persone in ancora in corso nella provincia di Quneitra, vicino alla parte delle Alture del Golan occupate da Israele, che proprio qualche giorno fa ha messo in guardia il regime di Damasco per alcuni proiettili di mortaio caduti su questo territorio. Secondo l'Ondus, che ha sede a gli scontri tra ribelli e forze go- vernative delle truppe lealiste nei vari sobborghi di Damasco e nel quartiere di Al Hajar Al Aswad, nel sud della capitale, secondo i Comitati locali di coordinamento (Lcc) dell'opposizione. La fonte parla di combattimenti (Ondus). E continuano senza sosta anche disertori siriani ufficialmente re- gistrati in Turchia, ha reso noto il governo di Ankara. Dall'inizio della crisi 163 mila tutto il Paese, tra questi la maggior parte sono innanzitutto civili, poi soldati e ribelli. Sono ora 115mila i profughi e nei 14 campi allestiti in Turchia lungo la frontiera con la Siria. Si ritiene che diverse migliaia di si- riani rifugiati in Turchia, che hanno affittato case o vivono da parenti o amici e non nei campi, non siano ufficialmente registrati. siriani in fuga dai combattimenti fra forze governative e ribelli sun- niti hanno trovato rifugio nel paese vicino. Di questi, 47 mila hanno poi fatto ritorno in Siria. I profughi siriani sono ospitati Terremoto in Guatemala: oltre 50 morti e 25 dispersi Bilancio nel 'day after' del peggior sisma dal 1976 gistrati a San Pedro Sacatepequez - cittadina già distrutta nel 1902 dall'eruzione del vulcano Santa Maria - dove sono crollati una quarantina di palazzi, fra i quali una scuola elementare. Ed è proprio il crollo di edifici Il nuovo bilancio di vittime del forte terremoto che ha scosso il Guatemala, il più grave degli ul- timi 35 anni, è di almeno 50 morti e 25 dispersi, concentrati per lo più nel dipartimento di San Mar- cos, a nord del paese centroameri- cano, sulla frontiera con il Mes- sico. I danni più importanti si sono re- CITTÀ DEL GUATEMALA - sia pubblici ch privati la causa principale del bilancio ancora non Perez Molina - che ha visitato San Marcos e altre zone raggiunte dal sisma - ha espresso la sua "tri- stezza nel vedere la gente che sta aspettando per vedere se riesce a ritrovare i familiari che sono ri- masti sepolti sotto le macerie: que- sta è una vera tragedia". Nel 'day after' del terremoto - definitivo delle vittime del terre- moto. Il Presidente guatemalteco, Otto zone più colpite dal sisma, mentre il direttore dell'ospedale pubblico di San Marcos, Alfredo Longo, ha avvertito che "l'emergenza non è affatto finita". Il governo ha deciso la "sospen- che ha avuto una intensità di 7,2 gradi nella scala Richter e un epi- centro situato a circa 200 km della costa Pacifica del Guatemala - si contano i danni. Decine di migliaia di persone sono senza elettricità: il governo ha inviato circa 2500 militari nelle sione delle attività pubbliche", dopo l'allarme rosso decretato poco dopo il terremoto, che a causa della sua intensità ha scate- nato il panico non solo a Città del Guatemala ma anche a Città del Messico, dove le autorità hanno ordinato l'evacuazione di nume- rosi edifici, ed è stato sentito an- che nel vicino El Salvador. Il sisma più violento abbattutosi sul Guatemala fu quello del 1976: in quell'occasione i morti furono 25.000. AUSTRALIA - Negli ultimi anni, sull'asse Italia-Australia, un otti- mo lavoro di avvicinamento tra le rispettive realtà è stato svolto dall'Ufficio dell'Addetto Scientifico dell'Ambasciata Italiana a Canberra, diretto dall'Ing. Nicola Sassatelli. Sono stati in primo luogo istituiti un'associazione denominata ARIA (Associazione per la ricerca fra Italia e Australia), che riunisce 200 fra ricercatori e stu- denti di entrambi i Paesi, e un apposito bollettino informativo trime- strale della comunità scientifica in Australasia. Sono stati realizzati inoltre diversi progetti di scambio, seminari e conferenze tematiche. Investimenti di una certa rilevanza, in un senso e nell'altro, sono già stati effettuati, in passato, aprendo la strada a future collaborazioni in materia di ricerca applicata; le regioni, in questo senso, hanno gioca- to un ruolo propulsivo di grande importanza, trovando peraltro negli stati federali australiani grande spirito di