L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-22-2018

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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 22 FEBBRAIO 2018 M olti turisti si pre- cipitano in Italia, spuntando le città su una lista i m m a g i n a r i a , entrando nei musei e facendo foto delle vacanze di fronte alle attra- zioni più note. Questo va bene se vi accontentate semplicemente di cancellare cose da fare su una lista. Ma nel Bel Paese, dove si assapora la vita, andare così di fretta pare un peccato. Gli italiani credono nel cibo e nei viaggi lenti, dove ci si prende tempo per immergersi nelle tipi- cità di un luogo, sfruttando al massimo il momento. In un Paese dove la gente e la cultura sono colorate come lo è lo scenario, è utile cercare una connessione più autentica alla vita di tutti i giorni. In Italia la maggior parte della gente ha un appuntamento giorna- liero con i mercati, dove iniziano a preparare i pasti. È normale avere un macellaio di fiducia, che mette da parte il taglio perfetto per preparare una buona scaloppi- na di vitello. O un pescivendolo personale, che ha clienti da anni e automaticamente sa quando tene- re da parte un chilo di sardine. Una visita al mercato fornirà all'i- taliano medio tutto ciò di cui ha bisogno per un pasto completo di quattro portate, dalla frutta e ver- dura, alle carni, ai formaggi, alla pasta, al vino, al pane, ai prodotti della gastronomia, ai piatti caldi preparati, ai prodotti da forno e ai dessert. I mercati sono pieni di cose da vedere, di suoni e sapori di un'I- talia che assapora il suo cibo. In tempi di crisi economica, gli ita- liani tagliano tutto ma non quel che si mangia. Gli agricoltori italiani, i pesca- tori, i macellai, i cuochi, i pastic- ceri e i fornai sono come gli arti- giani: hanno una lunga passione per la loro arte. Anche la tradi- zione del mercato, ha una lunga storia, antica come l'Europa stes- sa, e deriva dal periodo medieva- le in cui i mercanti in viaggio portavano i loro prodotti in altre città attraverso nuove strade e rotte commerciali. C'è anche un'ovvia connessione con il bazar del Medio Oriente, che è ampiamente diffuso in tutto il mondo sotto forma di commercio e mercati all'aperto. I mercati non riguardano solo lo scambio com- merciale tra compratori e vendi- tori, ma anche la costruzione di un rapporto: un mercato quotidia- no è una conversazione in corso, una condivisione di ricette, è socializzazione a livello persona- le, il tutto in un brusio di attività e stravaganze. Un mercato mattutino è pieno di aromi di frutta fresca, verdure, prodotti da forno e di cucina, con un coro di urlatori che cercano di attirarti alle loro bancarelle con le promesse dei migliori prezzi o dei prodotti più freschi. Fare un po' di battute è normale e, se si è abbastanza abili, si può persino ottenere uno sconto. La quantità è sempre importante, più si com- pra maggiori sono le possibilità di ottenere un buon prezzo. I mercati sono uno dei modi migliori per comprendere la sto- ria, la cultura e l'identità dell'Ita- lia. Ogni città ha il suo mercato centrale e ci sono anche molti piccoli mercati giornalieri allesti- ti in diversi quartieri, per coloro che non riescono a raggiungere il centro città. La maggior parte dei mercati centrali della città si ten- gono solo al mattino nei giorni feriali e sono chiusi la domenica e la maggior parte dei pomeriggi. Spostandosi nelle città più picco- le, ogni luogo ha il suo giorno di mercato designato durante la set- timana. Da Nord a Sud ci sono molti grandi mercati storici, di solito all'interno dei centri storici delle principali città e sono un punto focale della cucina locale. Vicino ai mercati ci sono solitamente i migliori ristoranti, le trattorie a conduzione familiare e una sele- zione di cibo di strada, che sfrutta gli ingredienti freschi. Nel cuore della Serenissima, c'è il mercato vicino al ponte di Rialto, uno dei mercati più anti- chi d'Italia. È lì dal 1057 e riuni- sce il meglio dei frutti di mare e degli ingredienti veneziani, il tutto avvolto nella musica del dialetto locale di Venezia. Altro luogo perfetto per trova- te ottimo pescato è il Mercato Orientale della città portuale di Genova. Originariamente desti- nato ad essere un convento, il palazzo fu riaperto come mercato alla fine del 1800. Una parte del mercato esterno è dedicata all'in- dustria florovivaistica locale, mentre la maggior parte degli interni è ricca di delizie gastrono- miche. Sempre a Nord, precisamente a Torino, il mercato di Porta Pila è parte vibrante della vita torine- se. Il più grande mercato all'aper- to d'Europa, Porta Pila - comune- mente noto come Porta Palazzo dalla gente del posto - offre i migliori negozi della città. Le bancarelle riflettono la cultura, le tradizioni e i sapori della regione Piemonte. Ogni sabato, nelle vicinanze della Borgata del Pal- lone, troverete il locale mercatino delle pulci pieno di antichità e altre sorprese. La dedizione di Bologna al cibo, e in particolare alla pasta, è famosa nel mondo e il Mercato di Mezzo è il fulcro della cucina della regione Emilia-Romagna. Proprio al centro della città, que- sto mercato è lì dal 1400, con dozzine di negozi specializzati, piccoli ristoranti e venditori di street food italiano. È una gioia vagare tra le bancarelle costante- mente tentati di acquistare cibo meravigliosamente disposto, mentre si è circondati da una suc- cessione di palazzi e piazze medievali. Nella capitale, a Roma, c'è il mercato di Campo de' Fiori, che è stato per secoli il punto focale della città, dai suoi originali orti mercatali nel 1400, che hanno dato il nome al mercato, all'esse- re diventato scenario di oscura storia militare e persino set del moderno cinema italiano. Oggi il Campo è un vivace pezzo di vita locale e vende di tutto, dalla frut- ta fresca e verdura alle erbe e spezie. Firenze, gioiello del Rinasci- mento della Toscana, ha il suo irresistibile Mercato Nuovo. Costruito a metà del 1500, il por- tico fu inizialmente costruito per ospitare i mercanti d'oro e di seta della città. Oggi è un mercato turistico pieno di cuoio e souve- nir, mentre al piano di sopra c'è un ristorante di alto livello, che è il luogo perfetto per assaggiare ciò che la Toscana ha da offrire nel piatto. Dirigendosi verso l'Italia meridionale, i mercati sono più vivaci e caotici, ma forse ancora più affascinanti da visitare. A Napoli, il Mercato di Porta Nola- na ospita il meglio dei sapori della città. Fondato nel 1500, il mercato di Porta Nolana è anche una finestra colorata sul settore della pesca di questa città portua- le. Arrivando in Sicilia sarete grati alla passione dei Palermita- ni per il buon cibo, che ha tenuto vivi i quartieri del mercato di Palermo. Potrete ancora avere un'autentica esperienza di merca- to siciliano nei mercati di Capo, Ballarò e Borgo Vecchio, che mantengono le tradizioni più vibranti con molti ristoranti a conduzione familiare e venditori di cibo da strada. C'è un'arte per lo shopping nei mercati ed è sempre un'avventu- ra, perché non si sa mai cosa si può trovare. I mercati italiani, attivi e vivaci, sono il posto giu- sto per trovare gli ingredienti più freschi, in una ricca scelta di cibo e vino, artigianato, tessuti, anti- chità, vestiti e molte altre scoper- te casuali: un'esperienza meravi- gliosamente autentica. La passione dei mercati italiani LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA Fare compere al mercato è un'attività tradizionalmente Italiana I mercati in Italia non sono solo un luogo dove fare la spesa, ma un vero e proprio hub di attività sociale

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