cooperazione. La comunità scientifica italiana e quella australiana, che può vantare un network molto valido di centri di ricerca e università, oltre a un'ottima dispo- nibilità di risorse pubbliche, devono proseguire lungo il sentiero dello sviluppo di strategie comuni, al fine di generare nuove opportu- nità di business nel settore dell'innovazione tecnologica. CANADA - È una data da ricordare quella del 4 novembre, giorno in cui si celebra la fine della Prima Guerra Mondiale e che è stata dedicata da allora anche alle Forze Armate. Una giornata, per ricor- dare, quindi. Ed è proprio quello che hanno fatto tutti coloro che hanno partecipato alla commemorazione organizzata domenica scor- sa dalla Veteran Federation of Italian Army & Police Associations of Ontario che è presieduta da Mario Gentile. È stato al termine della funzione religiosa che un corteo ha raggiunto il Monumento dedicato ai caduti di tutte le armi che si trova di fronte al Piccinnini Centre dove è stata deposta una corona alla presenza, tra gli altri, del cancel- liere Fabio Campagna, del presidente del Comites Gino Cucchi e del Cav. Uff. Giuseppe Simonetta. «Dopodichè abbiamo raggiunto i giardini di Villa Colombo, dove abbiamo partecipato ad un'altra cerimonia davanti al Monumento all'Alpino – continua Vatri – qui c'è stato il corteo con i due alpini più anziani che hanno portato la corona». A concludere la giornata dedicata ai caduti è stato un pran- zo organizzato presso la St. Bernard Banquet Hall. BRASILE - Continua lo sviluppo di Enel "Green Power" in Brasile. Si avvicina il giorno dell'entrata in esercizio di tre progetti eolici nel Nord-Est del Paese. L'investimento totale stimato per i tre progetti è di circa 330 milioni di euro. GINEVRA - La Croce Rossa Internazionale non riesce a fronteggia- re l'emergenza in Siria. È l'allarme del presidente del Cicr, Peter Maurer: ''Non possiamo svolgere le nostre operazioni in modo suffi- cientemente rapido con l'aggravarsi della situazione umanitaria'', ha detto in una conferenza stampa a Ginevra. ''In molti centri gli aiuti non arrivano e dove non sappiamo quale sia la situazione reale'', ha detto parlando comunque di ''progressi'' nell'azione della Cicr negli ultimi mesi. Riguarda i profughi la Turchia ha fatto sapere che quasi ottomila siriani in fuga dai combattimenti hanno passato il confine nel solo giorno di venerdì, portando il numero totale dei profughi in Turchia a circa 120mila. NAIROBI - Circa 135 mila bambini rischiano di contrarre la polio- melite nella città portuale di Chisimaio, nel sud della Somalia, e in altre aree. Lo ha reso noto l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordi- namento degli affari umanitari (Ocha). Tre anni fa gli integralisti islamici di al Shabaab vietarono le vaccinazioni contro la malattia in diverse parti della Somalia centrale. Primi focolai di malattia sono già comparsi in alcune aree del centro-sud. COLOMBO - Una rivolta in una prigione di Colombo ha fatto almeno 27 morti e 43 feriti. Gli scontri sono scoppiati nel penitenzia- rio di alta sicurezza di Welikada, quando nel carcere hanno fatto irruzione le forze speciali Stf alla ricerca di droghe e telefoni cellula- ri introdotti di contrabbando nell'edificio. Le forze dell'ordine hanno trovato i corpi senza vita di 11 prigionieri che si aggiungono ai 16 recuperati dopo gli scontri, tra cui anche una guardia carceraria. ROMA - È di almeno 39 morti e 155 dispersi il bilancio di un terre- moto di magnitudo 7.4 che ha colpito il Guatemala. Il bilancio delle vittime "rischia di aggravarsi" ha ammonito il presidente guatemalte- co Otto Perez Molina. Era dal 1976 che non si registrava un sisma di così forte intensità: in quell'occasione i morti furono 25.000. NEW YORK - Con il progressivo ritiro delle forze Usa, in Afghanistan gli asini stanno prendendo il posto degli elicotteri: ven- gono usati dalle forze afghane per il rifornimento degli avamposti che stanno tornando sotto il loro controllo. Negli ultimi dieci anni, gli Stati Uniti hanno investito oltre 50 miliardi di dollari nell'ammo- dernamento delle forze afghane.

Articles in this issue

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - 11-15-2012_italo-americano-color